In occasione di Art City Bologna, la galleria d’arte Maurizio Nobile ospita nella sua sede bolognese di via Santo Stefano 19, dal 3 al 16 febbraio 2025, una mostra interamente dedicata all’opera di Andrea Federici, artista originario di Casalmaggiore, dove vive e lavora.

Andrea Federici. Oltre il percettibile è un evento espositivo che segue idealmente la fortunata mostra del 2023 (Andrea Federici. Silenti attese, Sagep 2023), nella quale le opere del pittore erano in perfetto dialogo con le nature morte di Giorgio Morandi e le sculture di Joan Crous.

La nuova esposizione ha lo scopo di indagare l'incessante ricerca di Federici di andare oltre le apparenze per approdare all'essenza profonda delle cose. Federici, infatti, non si limita a rappresentare oggetti, paesaggi o figure come appaiono ma li esplora e li esprime come simboli che portano con sé emozioni e ricordi.

L’allestimento raccoglie circa venti opere, tutte realizzate tra 2017 e il 2023, e si sviluppa nei diversi ambienti della galleria seguendo i quattro nuclei principali dei suoi lavori: nature morte, stanze, paesaggi, figure. Nonostante le opere dell’artista abbiano soggetti diversi, esse nascono da una comune ricerca e hanno la capacità di mettere in muto dialogo l’artista e lo spettatore.

Le nature morte riflettono il vissuto dell’artista, evocando temi di intimità e fragilità; le stanze, con la loro apparente staticità, diventano luoghi tra il fisico e il metafisico, intimi rifugi dalle parole e dal mondo al di là delle pareti; i paesaggi sono mappe emotive, somma di sensazioni e memorie; infine, i volti e le figure sono immagini che fanno eco con l’interiorità dello spettatore.

Il pubblico è quindi guidato attraverso le opere in un viaggio profondo, alla ricerca del significato nascosto di ciò che ci circonda e che conduce a una più limpida comprensione di sé.

Andrea Federici nasce a Casalmaggiore (Cremona) nel 1957. Compie i primi studi artistici a Parma per poi diplomarsi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nella sua carriera sperimenta diversi linguaggi pittorici, da principio occupandosi di fotografia artistica, che abbandona in seguito a favore della pittura. Approfondisce dapprima le tecniche della pittura antica con le quali realizza un ciclo di opere di ispirazione mistico-religiosa. In seguito abbraccia tecniche più moderne, che lo portano a una pittura dalla resa più spontanea e vibrante. Negli ultimi anni la sua opera gioca sul rapporto tra passato e presente, tra realtà e immagini interiori. Vive e lavora a Casalmaggiore.