L’arte a Firenze rende tutto magico e offre tante occasioni di incontro, e uno degli aspetti più seducenti di questa città è senza dubbio il suo essere immediatamente accogliente; tutti pensano di conoscerla già, e tutti, una volta arrivati, si sentono come a casa perché riescono a orientarsi in poche ore, per questo andare alla scoperta di angoli sconosciuti è una gioia tutta personale. Allontanarsi dal centro, dalle strade rumorose e piene di stress e trovarsi magicamente vicini alla città, al Centro Ippico Toscano, un rettangolo di verde incastonato tra mille luci e mille colori, è una sorpresa, così come può esserlo un polmone verde sospeso nel tempo e nello spazio, immerso nella natura. Il Centro Ippico Toscano è un’oasi orizzontale nella verticalità della città, quasi uno spazio lasciato vuoto per sbaglio, un tappeto erboso dove aria, luce e vento filtrano tra gli alberi come nastri, dando vita a un mood magico, quasi fatato: prati verdi come fossero aiuole punteggiati da alberelli di rose, un parco che ricorda il fascino di Bryant Park a due passi dalla grande cultura storica.
La storia
Il Centro Ippico Toscano è uno dei club ippici più antichi d’Italia, erede dopo 122 anni della Società Fiorentina per il Cavallo da Sella, nata nel 1904 in via degli Orti Oricellari. Dagli anni ’30 fino al ’60 ebbe sede all'Impruneta, e nel ’60 l’ente del Turismo comprò il terreno per costruire una struttura per 16 box, ma negli anni seguenti, mancando gli spazi per la logistica, incuria e abbandono portarono tutto l’insieme a uno scheletro privo di ogni attività. Nel 1979 il Centro Ippico Toscano si è trasferito alle Cascine, in via de’ Vespucci, sotto la guida di Oliviero Fani, prima direttore e poi presidente del Circolo: la zona era praticamente una discarica ed è dal suo amore per l’equitazione e dalla sua intraprendenza che sono nate tutte le strutture non in muratura che circondano il nucleo centrale dell’impianto. Oggi la scuola è una realtà vitale, forte del fatto che ha insegnato a 28 mila persone ad andare a cavallo.
Ladyhorse
Già Ippocrate, padre della medicina, suggeriva il “potere terapeutico” del cavallo per curare ansia e depressione, e l'atmosfera che si respira nell'ambiente rilassante del paddock è una vera e propria terapia che può essere utilizzata per diversi disagi psicologici, già assai diffusa nel mondo anglosassone. I cavalli possiedono un insieme di caratteristiche comportamentali e cognitive tali da costituire una fonte preziosa di risorse per il benessere psicofisico umano. Grazie alle loro attitudini e capacità comunicative possono divenire per l'uomo riferimento nelle relazioni di vita. La natura intuitiva del cavallo garantisce una terapia fisica e psicologica, aiutando a gestire le problematiche e abbassando i livelli di ansia e tensione emotiva, inoltre l'attività del montare a cavallo consente una presa di coscienza di sé e del proprio corpo. E poi ci sono gli effetti positivi dell'attività fisica sull'umore per incoraggiare la crescita personale, l’apprendimento e la “cura” dell’universo umano, in particolare di quello infantile e femminile.
Il Centro Ippico Toscano, oasi di natura e bellezza per antonomasia, propone spesso delle giornate rivolte all’universo femminile, dedicate a donne alle prese con bassa autostima e con cambiamenti della vita. La “cura del cavallo” per le donne e le ragazze che vogliono scoprire il proprio ego e ritagliarsi un nuovo ruolo nel branco – inteso come società e famiglia - diventa lo strumento per spingerle a fare delle scelte salutari, per ricostruire la fiducia in se stesse, per essere all’altezza dei cambiamenti riconoscendo il proprio valore. Il corso è un importante strumento per comprendere il significato di rispetto reciproco e ripartire verso le stimolanti sfide della vita. Donna uguale cavallo: le donne sono programmate per natura a prendersi cura del proprio nucleo familiare, il loro branco, si sentono a loro agio in ambiente domestico e sono fisiologicamente disponibili a fare sacrifici personali per il benessere dei propri congiunti. Come la cavalla dominante, la donna è incline a cercare cibo e organizzare il ricovero per tutti i suoi cari. La guida del corso è di Marco Cavallo, life coach e trainer, il cui progetto Horse Live Coaching propone un diverso modo di svolgere le sessioni di coaching integrando strumenti come la PNL, la Mindfulness e la filosofia dell’Horsemanship 2.0, incentrata fra il rapporto consapevole fra umano e cavallo. L’evento didattico ha il supporto di Taty Angeletti e Sandra Weverling istruttrici del Centro Ippico.