Certe immagini sembrano fatte apposta per porsi quale rompicapo, sfida, provocazione. Guardiamo questo disegno di area tedesca che viene da un collezionista privato. Cosa vediamo? Un giovane con un bastone e un cappello da viandante guarda un portone chiuso, quasi murato. Vicino a lui tre animali. Un asino, un cane e una pecora. Tutto qui.
La rappresentazione non ci offre molto altro e sembra non essere interessata a narrare alcunché, né a veicolare alcun significato particolare. Ecco il vuoto che struttura questa visione. Il deficit che è ricchezza d’elusione, apertura abbondante che non lascia molto spazio a delimitazioni sovrastrutturali. Un disegno selvatico e in quanto tale ricco di implicita allusività. Quali elementi, indizi possiamo indicare?
I tre animali potrebbero avere valenze simboliche ma il contesto sfugge a sguardi precisi nella sua semplice tranquillità. Certo è che la posizione del cane, opposta a quella del suo padrone e quella incrociata di asino e pecora, sembrano intensificare l’allusività della narratività intrinseca di ogni immagine. Perché un viandante dovrebbe portarsi dietro una pecora? Cane e asino ci stanno, ma la pecora? Perché il giovane è così interessato alla porta/mura ermeticamente chiusa?
Se focalizziamo l’attenzione sull’alto muro vediamo che vi abbonda una vegetazione tipica di residenze e architetture abbandonate, non vissute per parecchi anni. Altre stranezze: la porta più alta delle mura di recinzione e una pietra che sembra sbarrare il passaggio, come a rimarcare ulteriormente la chiusura dell’accesso. Accesso a cosa? Villa? Castello? Parco? Tesori?
La fantasia si eccita di fronte al mutismo della rappresentazione. Ma è una porta o una falsa porta? Una porta murata? Intransitiva come quella delle poesie di Caproni? Un muro con una semplice riga disegnata che ricorda due battenti? La casa di un gigante? L’assordante silenzio della scena diventa ancora più intenso grazie ai dettagli di precisione geometrica delle decorazioni “a pomello” dei due pilastri. E che dire dell’elemento circolare, quasi solare, tagliato dalla linea dei “battenti”?
Ultima nota che possiamo concederci: il carico dell’asino è notevole. Quindi è in corso o in conclusione un lungo viaggio? Il giovane è deluso o sorpreso all’aver trovato la dimora chiusa o abbandonata? Anche l’espressione del suo viso non aiuta molto! Sembra un misto di preoccupazione e attenzione. Magari poi una vecchia fiaba tedesca potrebbe spiegare tutto! È bello per una volta arrendersi al silenzio! Gustarsi una visione non ancora posseduta dall’ansia dell’attribuzione di senso!