Sabai dee! Questa forma di saluto ci introduce alla scoperta di alcuni particolari tè tipici di uno degli stati principali dell'Indocina: il Laos. Formata da montagne e altipiani, ricca di valli fluviali e corsi d’acqua di cui il Mekong è più importante, la regione del Laos, anche grazie al suo clima di tipo tropicale, possiede caratteristiche ideali per la coltivazione del tè. La "Terra di un Milione di Elefanti" (dalla traduzione dell’antico nome Lan Xang) rimane tuttora in gran parte incontaminata, mentre la vita della popolazione scorre lentamente, scandita da tradizioni millenarie e invariabili. E proprio da questo luogo dal fascino misterioso provengono alcuni tè unici nel proprio genere.
Dagli altipiani del sud del Laos arriva il Batieng Banana, una varietà caratterizzata da un lungo fogliame cosparso di germogli. Il singolare processo di lavorazione all’interno di cesti di bambù ricoperti da foglie di banano fresco dona al liquore che se ne ricava un gusto rotondo e sicuramente esclusivo. Ne esistono tre varietà: Batieng Banana Black, il più comune e quindi quello di più semplice reperibilità; il Batieng Oolong, parzialmente fermentato, dolce e con una leggera nota di affumicato; il Batieng Green, con un’infusione color pesca e uno spiccato retrogusto vegetale e fiorito.
Dall'altopiano del Bolaven, sempre a sud del paese, proviene il Paksong. I “giardini” in cui si coltiva questa varietà sono collocati a un'altitudine di circa 1000 metri sul livello del mare. Stando ad alcune leggende, al fine di assicurarsi la produzione di un tè che fosse tra i migliori al mondo, fu direttamente la famiglia imperiale cinese a favorire secoli addietro l’importazione dalle montagne del nord del Laos e dalla Birmania di questa particolare varietà di camelia sinensis. È certo però che agli inizi degli anni ’30 queste piante rare e speciali chiamate Shan silver tip tea furono portate nell'altopiano del Bolaven, nei pressi della città di Pakse, da un perito agrario francese. Esistono due varietà principali di Paksong: verde e nera. La prima si distingue per essere “cucinata”, subito dopo la raccolta, su grandi piatti posti direttamente sul fuoco. Si tratta di un processo che garantisce un eccellente aroma di tipo legnoso ma morbido al palato. Le foglie del Paksong Black Tea, invece, subiscono un processo di essiccamento a vapore che conferisce un liquore dal gusto consistente e al contempo delicato.
Nel 2010, infine, un produttore di Taiwan ha messo a punto una nuova miscela di tè aromatizzata con il Dok Champa (Plumeria), il fiore nazionale del Laos. Il tè in questione combina una delle migliori varietà di Oolong di Taiwan, il Formosa Oolong Tea, con questo profumatissimo fiore che in Italia è conosciuto con il nome di Frangipani. Oltre al significato di fiore simbolo del Laos, secondo la medicina tradizionale cinese il Champa sarebbe in possesso di proprietà benefiche e soprattutto disintossicanti per l’organismo umano.
Dopo questo brevissimo tour fra i giardini fioriti del Laos, tra un sorso di tè e l’altro non ci resta che chiudere gli occhi e immaginare di essere a Vientiane per festeggiare la Ok Pansa, o Festa delle Acque – la tipica cerimonia organizzata per celebrare la fine della stagione delle piogge – osservando magari la scia delle candele e degli incensi lasciati alla deriva sul fiume Mekong al fine di ringraziare gli spiriti.