Sul concetto di “introverso”, c’è molta confusione. Essere introversi non significa essere necessariamente timidi o non godere della compagnia di altre persone. Essere introversi significa semplicemente processare le informazioni e comunicarle in modo diverso dagli estroversi. Il problema sorge nel momento in cui non si ha consapevolezza di questa diversità e necessità (per sé e per gli altri) e si pensa di essere sbagliati o di avere qualcosa che non va. Non è così. Ma chi è un introverso? Ecco alcuni tratti distintivi:
• Valorizzi molto il tempo che passi con te stessa/o, concedendoti passeggiate o un bel bagno rilassante
• Preferisci osservare le persone intorno a te
• Ti piace parlare degli argomenti che ti interessano, soprattutto in gruppi molto piccoli o con un’altra persona
• Hai bisogno di concederti delle pause isolandoti dalle persone
• Ti piace stare a contatto con le persone, ma a piccole dosi
• Ti senti un po’ a disagio in mezzo a tante persone
• Preferisci avere pochi amici piuttosto che tante conoscenze
• Ti piace ascoltare più che parlare
• Ti piacciono attività solitarie come ad esempio leggere
• Hai bisogno di uno spazio personale tutto tuo dove puoi isolarti dal resto del mondo
• Ami molto dare sfogo alla tua creatività e alla tua immaginazione
• Ti senti un po’ a disagio in mezzo a persone che non conosci
• Difficilmente condividi le tue sensazioni e i tuoi sentimenti con gli altri
Se ti ritrovi nella maggior parte di queste situazioni, è molto probabile che tu sia un introverso. Così come un estroverso ha bisogno del contatto con gli altri per ricaricarsi e acquistare energia, un introverso ha bisogno di ritagliarsi uno spazio sacro e personale solo per se stesso in modo da tornare in equilibrio. Sapere come rapportarsi ai diversi tipi di persone è di grande aiuto soprattutto quando si tratta di rapporti di lavoro o di coppia.
1. Non prenderla sul personale
Se ti ritrovi a una festa o a un evento con molte persone e dopo un po’ senti il bisogno di andartene, non sentirti in colpa, né obbligato a restare.È il tuo modo di processare le informazioni e gli stimoli dell’ambiente esterno. Sia che tu sia un introverso o un estroverso, non prendere le cose sul personale. Non c’è un modo giusto o sbagliato di agire, ma un modo diverso di reagire agli input.
2. Scendi a compromessi
Non pretendere che gli altri intuiscano il tuo modo di essere. Spiegare alle persone più vicine a te che sei un introverso e hai bisogno di silenzio eviterà incomprensioni. Molto spesso, infatti, un atteggiamento di chiusura e calma è interpretato come un errore commesso dall’interlocutore. “Perché non mi parli? Ho fatto qualcosa di sbagliato?”. Allo stesso modo, sarebbe bene che un estroverso non forzi l’altro a uscire dal guscio, perché questo non accadrà. Come sempre, la via di mezzo è quella che ci vuole. Poniamo il caso che ci sia una festa sabato sera e che abbiate deciso di andarci. Un compromesso potrebbe essere per l’estroverso concedere al partner tempo per sé, per ricaricarsi prima della festa, nel pomeriggio. Per l’introverso, accettare di trattenersi un’ora in più alla festa in modo da concedere all’altro di stare a contatto con le persone.
3. Apprezza le differenze
Apprezza la diversità del tuo partner, proprio quella che ti arricchisce. Non cercare di cambiare l’altra persona, piuttosto sii grato di come la sua presenza nella tua vita stia cambiando te, facendoti diventare una persona migliore.
4. Concedi del tempo
Gli introversi non amano ritrovarsi al centro dell’attenzione senza preavviso; preferiscono avere il tempo per processare le informazioni e prepararsi mentalmente. Da tenere presente nel caso in cui si voglia dare un riconoscimento in pubblico a un introverso.
5. Lavoro in team vs lavoro indipendente
Gli introversi preferiscono una comunicazione 1:1 o in gruppi ristretti. Se è previsto un meeting con il gruppo di lavoro e alcuni dei tuoi collaboratori sono introversi, fai in modo di dar loro il tempo per processare le informazioni prima di discuterle con il resto della squadra.
6. Spazio in ufficio
Fai in modo di riservare uno spazio calmo e tranquillo in ufficio, un luogo per resettare la mente e riprendere le energie. Questo gioverà non solo agli introversi, ma a tutti i tuoi collaboratori.
7. Comunicazione scritta
Uno dei pregiudizi più diffusi è quello secondo cui gli introversi non abbiano niente di interessante da dire. Niente di più sbagliato. Gli introversi per loro natura non condividono facilmente i loro pensieri e questo rende ancora più cruciale il modo in cui comunichiamo. Per lavorare al meglio con un introverso mandagli regolarmente email per sapere come sta procedendo il lavoro e organizza dei meeting a cadenza settimanale in modo da riflettere insieme sul lavoro da fare.
8. Non sottovalutarti come leader
Recenti studi hanno dimostrato come, a dispetto delle apparenze, gli introversi possano essere degli ottimi leader, cioè coloro che guidano e si fanno seguire. E anche la storia ha dimostrato come grandi introversi siano stati anche grandi leader (pensa a Gandhi, Eleanor Roosevelt, Madre Teresa solo per citarne alcuni). Non volendo monopolizzare la conversazione, infatti, lasciano che i propri collaboratori espongano le loro opinioni e idee ottenendo molto di più dai propri dipendenti.
Introversi, non sottovalutatevi!