L’accoppiata Father John Misty-The National è senza dubbio una delle più interessanti della trentaseiesima edizione del Pistoia Blues. Mettere insieme una band di collaudatissimo impatto live, peraltro nell’unica data italiana dell’estate 2016, e una delle migliori novità in fatto di songwriting degli ultimi anni, è stata un’idea brillante, e infatti ne è uscita fuori una gran bella serata.

L’ex batterista dei Fleet Foxes, che nei primi anni Duemila aveva pubblicato una manciata di dischi con il suo nome di battesimo, ossia Josh Tillman, ha firmato due dischi con il nuovo nickname, raccogliendo ovunque critiche egregie e finendo nelle classifiche dei preferiti di quasi tutte le riviste blasonate. Anche sul palco ha dimostrato di destreggiarsi più che bene: slanciato, elegante, con barba e capelli lunghi e curatissimi, occhiali da sole e movenze sinuose di chi si impadronisce della scena in pochi istanti, ha offerto un set cominciato molto presto (le 20), concentrato in undici brani ma assolutamente convincente, carico, secco, che ha presentato il suo lavoro in una dimensione meno curata rispetto a quella degli album (in particolare il secondo), recuperando terreno in fatto di spontaneità e istinto. Insomma, un Misty più rock, che si muove, balla, si butta per terra, riuscendo a coinvolgere un pubblico non ancora numerosissimo ma evidentemente soddisfatto.

La sua musica sta all’incrocio tra folk, rock e quello che genericamente si chiama Americana, ma allo stesso tempo ha il dono dell’immediatezza che può convincere anche in un concerto di un’ora in apertura della band più attesa. Inutile dire infatti che buona parte del pubblico era in piazza Duomo per i National e il loro cantante Matt Berninger, che ha restituito come segno di gratitudine l’abituale camminata in mezzo alla folla, stavolta subito prima dell’ultimo bis, salendo sulla tribuna laterale dalla quale ha intonato una Terrible love carica di esplosivo, per poi di lasciare la scena al pubblico, che come da tradizione ha cantato da solo Vanderlyle crybaby geeks, la chiusura ufficiale di ogni serata. Prima di questo, una scaletta lunga ventiquattro canzoni, generosa, che ha spaziato fra i dischi pubblicati dalla band newyorkese e ha anche presentato quattro inediti.

Uno dei momenti clou è stato il flash mob organizzato da un gruppetto di fan particolarmente affezionate, che hanno distribuito braccialetti rosa fluorescenti da agitare durante l’esecuzione di Pink rabbits. I brani che hanno sciolto il cuore del pubblico, o quelli che l’hanno scosso con una scarica di elettricità, sono stati comunque molti: da I should live in salt all’inizio, a The day I die, passando per Squalor Victoria, Slow show, Graceless” e England, e la lista sarebbe molto lunga. Quattro gli encore dopo che il gruppo è uscito per pochi minuti, tra cui va citata, oltre alle due già riportate sopra, l’immancabile Mr November.

I National hanno confermato quello che si era visto un paio d’anni fa a Lucca, cioè che dal vivo funzionano alla grande, giocando alla perfezione sull’equilibrio offerto dalla loro doppia dimensione: romantici con le ballate, ma anche rabbiosamente fracassoni quando la batteria, le chitarre e gli scatti energici del frontman (sottolineati da un ottimo set di luci) infiammano la piazza.

Setlist Father John Misty
1) Hollywood forever cemetery sings
2) When you're smiling and astride me
3) Only son of the ladiesman
4) Nothing good ever happens at the goddamn thirsty crow
5) Chateau Lobby #4 (in C for two virgins)
6) Bored in the USA
7) Holy shit
8) True affection
9) I'm writing a novel
10) I love you, honeybear
11) Ideal husband

Setlist The National
1) Dont swallow the cap
2) I should live in salt
3) Sea of love
4) Bloodbuzz Ohio
5) Sometimes i dont think (new song)
6) The day I die
7) Hard to find
8) Peggy-o (Grateful Dead cover)
9) Afraid of everyone
10) Squalor Victoria
11) I need my girl
12) This is the last time
13) Find a way
14) The lights (new song)
15) Slow show
16) Pink rabbits
17) England
18) Graceless
19) Fake empire
20) About today

Encore
21) I'm gonna keep you (new song)
22) Mr November
23) Terrible love
24) Vanderlyle crybaby geeks