La sesta tappa da Benevento a Roccaraso era la tappa con il primo arrivo in salita che doveva dare segnali importanti riguardo i pretendenti al Giro, e così è stato. Certo siamo solo alla prima settimana della corsa rosa, le tappe decisive le incontreremo più avanti, tuttavia dopo la tappa odierna quei segnali sono arrivati. Il primo arrivo in salita dunque porta subito uno scossone importante in classifica: il belga Tim Wellens compie un numero stupendo e va a conquistare una bellissima vittoria di tappa, ma la battaglia si scatena dietro di lui negli ultimi 3000 metri.
Condizioni del tutto inclementi prima della partenza con pioggia a catinelle, la stessa pioggia che accompagnerà i corridori anche sul primo GPM di seconda categoria di Bocca della Selva a 1393 metri dove transitano per primi i tre fuggitivi di giornata: il bresciano Alessandro Bisolti (Nippo-Vini Fantini), l’albanese Eugert Zhupa (Wilier-Southeast) e il russo Alexandr Kolobnev (Katusha).
Le condizioni meteorologiche proibitive accompagnano gli atleti per buona parte della discesa con pioggia intensa e vento che creano non pochi disagi ai corridori che subiscono un repentino cambio di temperatura scendendo. A 80 Km dall'arrivo, Kolobnev non riesce a tenere il passo e si rialza, mentre Zhupa e Bisolti vengono ripresi dal lussemburghese Laurent Didier (Trek-Segafredo), dall'olandese Pim Ligthart e dal belga Tim Wellens della Lotto-Soudal che vanno a formare il quintetto di fuggitivi che riesce a guadagnare fino a nove minuti sul gruppo.
La situazione resta tranquilla fino all'imbocco della rampa che porta a Roccaraso, una salita di 17 Km con pendenza al 5% non particolarmente dura, ma che date le condizioni di gara avrebbe potuto portare sorprese come poi è effettivamente accaduto. Quando mancano 15 Km all'arrivo è Tim Wellens che sorprende i compagni di fuga staccandoli con un'accelerazione perentoria, mentre nel gruppo il primo a muoversi è il danese Jacob Fuglsang dell'Astana compagno di Nibali a lanciare l'attacco con il bielorusso Siutsou (Dimension Data) pronto a saltare sulla sua ruota.
A 4 Km dal traguardo, Vincenzo Nibali tenta l'affondo cercando di staccare i diretti avversari della generale guadagnando qualche decina di metri, il Team sky di Mikel Landa cerca di ricucire lo strappo, ma a questo punto arriva la zampata letale della maglia rosa Dumoulin che tramortisce i rivali con una ripartenza a velocità spaventosa che non ammette repliche. L'olandese seguito dal russo Ilnur Zakarin (Team Katusha) e da Domenico Pozzovivo (AG2R) va a riprendere il duo composto da Fuglsang e da Siutsou e andando successivamente a tagliare il traguardo in quarta posizione guadagnando altri secondi preziosissimi su Nibali, Landa e agli altri uomini di classifica allungando il proprio margine nella generale. Riescono a tenere il passo Rigoberto Uran (Team Cannondale) e Rapha Majka (Tinkoff-Saxo), a 11’’ dalla maglia rosa, Valverde chiude decimo a 14’’ mentre Nibali arriva più indietro, insieme a Landa. Il siciliano perde 21’’ da Dumoulin e 7’’ da Valverde. Dopo la 6a tappa, anche la classifica generale comincia a prendere una fisionomia definita.
La 7a tappa da Sulmona-Foligno di 211 km con un GPM di 2ª categoria, e uno di 4a, tornerà invece ad essere favorevole ai velocisti con un arrivo totalmente pianeggiante dopo la discesa.
Ordine di arrivo
- Tim Wellens (Lotto-Soudal)
- Fuglsang (Team Astana) a 1'19''
- Zakarin (Team Katusha)
- Dumoulin (Giant Alpecin) a 1'22"
- Siutsou (Dimension Data) a 1'24"
- Pozzovivo (AG2R)
- Chaves (Orica Green Edge) a 1'29”
- Uran (Team Cannondale) a 1'33"
- Majka (Tinkoff-Saxo)
- Valverde (Movistar) a 1'36"
Classifica generale
- Tom Dumoulin (Giant Alpecin)
- Jacob Fuglsang (Team Astana) 26”
- Ilnur Zakarin (Team Katusha) 28”
- Bob Jungels (Etixx-Quick Step) 35”
- Steven Kruijwijk (LottoNL) 38”
- Alejandro Valverde (Movistar) 41”
- Diego Ulissi (Lampre Merida)
- Johan Chavez (Orica Green Edge) 44”
- Vincenzo Nibali (Team Astana) 47”
- Kanstantsin Siutsou (D.Data) 49”