Sulla costa orientale della Cina, a est di Pechino, sorge la località marittima di Beidaihe. Il distretto si estende lungo dieci chilometri di litorale ed è noto per i suoi stabilimenti balneari. Inoltre, affacciandosi sul mar Giallo, offre magnifici scorci naturali di rara bellezza. Le ampie distese di fine sabbia gialla e le azzurre sfumature delle acque cristalline donano al paesaggio circostante una suggestiva e piacevole atmosfera. Non a caso, questo imperdibile panorama ha saputo conquistare il team di Vector Architects, professionisti di acclarata bravura, riconosciuta a livello internazionale.
Gli architetti pechinesi hanno scelto le spiagge di Beidaihe per incorniciare due loro progetti, frutto dell’armoniosa unione tra architettura contemporanea e architettura moderna. In particolare, la località marittima ospita la Seashore Chapel e la Seashore Library, due costruzioni che mostrano gli inconfondibili caratteri della scuola svizzera di Le Corbusier. Ad oltre cinquant’anni dalla scomparsa del celebre architetto ed urbanista, i contenuti della raccolta Vers une architecture vengono reinterpretati in chiave moderna per essere trasposti in Oriente da Occidente.
In quest’occasione scopriremo peculiarità e singolarità della Seashore Library, una biblioteca decisamente unica nel suo genere e nella sua collocazione, con evidenti richiami ai progetti di Le Corbusier. Osservando esternamente, la costruzione sembra formata da un insieme di volumi eterogenei, armonizzati dall’utilizzo di colori compresi in una scala cromatica fra il grigio cenere e il grigio tortora. La facciata rivolta verso il mare è caratterizzata dall’ampio uso di trasparenze. Infatti, sia per gli ingressi che per buona parte del piano superiore, è stato scelto un vetro extra chiaro, che pone l’edificio in stretta comunicazione con la natura circostante. La centralità data alla façade libre instaura una certa continuità fra spiaggia e biblioteca, decisione che costituisce un profilo di significativa importanza. L’impetuoso e inarrestabile processo di urbanizzazione delle metropoli asiatiche sottrae sempre più spazio agli ambienti naturali. Le città cinesi accusano una crescente carenza di spazi verdi, sostituiti dagli alti grattacieli in cemento armato e vetro. Con la Seashore Library, i professionisti di Vector Architects recuperano il quasi estinto rapporto fra uomo e natura, fra creatura e creato.
L’edificio pare sorgere dalla sabbia, mentre la luce solare lo attraversa da parte a parte generando un’incontestabile sintonia fra il progetto e il litorale. Gli spazi interni sono divisi in cinque zone, ciascuna deputata a specifiche attività. Le tre aree principali sono la sala lettura, la zona meditazione e lo spazio per le attività socio-culturali. Inoltre, la biblioteca vanta pure un bar e un’ampia area relax. In ogni angolo dell’edificio, il visitatore mantiene un punto di contatto con la natura circostante. Che si tratti della luce esterna proveniente dalle fenditure nelle pareti, dell’odore del mare che pervade gli interni tramite il sistema di areazione o della vista sul mar Giallo, l’uomo conserva il trait d’union con l’ambiente.
Grazie alla sua conformazione, la biblioteca di Beidaihe è il centro culturale più frequentato della costa. Turisti e residenti vi si recano con piacere per leggere e concentrarsi, assorti nel silenzio della spiaggia e cullati dal suono della risacca. Inoltre, insieme alla Seashore Chapel, l’edificio è anche un piacevole luogo di ritrovo in cui la comunità è solita organizzare eventi pubblici con una cornice naturale davvero mozzafiato.