Andare in giro per i mercati del pesce o mangiare coi pescatori su un peschereccio è un'esperienza di nicchia che alletta sempre più turisti italiani e stranieri. Con i suoi 7458 km di costa, compreso le isole, l'Italia è un'incredibile risorsa di pesce spesso non sufficiente per gli italiani che sono i maggiori consumatori al mondo di prodotti ittici, con una percentuale del 95%, pari solo al Sudafrica.
Tra le principali motivazioni di acquisto a conferma di questo dato ci sono la freschezza dei prodotti ittici e la salvaguardia del mare. Da Milano a Palermo passando per la riviera romagnola troviamo mercati del pesce che, con i lori simboli e la loro cultura, stanno suscitando interesse turistico al pari di musei e monumenti. Milano, riconosciuta a torto o a ragione la città dove si mangia il pesce migliore d'Italia, ha il mercato del pesce all'ingrosso in cima alle classifiche europee per quantità di prodotto movimentato quotidianamente e volume d’affari complessivo e assicura la disponibilità di un’ampia gamma di prodotti ittici, la più vasta tipologia di pesci freschi tra quelli commercializzati in tutti i mercati europei. Attenzione però, è aperto al pubblico il sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.00.
In ambito turistico e culturale le Marinerie e i gruppi di azione locale delle regioni che si affacciano sul mare hanno avviato progetti di elevato interesse adatti a tutte le età che vedono la loro realizzazione pratica durante i mesi estivi.
Ad esempio P-assaggi di mare, in Emilia Romagna, permette di prenotare a Comacchio una visita guidata alla scoperta del mondo delle anguille o fare un giro in motonave. Da Goro fino a Cattolica passando per Fico a Bologna si possono vivere emozioni, imparare le tecniche di pesca dei cozzari e assaggiare il pescato fresco del giorno, cucinato espresso da cuochi da tutta Italia. Molti non sanno che il pescaturismo è una nuova forma di attività turistica integrativa alla pesca artigianale regolamentata in Italia dal decreto ministeriale 13 aprile 1999 che consente di portare a bordo dell'imbarcazione da pesca turisti e mostrare l'attività di pesca professionale ed escursioni della costa.
Se decidete per un giro in barca, ricordate che le imbarcazioni non possono spingersi oltre le tre miglia dalla costa e sempre all'interno delle acque del compartimento marittimo di appartenenza. Pescaturismo non va confuso con ittiturismo, la prima è riferita all'esercizio delle attività di pesca mentre l'ittiturismo è da intendersi come l'insieme della attività turistiche esercitabili dal pescatore quali ospitalità in case e villaggi di pescatori, e ristorazione a base di pescato.
In ogni città di mare troviamo un mercato del pesce caratteristico, scendendo lungo lo stivale fino a Palermo è d'obbligo una tappa al mercato del pesce di Ballarò, uno spaccato di folklore e gusto senza eguali, con bancarelle e strillatori e assaggi di pescato freschissimo e il caratteristico odore intenso. Alla fine l'esperienza e la convivialità del pasto sono piaceri universali e anche il cibo più semplice diventa speciale e farti gioire nel quotidiano."Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene'' come diceva Virginia Woolf.