Anche Elisa giunge alla significativa boa dei 40 anni, di cui 20 di carriera. Numeri importanti per una delle artiste più amate d’Italia che si ritroverà per 4 show esclusivi (12,13, 15 e 16 settembre) a grande richiesta presso la stupenda cornice dell’Arena di Verona, che saranno completamente diversi per anima, arrangiamenti, ospiti e ovviamente scaletta. "La ricerca della diversità - ribadisce Elisa - per me è una droga, sia nei dischi che dal vivo. In questi show volevo celebrare la musica. Sono quasi stata costretta a farlo in tempi diversi seppur ravvicinati, dato che in un concerto solo avrei dovuto più che altro togliere".
Si passerà dal Pop-Rock della prima serata (12 settembre) dove Elisa mostrerà sul palco il suo lato più energico, accompagnata dalla sua super band e dal soul delle voci delle sue coriste, esibendosi su brani come Labyrinth, passando per le sonorità britanniche e contaminate dell’Anima Vola e al rock di Cure Me e Together. Nella seconda serata, Acustica-Gospel (13 settembre), Elisa farà rivivere le atmosfere live di Lotus e Ivy che contengono i celeberrimi brani Hallelujah e A Prayer, ma anche le versioni acustiche di brani importanti come Luce (tramonti a nord est) e Sleeping in your hand. Ad accompagnarla sul palco tanti musicisti impegnati in un mix di strumenti acustici, etnici e street. Per il terzo e ultimo show (15 settembre, con replica il giorno successivo), Elisa ha scelto di farsi accompagnare da un’Orchestra internazionale di oltre 40 elementi, grazie alla quale proporrà una scaletta di grandi classici della canzone italiana e internazionale, come Caruso, Fly me to the moon e Amor Mio ma anche brani significativi del suo repertorio riarrangiati per orchestra come Eppure Sentire (un senso di te) e Almeno tu nell’universo.
“Saranno serate in cui tutto verrà stravolto - continua - penso a quella acustica, forse la più complessa e sofisticata senza nessuna correzione elettronica. Sul palco con me tantissimi musicisti, un coro gospel e uno di voci bianche. Il pubblico ha bisogno di qualcosa di diverso”. Come a ogni festa di compleanno che si rispetti, Elisa ha voluto vicino a sé, alcuni dei suoi colleghi più cari: da Francesco De Gregori a Luca Carboni, da Fiorella Mannoia a Gianna Nannini, da Giuliano Sangiorgi a Ornella Vanoni passando per Francesco Renga, la regale Carmen Consoli e Fabri Fibra: “Ci saranno amici che hanno condiviso con me un pezzo di questi 20 anni. Per fortuna sta tornando la bellezza di fare cose insieme: fa parte della cultura moderna del condividere, ma anche una conseguenza di tanti eventi collettivi di solidarietà che ci hanno unito”. E se qualcuno ipotizza un bilancio lei prontamente risponde: “Non c’è niente di più difficile ma ovviamente servono anche quelli. Finalmente ho imparato ad accettarmi. Per me l’anno chiave è stato il 2009: sono diventata mamma e ho iniziato a fare le scelte vere. Ma soprattutto ho capito che avrei continuato a essere l’artista degli esordi. Che la musica sarebbe rimasta il mio gioco preferito, anche se c’è qualcuno che dice che non sono più quella di prima. Ma io i giudizi li temevo solo da giovane, adesso tiro dritto per la mia strada accettando sempre nuove sfide, fa parte della mia natura”.
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