È una delle fiere più antiche e longeve al mondo e rappresenta il primo grande appuntamento del calendario dell’arte. BRAFA 2020, apre le porte nei suggestivi spazi Tour & Taxis di Bruxelles dal 26 gennaio al 2 febbraio 2020 e per la sua 65ma edizione si prepara a presentare un parterre di 133 espositori da 14 paesi diversi con migliaia di capolavori e pezzi rari.
BRAFA Art Fair è nata nel 1956 all’interno dell’Arlequin Hall della Galleria Louiza di Bruxelles ma, con il crescere della sua notorietà e dell’attenzione internazionale, la Foire des Antiquaires de Belgique, riservata solo agli antiquari belgi membri della Camera Reale Belga per gli Antiquari, nel 1995 apre ai galleristi del mondo e si trasferisce nel 2004 al Tour & Taxis, nel distretto di Noordwijk, lungo il canale Willebroek, esempio grandioso dell’architettura industriale belga. E, allargando i suoi confini all’arte contemporanea, BRAFA Brussels Antiques & Fine Arts, nel 2014 cambia il suo nome in BRAFA Art Fair.
La rassegna imperdibile per collezionisti, istituzioni e appassionati che l’anno scorso ha registrato 65 mila visitatori, attira connoisseur e neofiti, chiamati dalla ricchezza di offerte, dall’arte tribale alla gioielleria, dalla scultura ai libri rari, dalla fotografia d’autore ai dipinti e dalla grafica ai fumetti, sicuri nell’acquisto certificato dai 100 esperti, specializzati in ogni settore.
"I visitatori del BRAFA ci chiedono di garantire i loro investimenti con opere di altissimo livello - spiega Harold t’Kint de Roodenbeke, Presidente BRAFA nonché esperto di Pittura del XX secolo - Parliamo a collezionisti di vario genere ma anche a curatori museali e a fondi d'investimenti in arte. Ecco perché al BRAFA portiamo opere di Paul Delvaux, James Ensor, ma anche Calder o Man Ray. Possiamo dire che nella lunga storia del BRAFA - compiamo 65 anni in questa edizione - sono stati presentati e venduti al BRAFA tutti gli artisti che hanno fatto la storia tra Ottocento e Novecento".
Dall'Arte Romantica di Eugène Delacroix al Post-impressionismo di Georges Seurat e Paul Cézanne; dall'Art Nouveau (in omaggio alla città di Victor Horta) alla Pittura Metafisica di De Chirico, fino alla land-art di Christo.
Una manifestazione di altissimo livello che quest’anno attesta la presenza di dieci gallerie italiane. Precisa Harold t’Kint de Roodenbeke: “Nel 2020 si riuniranno per BRAFA 133 gallerie, lo stesso numero dell’anno precedente. Quest'anno otto gallerie parteciperanno per la prima volta, mentre undici sono quelle di ritorno, a dimostrazione della fedeltà dei nostri espositori. Da notare che la metà dei nuovi partecipanti di quest’anno è specializzata in arte antica, che indica chiaramente il nostro impegno in questo settore, nonostante la recente apertura all'arte contemporanea. Infine, la nostra selezione - considerata una delle più severe del settore - che coinvolge circa 100 esperti indipendenti, i controlli del Registro delle Perdite d'Arte e i servizi di un laboratorio scientifico, garantisce un alto livello di qualità. Quest'anno il rapporto è di 50 gallerie belghe (37%) contro 83 gallerie internazionali (63%). Sebbene le gallerie francesi costituiscano ancora il gruppo più numeroso (43 espositori), anche il numero di gallerie della Gran Bretagna (13), della Svizzera (8)e dell’Olanda (6) è in costante crescita. Nel 2020, anche l’Italia avrà una rappresentanza molto più alta, passando al secondo posto tra i paesi stranieri dopo la Francia con 10 galleristi (12 considerando gallerie di italiani situate all’estero)”.
Le new entry italiane sono Paolo Antonacci (Roma -Pittura europea XVIII-XIX sec.); W. Apolloni (Roma -Antichità XVII-XIX sec.); Nardi (Venezia -Gioielleria); Dalton Somaré (Milano -Arte Africana e Indo-Buddista) che formano la squadra italiana insieme a Sandro Morelli (Firenze – Alta Epoca); Robertaebasta (Milano – Art Déco e Design del XX sec); Theatrum Mundi (Arezzo -Wunderkammer XX sec.); Cortesi Gallery (Milano/Londra – Arte Contemporanea); Chiale Fine Art (Racconigi/Bruxelles – Arte Italiana 18° sec.); Brun Fine Art (Arte Italiana XVIII sec.). “Questo rivela la crescente attrattiva di BRAFA in un contesto globale dove lo scambio internazionale diventa ogni anno più importante. Penso che l’unione di gallerie di diversa provenienza esalti anche ciò che BRAFA offre in termini di arte, rafforzando il suo eclettismo”.
Vera apripista per le partecipazioni italiane la galleria Robertaebasta annuncia una selezione destinata a fare colpo sul colto collezionismo dei frequentatori BRAFA. Tra le opere in mostra accanto a una tela di Adami del 1935, una lampada da tavolo del 1955 (43x36x50 cm) e uno specchio tondo (Ø 68 cm) del 1960: entrambi disegnati da Max Ingrand per Fontana Arte. Diretta da Roberta Tagliavini e Mattia Martinelli la galleria è specializzata nell'arte decorativa del XX secolo dal 1967.
La parigina Maison Rapin presenta pezzi rari di artisti italiani e francesi tra cui Robert Goossens, l'artigiano di fiducia di Coco Chanel, Yves Saint-Laurent e Gio Ponti, icona dell'architettura e del design italiano del XX secolo. Suo il lampadario Waterlily chandelier del 1970 in bronzo dorato e cristallo di rocca (110 cm) in mostra al BRAFA 2020. E c'è anche un prezioso Aquarelle puriste del 1920 firmato da Le Corbusier (24x32 cm) presentato dalla galleria Maruani Mercier. E, tra i grandi nomi presenti quest'anno Hartung, Braque e Picasso ma anche Kisling, Van Dongen e Bonnard esposti dalle gallerie Bailly ed Helene Bailly, con sedi a Ginevra e Parigi.
Il BRAFA al Tour & Taxis è un appuntamento per appassionati di bellezza e di arte ma vale la pena passare un weekend a Bruxelles non solo per investire ma anche per visitare i musei di questa magnifica città e, per i ghiottoni è un invito ad entrare nelle superbe botteghe dei maîtres chocolatier.