Al parco protetto delle testuggini, il Turtle Islands National Park, uno dei pochi luoghi al mondo che si prende cura delle tartarughe di mare, ci si arriva via mare da Sandakan, la città malese nel nord del Sabah il cui nome ispirò gi scritti di Salgari: un centro compatto affacciato sull’ingresso della grande baia omonima.
Proprio per quella posizione strategica, la secolare storia di Sandakan è dovuta a un passato ricco di vicende tormentate, ivi compresa l’occupazione giapponese e la distruzione dai bombardamenti degli alleati durante la Seconda guerra mondiale (1942/1945). Tuttavia, la ricostruzione nel dopoguerra fu rapida grazie agli imprenditori cinesi. Fortunatamente, tra gli anonimi edifici post-bellici a forma di cubo, indicati da grossi numeri rossi dipinti sul muro, sono rimaste in piedi diverse case del periodo coloniale in grado di creare qua e là un’immagine più armonica della città, incorniciata da un pregevole paesaggio blu e verde.
La mappa del centro storico è semplice, poiché segue una numerazione progressiva (come a New York), ma rischia di confondere il visitatore per il diverso modo di chiamare le strade: Jalan, Lorong e Lebuh, ovvero strada normale, più stretta e più larga. Le Jalan Dua (2), Tiga (3), Empat (4) e Lima (5), tagliano il centro in senso verticale da sud a nord, mentre Lorong Satu (1), Lebuh Dua (2), Lorong Dua (2), Lebuh Tiga (3), Lorong Tiga (3) e Lebuh Empat (4), in senso orizzontale. La parallela più prossima al mare è invece Jalan Pryer, dove risiede il Pasar Ikan, il mercato generale, la stazione dei bus urbani e quella dei minibus: un’area perlustrabile comodamente a piedi.
Dal Sandakan Yacht Club, veloci lance raggiungono il parco in 50 minuti di stimolante navigazione nel mare di Sulu. In genere sono speedboat da 6 posti (4 turisti e 2 guide), più bagagli e provviste alimentari. Se il gruppo è superiore vengono utilizzate più imbarcazioni simili o grossi battelli con coperta, confortevoli ma lenti (3 ore). Non è consentito accedervi privatamente, ma solo se accompagnati da tour operator, con permesso preventivamente ottenuto dal Sabah Parks Office di Kota Kinabalu o, più semplice ed economico, prenotare sia l’escursione che il permesso, direttamente all’agenzia Crystal Quest, situata al Sabah Park Jetty di Sandakan. Le escursioni tipo sono di due giorni e una notte.
Il Turtle Islands Park, una ventina di miglia al largo di Sandakan, è formato da tre minuscole isole e dalla circostante barriera corallina. In particolare tra luglio e ottobre, le calde spiagge di Selingan, Bakungan Kecil e Gulisan, coperta da una fitta vegetazione tropicale, accolgono le uova delle tartarughe marine verdi e delle embricata in rotta tra le Filippine e l’Australia. È l’attrazione principale del parco e rappresenta una straordinaria esperienza di vita a contatto diretto con le tartarughe. La deposizione inizia in genere dopo il tramonto, dalle 19 alle 20, dipende dalla marea, ed è consentito avvicinarsi e fotografare senza flash solo se assistiti da ranger che, con massima cautela, ne indicano la posizione fissando nella sabbia dei bastoncini numerati. La deposizione può durare fino a un’ora e mezza per un totale di 60-200 uova a testuggine. È proibito fare rumore e puntare la luce delle torce sugli animali.
Selingan
Sull’isola di Selingan (8 ettari), l’unica attrezzata a ospitare turisti, ci sono quattro rustici e spartani chalet da sei camere ciascuno con aria condizionata e immersi nel verde, dotati di cucina, bagno e soggiorno, per una capienza totale di 40 persone sistemate in letti a castello. Dalle docce esce acqua di mare. I migliori sono gli chalet nuovi in fondo al parco a sinistra. Nella parte meridionale invece si trova l’ufficio del quartiere generale con la reception, un piccolo negozio con acqua e snack quasi mai aperto, la minuscola cucina, la residenza delle guardie forestali, la casa “dell’incubazione” e la torre del faro. A nord-ovest, la cisterna dell’acqua potabile e il generatore di corrente: l’elettricità viene sospesa dalle 22 alle 6.
