Senza tempo, audace, intrigante: la nuova collezione di scarpe, srTwenty, firmata Sergio Rossi conquista con eleganza e sensualità. Abbiamo incontrato Riccardo Sciutto, Ceo dell’azienda dal 2016, a Milano, in occasione della Fashion Week e gli abbiamo chiesto di presentarci questo progetto, che ha saputo innovare e trasformare la storica fabbrica di calzature, raggiungendo il massimo sviluppo e la massima crescita sui mercati internazionali.
“Sergio Rossi è da sempre sinonimo di qualità, artigianalità e autenticità. Le nostre scarpe sono create a mano ed il prodotto finale è molto simile ad un’opera d'arte. Personalmente, ho iniziato a collezionare arte moderna italiana all'interno della nostra fabbrica, comprando opere di Vedova, Mazzei, Allieri, Favini per supportare l’arte contemporanea e poter costruire un ponte tra tradizione e sperimentazione, tipico del DNA della nostra azienda”.
Definito artista e ingegnere delle scarpe, Sergio Rossi ha firmato il suo primo paio di calzature nel 1951, producendo i sandali estivi opanca e successivamente ha iniziato a stringere collaborazioni importanti con i grandi protagonisti della moda. Considerando la calzoleria una riflessione continua sulla forma, l’armonia e l’eleganza, il marchio in più di sessanta anni è diventato un simbolo della maestria italiana, riconosciuto a livello internazionale.
“La fabbrica Sergio Rossi di San Mauro Pascoli è il cuore produttivo e creativo, l'anima del marchio. La nostra piattaforma industriale può sviluppare, industrializzare e produrre tutti i tipi di calzature di lusso per uomo e donna, a partire dalle pantofole fino ad arrivare ai tacchi alti. È un tesoro raro in cui oltre centoventi artigiani creano scarpe, interamente a mano. È un processo simile alla magia, in cui ogni scarpa richiede un minimo di centodieci passaggi per essere creata. Adoro chiamarlo il nostro Regno magico, dove la magia accade ogni giorno da quasi settanta anni”.
In occasione della Fashion week milanese, décolletées, mules, sandali, morbidi stivali e stivaletti sono stati i protagonisti indiscussi della nuova linea srTwenty, catturando l’attenzione di tutti per i profili grafici, le punte squadrate - evidenziate da puntali metallici in color palladio – e per i tacchi a forma di clessidra. “Il lancio della nuova collezione trova ispirazione, ancora una volta, dall’archivio storico, esplorando l’intrigante e raffinato appeal degli anni Duemila, dove la seducente femminilità incontra un raffinato design e un’eccezionale artigianalità. Una fibbia squadrata, ripresa dagli archivi e caratterizzata da un piccolo logo Sergio Rossi, è presentata sia in una versione metallica che in un’esclusiva versione impreziosita da cristalli squadrati che aggiungono un tocco grafico alla collezione.”
Nappa, vernice e pitone stampato sono declinati in una palette di colori neutri, sofisticati e senza tempo – come il tan, il dark cherry e il nero – che contrastano con la vitalità irresistibile del verde lime, dell’iris e del rosa alizée, in raso di seta o in micro paillettes. Interessanti, portatili e contemporanee, queste creazioni versatili trascendono le tendenze e incarnano le esigenze e le passioni di una donna e del suo mondo.
Abbiamo chiesto a Riccardo, quale importanza riveste per il suo brand la sostenibilità: “È stata un pilastro fondamentale nella strategia di crescita di Sergio Rossi da quando sono entrato a far parte dell'azienda nel 2016, poiché credo fermamente che siamo tutti responsabili delle nostre azioni e dell'impatto che abbiamo sul pianeta. Il nostro focus è su energia, capitale umano e comunità locali. Ad esempio, a partire dal primo gennaio 2020, l'energia utilizzata nella nostra fabbrica per tutta la produzione, nel nostro quartier generale e nella nostra rete di vendita al dettaglio in Italia è interamente green, così come l'energia impiegata per la presentazione di srTwenty, proveniente esclusivamente da impianti di fonti rinnovabili. E a partire dal 2017 siamo diventati firmatari dell'iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite”.
Un messaggio positivo, quindi, per un cambiamento che renda meno dannoso il nostro impatto sul pianeta e che continui a preservare il nostro patrimonio storico. Datasi l’importanza che riveste per l’azienda, la storia e la tradizione, ci siamo domandati quale fosse l’impatto con il digitale: “Oggi l’essere digitali può svolgere un ruolo complementare, aiutando i processi e il flusso di lavoro e allo stesso tempo spingendo la conoscenza e supportando decisioni strategiche che possono aumentare il business. Sin dall'inizio della nuova era di Sergio Rossi, l'obiettivo era chiaro: proteggere la nostra storia e il nostro patrimonio con un tocco moderno. Un perfetto equilibrio tra passato e futuro. Il mio motto è: Think Heritage, Play Digital”.