Sinteticamente la pensa così Alberto Di Majo, responsabile del servizio politico de Il Tempo, intervistato per Wall Street International Magazine a pochi giorni dal voto in Italia, ma soprattutto a quasi un mese dall’uscita del suo ultimo saggio Casaleggio – Il Grillo parlante. In tempi non sospetti aveva già scritto “Grillo for President”, dimostrandosi uno dei più attenti conoscitori del MoVimento 5 Stelle. E anticipando, in qualche modo, il futuro che ora inizia a materializzarsi.

WSI: In poche parole, Casaleggio chi è per te?
ADM: Casaleggio è l'inventore della seconda vita di Beppe Grillo. Nei suoi spettacoli il comico genovese spaccava a martellate i computer. Poi nel 2004, dopo aver letto un suo libro, Grillo ha voluto incontrare Casaleggio. Da lì è cominciato l'impegno del blog, che in pochi anni è diventato tra i più popolari del mondo. Casaleggio è un mago del web. E' convinto che la Rete abbia una forza rivoluzionaria, destinata a cambiare le abitudini e le relazioni tra le persone. Ovviamente anche la politica. Io sono d'accordo con lui anche se a volte penso che Casaleggio scambi il futuro per il presente e minimizzi i limiti di internet. Apprezzo, comunque, il suo approccio sincero, non compromesso da motivazioni economiche: da quando c'è il MoVimento 5 Stelle, la società di Casaleggio ha diminuito clienti e profitti. Nel mondo in cui viviamo non è un aspetto di poco conto.

WSI: Esigo una risposta sincera. Hai pubblicato questo libro a febbraio, poco prima delle elezioni. Avevi previsto un boom del genere per il M5S? Lo stesso "boom" che Napolitano derideva...
ADM: Ho sempre sostenuto che gli ultimi sondaggi sottostimassero il MoVimento, lo davano al 16%. Anche se non credevo che il "non partito" arrivasse addirittura al 25,5.

WSI: Sarà Grillo a salvare l'Italia o l'Italia che dovrà salvarsi dai vari Grillo?
ADM: Credo che Grillo e gli attivisti faranno bene all'Italia. Innanzitutto costringeranno i partiti a stare più vicino ai cittadini e a dare un taglio ai loro privilegi. La "contaminazione" è evidente. Hai visto che tanti politici candidati alle prossime elezioni comunali hanno affittato camper per la campagna elettorale? Emulano Grillo. Poi, certo, tra i 109 deputati e i 54 senatori del MoVimento ci saranno inevitabilmente anche gli approfittatori e gli incompetenti ma l'idea di fondo, cioè che dopo decenni di ruberie e di antipolitica i cittadini si diano da fare direttamente, è destinata a restare.

WSI: A volte devo ammettere che i candidati del M5S sembrano la fiera dell'uomo qualunque. La tv, per onanisti da punto G, in certi casi svela degli eletti piuttosto giovani e impreparati. Possibile che non siamo un Paese normale? Voglio dire, riusciamo ad avere in Parlamento solo professionisti della politica o persone avulse totalmente da quel mondo?
ADM: Gli attivisti alle prese con la politica possono sembrare, in tv e fuori, un po' imbranati. Ma va bene così. Sono persone comuni, di quelle che incontri sull'autobus o quando vai a fare la spesa. Preferisco loro ai tanti politici che in questi anni sembravano preparati e telegenici ma hanno rovinato il Paese.

WSI: "Quando un sistema politico si sfarina, prendono il sopravvento grandi comunicatori. Prima Berlusconi, ora Grillo". Affermazione di tutto rispetto, se non fosse stata pronunciata da un certo Cirino...
ADM: Credo che Pomicino abbia ragione. Nel nostro sistema, almeno in certi casi, la comunicazione ha soppiantato la politica. Nel mio libro l'ex ministro sostiene anche che la "democrazia liquida" del MoVimento sia in realtà una "dittatura solida". Ne discutiamo parecchio.

WSI: Hai intervistato un grande della sociologia come Ferrarotti. Eppure a me il suo ultimo lavoro spaventa, anzi da quanto hai citato nel tuo libro mi sembra un volume scritto da un "folle". Siamo davvero soltanto un popolo di frenetici informatissimi idioti?
ADM: Ferrarotti parte dalla convinzione che in Italia la rappresentanza politica è diventata rappresentazione. Ecco perché i comici dettano legge. Poi contesta che le tecnologie migliorino la vita delle persone. In tanti casi, sostiene, la peggiorano. Credo che abbia delle ragioni.

WSI: Sul web corrono i parallelismi col nazismo. Andandoci con tutti i piedi di piombo del mondo, hai letto parte del discorso di Hitler del '32? Da gran conoscitore del "grillismo" cosa ne pensi?
ADM: La democrazia diretta e la guerra ai partiti tradizionali sono state sbandierate anche dal fascismo e dal nazismo, che le hanno trasformate in totalitarismo. Credo, tuttavia, che adesso l'affermazione del MoVimento 5 Stelle abbia evitato la nascita di partiti nazionalisti o neonazisti anche in Italia, come è successo in Grecia e in altri Paesi europei.

WSI: A proposito di grillismo e grillini e di importanza dei termini: berlusconismo oggi ha una connotazione negativa, grillismo no; eppure riassumono la nostra democrazia ad personam. Tutto cambia perché nulla cambi?
ADM: Al contrario. Il MoVimento 5 Stelle punta a una vera democrazia, a inserire nel sistema dei meccanismi che allarghino le decisioni ai cittadini, come i referendum senza quorum. Tuttavia nella "gestione" di Grillo e Casaleggio restano dei tratti autoritari. Ma probabilmente è inevitabile.

Per approfondimenti: Alberto di Majo, Casaleggio – Il Grillo parlante, Editori Riuniti, Roma