Frida Kahlo rappresenta, senza dubbio, l’artista donna più nota e acclamata a livello internazionale. Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, e curata da Diego Sileo, il MUDEC Museo delle Culture di Milano presenta Frida Kahlo. Oltre il mito, la mostra-evento dell’anno dedicata interamente all’artista messicana più famosa e influente al mondo. Si tratta di un progetto ampiamente studiato, ricercato, un’idea espositiva durata sei anni e che ha il piacere di proporre una nuova chiave di lettura sull’artista.
La rassegna mostra in un'unica sede espositiva più di cento opere tra dipinti (una cinquantina), disegni, fotografie, abbigliamenti, accessori, documenti, rilevanti prestiti provenienti dalle due più note collezioni di Frida Kahlo, ovvero il Museo Dolores Olmedo di Città del Messico e Jacques and Natasha Gelman Collection. Oltre il mito indica un voler andare al di là delle già note conoscenze relative alla travagliata e dolorosa sofferenza vitale e amorosa che ha subìto quest’artista. Una donna dalla forte personalità, coraggiosa, convinta sostenitrice dei valori politici, aspetto, quest’ultimo, determinante nelle sue opere. La mostra si prefigge dunque di andare oltre la semplice biografia, affrontando un’analisi seria e approfondita della sua poetica. Ciò è possibile attraverso fonti e documenti inediti svelati nel 2007 dall’archivio ritrovato di Casa Azul (residenza dell’artista a Città del Messico), e da altri importanti archivi come quello di Isolda Kahlo, Miguel N. Lira e di Alejandro Gomez Arias.
Durante il percorso espositivo - suddiviso secondo un criterio analitico delle opere in quattro sezioni: Donna, Terra, Politica e Dolore - il fruitore potrà riscontrare nelle opere, nei documenti, nelle lettere presenti, temi e tematiche principali che hanno caratterizzato l’intera vita di Frida Kahlo.
Oltre alla malattia, alla sua constante ricerca dell’Io e all’incessante desiderio di essere madre, importante risalto è stato dato ovviamente anche al lato romantico dell’artista per il suo rapporto travagliato con il suo collega Diego Rivera, noto muralista messicano. Un rapporto passionale, ma allo stesso tempo instabile, tormentato, alimentato da tradimenti, separazioni e ricongiunzioni. “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego”, come scrisse la pittrice messicana nel suo diario.
Un forte e determinante ritratto autobiografico quello di Frida, tanto da aver conquistato tutto il mondo dell’arte e non, diventando suo malgrado vittima del merchandising più sfrenato attraverso uno smisurato utilizzo della sua immagine proposta tra i più disparati oggetti: dai poster ai calendari, dai capi d’abbigliamento di ogni genere agli accessori. Frida è oggigiorno una vera figura di culto, imitata e celebrata.