La parte settentrionale dell’isola è più larga e circondata da formazioni coralline, ideale per le immersioni in un mare verde smeraldo da favola, mentre il resto è caratterizzato da una bella spiaggia di sabbia bianca finissima. Si possono noleggiare pinne e boccagli per esplorare i bassi fondali che circondano l’isola. Gran parte della giornata si trascorre a perlustrare la costa, passando di spiaggia in spiaggia, ed a fare lunghe nuotate in acque limpide, calme, ricche di pesce, protette dal reef. Siamo vicini al confine con le Filippine, nel famigerato mare di Sulu ma lontani dalla zona d’influenza dei pirati tuttavia, tra il verde, scorgo la presenza discreta di decine di militari a protezione dei turisti.
Per mangiare, nel prezzo sono compresi tre pasti al giorno serviti a buffet. Prima di cena, accanto alla sala esposizioni vengono proiettati dei video sulla flora e la fauna marina incentrata principalmente sulle testuggini e sul progetto di conservazione in programma nell’isola. A seguire, nell’area munita di forno per barbecue, tavoli e panche, si cuoce il pesce pescato fuori dai confini del piccolo parco marino (1740 ettari), oppure si mangia al Roses’ Café, nella sala da pranzo adiacente alla reception. Il menù tipo del pranzo comprende: riso fritto all’isolana, verdura mista, gamberi in salsa dolce, ananas, mango e caffè; per cena, aragosta del reef, gamberi tigre, calamari fritti, granchi da mangrovia, dentice rosso o red snapper e altro. Ci sarebbe da leccarsi i baffi, se non fosse che quella lista dei piatti rimane perlopiù teorica sia nella scelta che nelle porzioni. Gli spuntini extra portati con me da Sandakan mi sono stati utili. Dettagli che passano presto in secondo piano, grazie alla bellezza della natura e ai suggestivi tramonti da cartolina. Lo scopo principale rimane quello di vivere una esperienza naturalistica dove lusso e comfort non sono prioritari.
Dopo cena, intorno alle 21, arriva il momento più emozionante della visita al parco, quando i ranger, che perlustrano a tutte le ore le spiagge dell’isola, accompagnano i visitatori ad assistere in diretta allo spettacolo delle grosse tartarughe verdi che vanno a deporre le uova, dopo aver scavato un buco nella sabbia con le pinne. Sono decine e decine di uova che vengono raccolte e deposte dagli addetti in un secchio per essere poi numerate e seppellite al sicuro nel vivaio, in attesa della loro schiusa. Appena terminato di deporre, le tartarughe riprendono la via del mare per riapparire sulla stessa spiaggia alla prossima nidificazione. Altra grande emozione la si vive quando dall’incubatoio i ranger liberano poi una cinquantina di tartarughe baby, dette hatchilings, neonate che corrono libere verso il mare. Si cerca così di evitare la vistosa diminuzione di questi anfibi minacciati dall’inquinamento e dalle azioni dell’uomo scarsamente sensibili alla proliferazione delle tartarughe marine. Lo show in tutto dura poco più di un’ora, poi tutti a dormire perché viene staccato il generatore di corrente.
Superba anche la visione del cielo stellato, illuminato dalla via lattea, che da la sensazione di poter essere toccata solo allungando il braccio. Trattandosi perlopiù di brevi escursioni, giusto un paio di giorni, gli operatori hanno la tendenza a farli trascorrere interamente a Selingan, senza visitare le altre due belle isole del parco marino abitate solamente da guardie o ranger. È sufficiente accordarsi prima e non ci sono problemi: in motoscafo si gira dappertutto e velocemente. Vale la pena visitare anche il villaggio sull’acqua, in stile Bajau (i cosiddetti gipsy del mare), nella vicina isola di Nunuyan, ex covo di pirati, e l’altra isola di Bakungan Besar, in acque territoriali filippine. I tour operator chiedono un centinaio di euro al giorno, tutto compreso (minimo 3-6 persone). In caso in cui l’alloggio del parco marino sia completo, una buona alternativa è alloggiare a Libaran, un’altra bella isola ai confini col parco, dove le donne Cagayan fabbricano robuste stuoie in pandano, tratta da una piante che forniscono tenaci fibre tessili. Qui si può scegliere tra le moderne supertende del Walai Penyu Resort oppure l’eccellente MyWay B&B con piscina.
Continua il 17 Giugno