Se, come me, amate la montagna e in essa cercate un punto di equilibrio con il mondo, c’è un tranquillo paesino nell’Alta Pusteria che fa al caso v(n)ostro. Non è certo l’unico, in questa zona ricca di Natura e bellezza, ma Villabassa ci porta lungo un sentiero di meditazione circolare che percorre luoghi che trasmettono grande energia e forza: il sentiero Balance, 14 km che permettono di instaurare uno stretto rapporto con la natura e le sue forze magiche.
Si accede al percorso varcando una sorta di soglia, dove sul terreno si legge che “il passo più importante nella vita è sempre quello che stiamo per compiere!”. Un invito che incoraggia a entrare e proseguire, a voler esplorare il cammino che ci attende. Per quanto ignoto e forse impervio (non sappiamo se ci aspettano salite “difficili”), ci avventuriamo. Curiosi.
Le stazioni lungo il percorso invitano a meditare sulle energie della natura e sulle loro capacità di guarire il corpo umano. Camminando nei boschi e nei prati, nei pascoli o nei biotipi naturali, udendo solo il fruscio delle foglie e il piccolo sibilo del vento fra i fili d’erba, avvolti solo dal colore verde brillante in un profondo, rispettoso, silenzioso, umile e devoto legame con la natura, le nostre onde cerebrali si modificano. Come durante una profonda meditazione (e anche qui chi, come me, pratica lo yoga può ben comprendere), le due metà del nostro cervello iniziano ad armonizzarsi sullo stesso ritmo, ricalcando i processi di guarigione e permettendo di acquisire forza a tutti i livelli, fisico e mentale. È come se linfa vitale arrivasse dalla terra ai nostri piedi stanchi, scorrendo e innervando energia dal basso verso l’alto.
Si parte da un’introduzione alla geomanzia del luogo, con un approfondimento sui classici assetti insediativi di villaggi e chiese, per lo più risalenti all’età neolitica.
La geomanzia è un’interessante novità per me: espressione di antichi saperi fondati su esperienze acquisite dai popoli nei secoli, essa crea un collegamento tra i luoghi in cui si vive, lo stato di salute e i sentimenti. Si tratta quindi della scienza che studia le correlazioni tra l’energia cosmica, terrestre e umana. Perché tutto è connesso.
I luoghi a particolare carica energetica sono caratterizzati da una forte crescita di muschio sugli alberi, da forme particolari degli stessi alberi, da faglie geologiche, da sorgenti o grotte.
Lungo il percorso vi sono vari cartelli, in corrispondenza delle 11 stazioni individuate da esperto geomante. Il primo che incrociamo si trova di fianco alla casa Dreiurschen, un punto con forza geomantica intensa che ricorda la trinità e le tre chiese di Villabassa, costruite su antichi luoghi di culto. Di fronte a noi si apre una vista unica sull’intera vallata e il centro della cittadina, dietro di noi il bosco con alberi dalla radici strane. Tanti sono, nella zona, gli alberi a tre ramificazioni. Spesso sono proprio questi a indicare un luogo caratterizzato da un’elevata forza energetica. Ancora il numero tre.
La denominazione della casetta che mi trovo di fronte è di origine incerta, ma di sicuro essa indica la qualità femminile della Terra. Molte tradizioni e popoli considerano la terra femminile e il cielo maschile. Il cartello che ci spiega tutto questo ci invita anche a sederci sulla panchina vicina per provare ad acquisire la consapevolezza dell’aria che ci sta intorno. Chiudo gli occhi, mi rilasso e mi concentro sul corpo per prendere coscienza dei piedi appoggiati sulla terra, delle gambe, del tronco, delle braccia, della testa, del vento, del sole, dell’aria, della brezza, degli elementi che mi circondano. Poi mi relaziono con il paesaggio attraverso il cuore e percepisco boschi e prati. Concentrandomi sulla schiena percepisco il bosco dietro di me. Quello che non vedo ma che sento. Entro in sintonia con le rocce, con la montagna, con i sentieri, le foglie e i sassolini. Cerco di far passare i pensieri senza trattenerli, lasciandoli andare via, leggeri, loro che erano così pesanti e ingombranti… Con ritrovata consapevolezza chiedo al vento di aerare il mio spirito per aprirmi alla bellezza della terra. Saggezza e conoscenza. Che meraviglia, respiro per davvero…
Un altro punto mi rimane in mente, qualche migliaia di passi dopo. Un’altra vista sulla valle che ci collega al nostro respiro: una meditazione per unirsi all’elemento aria. Il respiro è uno dei fondamenti vitali: respirando siamo anche collegati con l’aria che ci serve per riempire i nostri polmoni; la modalità di respirazione, lunga o corta, determina il nostro stato generale di benessere. La respirazione ci collega all’ambiente circostante, all’atmosfera, al cielo e alle stelle. Pure qui mi siedo sulla panchina e ascolto il mio respiro, portando la consapevolezza su come si alza e si abbassa, e, ascoltando quello che c’è intorno a me, dai piccoli rumori ai cinguettii degli uccellini, mi connetto con la natura e con essa respiro. Siamo all’unisono.
I piedi sulla terra mi mettono in contatto con essa e la sua purezza. Mi rilasso. Apro gli occhi e vedo solo il vento che mi invita a continuare. Un piccolo bastone trovato lungo il cammino, a fianco di una sorgente d’acqua pura e cristallina, mi sostiene. Anche lui ha il suo perché.
Il percorso continua, le occasioni di ristoro spirituale sono ancora numerose, i punti magnifici, difficile dire quale sia il più intenso e suggestivo. Certo è che abbiamo fatto un autentico bagno di foresta, dove il soffice suolo coperto dal muschio e le tonalità del verde ci fanno comprendere che il bosco è il vero luogo dell’anima. Questo cammino è un autentico viaggio in noi stessi. Ci accompagna nel pensiero, nelle sensazioni, nella voglia di equilibrio.
Nell’unità con la natura qui si percepiscono le nostre vere radici e la nostra anima primordiale che emana calma e profonda soddisfazione. Terra, aria e acqua. Da qui si può tornare solamente rinvigoriti, con una serenità e una pace interiore ritrovate e rinnovate.