Nelle mie varie transumanze per vivai, mostre floricole ed esposizioni botaniche di ogni genere e tipo, ricordo tra tanti questo vivaio dal nome insolito, “Un quadrato di giardino”.
Oltre ad essere un vivace fornitore di piante perenni e insolite, oltre 500 la sua collezione, mi suscitò una riflessione: quante volte mi hanno chiesto di creare un giardino di dimensioni non ragguardevoli o in un terrazzo uno spazio vivibile, ricco di vegetazione dove non mancassero anche alberi da frutto o un piccolo spazio per l’orto familiare. Devo ammettere che se all’apparenza il piccolo spazio dovrebbe consentire una più rapida soluzione al committente, proprietario della casa con giardino o uno scoperto da godersi nella buona stagione, in realtà rappresenta un bel rebus progettuale e realizzativo.
Ma la sfida è sempre interessante anche se richiede uno sforzo in più. Ecco allora che vorrei raccontarvi nelle prossime rubriche mensili qualche piccolo esempio in zone diverse Italiane, nel nord e nel centro della penisola, per dire come l’interesse e la passione del proprietario per le piante, le erbe e le specie orticole sia importante come punto di partenza e per ottenere un eccellente risultato. Pensate che recentemente anche un Decreto del Ministero ha dato nuove opportunità economiche a chi desideri realizzare un giardino o un angolo verde, un pergolato, un annesso rustico consentendo la detrazione dalle tasse per gli anni successivi dal momento della realizzazione di un valore del 36% su quanto investito (è chiamato Bonus verde introdotto con la Legge di Bilancio 2018). Da molti anni però componendo e realizzando giardini ho constatato che chi ha esteso la propria casa, arredando di verzura il proprio spazio disponibile, ha sempre goduto ampiamente degli sforzi e degli investimenti fatti, in termini di bellezza, raffrescamento, godibilità durante tutto l’anno e di gusto nel raccogliere fiori, erbe e frutti.
Ecco allora il primo caso che vi racconto. Siamo in città dove i proprietari dell’attico dispongono di uno spazio esterno ampio ma disadorno. Così cerco di spiegargli come invece questa zona potrà diventare una estensione della casa, come era in origine il giardino già dai primissimi esempi nella storia, mi riferisco al giardino islamico, romano e poi rinascimentale: delle vere e proprie stanze all’aperto dotate di tutto, anche di cucina, arredi per ombreggiarsi, divani e sedie per riposare, amache, tavole dove mangiare o prendere una bevanda dissetante in estate, guardano il paesaggio in lontananza. Chi ha il privilegio di avere un terrazzo all’ultimo piano certo ne gode ancora di più, ma è sempre bene ricordare che i venti saranno più forti e le piante andranno ben piantate su solidi contenitori, sopportabili staticamente dal solaio dove si andrà a collocarli.
Ecco quindi che sebbene ci troviamo in città e nella pianura padana, ho creato una cortina di arbusti e di piccoli alberi perché i proprietari siano schermati e ombreggiati in estate, ma ho scelto anche piante più esili e fiorite che non nascondano la vista verso le montagne lontane, nei giorni limpidi e i bei tramonti estivi o autunnali, traguardando le foglie rosse e gialle del Melograno, dell’Evonimo e del Viburno. Gli Olivi in due grandi cassoni danno allegria e trasmettono un senso di natura mediterranea, molto apprezzata dai proprietari, soprattutto se poi avvicinati a qualche rosmarino ricadente molto utile in cucina, un bell’esemplare di Corbezzolo con i suoi frutti rossi da mangiarsi con moderazione come dicevano i latini Arbutus unedo, “unus edo”.
Anche l’Erica arborea rappresenta una bella soluzione con le sue fioriture bianche in marzo, quando molte specie ancora si lasciano desiderare per le fioriture, insieme a quelle bianco rosa dei viburni di diverse varietà. E ancora la Rosa chinensis mutabilis, resistente alle malattie più di altre e rifiorente, insieme a una Poligala, una leguminosa dal fiore violaceo. Un angolo più in ombra, appena usciti in terrazza, rappresenta un richiamo verde intenso e sempreverde facile da curare, il Ruscus racemosus che è vaporoso produce belle bacche rosse.
I meli e i susini da fiore sono una buona soluzione per chi apprezza le fioriture rosa e bianche in primavera e poi le bacche gialle/arancio e rosse fino quasi all’inverno inoltrato. Non mancano anche le erbacee perenni come i Carex, graminacee molto generose, e il Camedrio comune dai fiorellini rosa. Realizzare su misura i grandi contenitori è cosa che sempre consiglio così da rendere più economica la soluzione e realizzarla a piacimento di chi dovrà vivere il giardino e il terrazzo. Un bel tavolo e un camino esterno lungo la parete più ampia verso l’abitazione, molto mimetizzato da vasi e vasetti con piante grasse che i proprietari amano particolarmente, è un ottima cosa per poter cucinare da primavera fino a fine estate. Un angolo poi per la lettura o il riposo nelle serate estive è sempre necessario, le piantine di pomodoro e di basilico fanno buona compagnia con il loro profumo intenso, piantati stagionalmente per avere un piccolo angolo di orto su cassette temporanee.
In soli cinque anni i proprietari sono riusciti a creare un giardino-boschetto sempre accogliente e mutevole nei colori, profumi e tessiture delle foglie, aiutati dalla cura e l’attenzione personale a ogni singolo ospite delle loro piante (insetti utili e meno utili!) con un approccio decisamente ecologico ma che ha dato grandi risultati. L’impianto di irrigazione ben realizzato e invisibile ha consentito uno sviluppo più rapido e costante degli arbusti e dei piccoli alberi che nelle prime estati avrebbero sicuramente sofferto. La compagnia di un buon vivaista e di un sapiente giardiniere oltre alla passione del proprietario sono la migliore combinazione per realizzare un giardino bello e utile ma soprattutto duraturo ! Al prossimo giardino…