Sutri è uno dei luoghi più belli e interessanti che conosca. Essendo così vicina a Roma, è spesso fuori dai sentieri battuti dai turisti, tuttavia, molti pellegrini passano a piedi tutti i giorni per questa città seguendo la via Francigena in cammino verso Roma.
Storicamente parlando, Sutri è una città molto importante, è stata l'ultima roccaforte degli Etruschi nel III secolo A.C., prima che i Romani conquistassero Veio, che portò alla fine della civiltà Etrusca e all'inizio graduale dell'Impero Romano. Sutri è stata anche uno dei primi pezzi di terra donati al Papa nel 728 D.C., evento che segnò l'inizio dello Stato Pontificio. Oltre a essere storicamente importante, è leggendariamente importante. Tra le tante leggende che conferiscono a Sutri la sua aura intrigante, pare che qui sia nato Ponzio Pilato, così come Orlando Paladino, il famoso nipote di Carlo Magno, un personaggio presente in molti poemi epici Italiani, e che eroicamente morì combattendo i Mori in Spagna suonando l’olifante.
Oggi, Sutri è una piccola città medievale aggrappata a una rocca tufacea, a poco più di mezz'ora di auto da Roma. Tracce della sua importanza storica si trovano nella necropoli etrusca, con il suo imponente anfiteatro completamente scavato nella roccia, una struttura unica nel suo genere. Questo luogo mi piace particolarmente perché sono cresciuta all'interno della sua necropoli e ho trascorso molti momenti felici giocando fra le tombe. Potrebbe sembrare piuttosto inquietante, ma Sutri è piena di pace e di solennità, è un vero e proprio santuario. Grazie all’energia e alle vibrazioni che emette, spesso mi chiedo se l'anfiteatro fosse davvero solo un antico teatro romano o se potesse essere molto più antico e forse qualcosa di completamente diverso. In ogni caso, Sutri è la ragione per cui ho studiato archeologia: sono più che certa che l'anfiteatro sia una creazione etrusca, probabilmente commissionata dai Romani, ma non eseguita da loro, poiché i Romani hanno sempre costruito tutto, non erano soliti ricavare edifici dalla roccia. Potrebbe forse essere uno dei primi esempi di anfiteatro da cui i Romani hanno in seguito preso ispirazione. Gli Etruschi erano un popolo molto avanzato e i Romani hanno imparato molto da loro. In questa splendida cornice, avvengono sono due feste bellissime tra le molte celebrate: La Festa di Santa Dolcissima, la santa patrona, che si celebra il 17 settembre, e il Presepe Vivente, ambientato nella necropoli.
Durante le celebrazioni di Santa Dolcissima, l'anfiteatro è completamente illuminato con centinaia, migliaia di fiaccole, e l'effetto è incredibile. Tutti gli abitanti della città si ritrovano al suo interno per ammirare il fantastico spettacolo pirotecnico che segue la celebrazione. Uno spettacolo mozzafiato per una piccola città di provincia. A Natale, invece, gli abitanti si prendono a cuore il presepe e almeno un centinaio di persone si vestono come al tempo di Gesù. Piena di botteghe artigiane, fabbri, e centurioni romani, l'intera necropoli è allestita come l’antica Nazareth di 2013 anni fa. Per completare lo scenario, nella grotta dove nasce Gesù bambino, si trovano anche un asinello e un bue.
E’ certamente uno spettacolo da gustare insieme a tutta la famiglia, perché Sutri non cessa mai di sorprendere. Nel corso del Corpus Domini, di solito a Maggio, tutta la città è ricoperta di petali di fiori che colorano le strade principali del centro storico. Le donne del paese passano giorni a preparare i petali. E’ uno spettacolo davvero unico. Con tali premesse, Sutri è una città ideale da visitare anche in assenza di una festa o sagra, c'è così tanto da vedere, gustare e da mangiare! Potete trovare molti deliziosi ristoranti a conduzione familiare che offrono piatti tipici della cucina locale, e se siete fortunati e vi capita di passare nella prima metà di settembre, quando si svolge La Sagra del Fagiolo (il prodotto agricolo sutrino per eccellenza) non resterete delusi. Per chi visita Roma o è di passaggio, consiglio un’escursione in questa terra magica e leggendaria.