L’energia che, condensandosi, costituisce la nostra corporeità consente attraverso le varie figure posturali di definire il nostro sé psico-emotivo e strutturale nello spazio. Avremo così un’immagine dinamica da offrire a noi stessi e agli altri a fronte di una spesa energetica che la moderna posturologia cerca di ottimizzare. Una lettura olistica della postura di un soggetto prende in considerazione, oltre ai dati forniti dai parametri strutturali canonici offerti dalle diverse scuole di riferimento, altri due elementi che potremmo definire variabili esterne, ovvero la componente energetica e quella psicoemotiva che, come è noto ai clinici esperti di metodologie non convenzionali, concorrono pesantemente alla configurazione dei tratti posturali di un soggetto.
In realtà questi due elementi sono interconnessi e inscindibili tra di loro e debbono essere analizzati contestualmente a una corretta e attenta osservazione dei parametri strutturali anche a fronte di compensi posturali conseguenti a un trauma accidentale, poiché consentono al clinico di individuare le vie preferenziali di compenso in risposta alle variabili esterne. Ciò che pare fondamentale sottolineare è che la postura rappresenta l’oggettivazione del sé più profondo e non può essere considerata soltanto l’espressione di una strutturalità ancorché indagata con i moderni supporti della medicina tecnologica.
La postura, infatti, accompagna nel tempo lo sviluppo neuro-psicoendocrino-immunologico dell'individuo e rappresenta un parametro di fondamentale importanza per monitorare la qualità dei compensi e il livello qualitativo dei risultati ottenuti. In estrema sintesi, quando parliamo di equilibrio di un soggetto, negli ambulatori del nostro Istituto facciamo sempre riferimento al suo stato neuro-psico-endocrino-immunologico-posturale che lo caratterizza in quel determinato momento e qualsiasi intervento clinico non può prescindere da una concertazione multidisciplinare, multidottrinale e analogica, in ossequio alla definizione di medicina olistica di cui rivendichiamo la paternità.