Pensando a un piatto da gustare, vengono in mente gli ingredienti e la ricetta. La ricetta in sé non è nient'altro che un insieme di istruzioni per compiere un procedimento di trasformazione, è il risultato di varie alterazioni – fisiche e chimiche - di una o più sostanze base, gli ingredienti appunto, alterazioni che vengono prodotte tramite mescolamenti e mutamenti nelle sostanze. Il procedimento dà come risultato qualcosa di diverso dalle materie originarie, solitamente di valore e utilità maggiore a quella degli ingredienti stessi.
Immaginiamo di scrivere una ricetta sul fantasmagorico parco agroalimentare che aprirà a Bologna il 15 novembre prossimo, F.I.CO, l'ingrediente base sarebbe senz'altro la tradizione enogastronomica italiana, al quale aggiungere un etto di Expo 2015 del tipo non stagionato, mescoliamo con il cucchiaio della terra, misceliamo con tre decilitri di eccellenza bolognese, un'abbondante grattugiata di Università con l'aggiunta di una manciata di didattica per regolare il sapore, amalgamiamo il tutto, mettiamo nella pentola delle cose buone e lasciamo cuocere in abbondante biodiversità. Prima di servire, si consiglia di annaffiare con una dose doppia di curiosità e spettacolarizzazione.
A parte questa personalissima ricetta, cos'è la Fabbrica Italiana Contadina? Centomila metri quadrati definiscono un grande parco a valenza nazionale e internazionale dedicato alla valorizzazione delle eccellenze delle filiere agro-alimentari italiane. Dalla produzione orticola e frutticola all’olio d’oliva a riso e cereali, passando attraverso gli allevamenti, i sapori ‘liquidi’ come il vino, la birra, le grappe, e quelli ‘dolci’ come il miele, le nocciole, le castagne, il cioccolato, fino alla tostatura del caffè. Parco agroalimentare, laboratori, vendita di prodotti, ristorazione, visite didattiche, divulgazione, eventi. L’arte gastronomica italiana è qui rappresentata dalla sua genesi in una logica sequenza: stalle, acquari, campi, orti, officine di produzione, laboratori, banchi serviti, grocery, ristoranti. Un itinerario della produzione e del gusto per andare ad apprezzare le caratteristiche del prodotto italiano tanto amato dagli stranieri.
Il parco tematico si propone di diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’eccellenza agroalimentare made in Italy attraverso la ricostruzione delle filiere produttive, senza trascurare l'aspetto business, elemento catalizzatore per gli acquisti nel segno della ‘qualità’ e dei prodotti tipici (DOC e DOP) da parte di un bacino di utenza molto vasto in Italia e in Europa. Da tempo si pongono all'opinione pubblica molte questioni: l'innovazione tecnologica nell'alimentazione, le sfide del pianeta, le coltivazioni verticali nelle metropoli, le grandi questioni del diritto al cibo e della nutrizione del futuro. Malnutrizione e sovralimentazione rappresentano le facce della stessa medaglia. Ne hanno parlato a Milano gli esperti, tra cui l'ex Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante il "Seeds&Chips - The global food innovation summit", il summit internazionale sulla food innovation nel maggio scorso.
Oltre ai 20.000 mq di biodiversità per far conoscere a fondo l’agricoltura e l’allevamento italiani (con le stalle, i campi destinati a colture dimostrative e allevamenti didattici) a F.I.CO ci sarà la possibilità di partecipare a conferenze e seminari su vari argomenti per un pubblico sempre più globale.