I neocampioni d'Italia, ora orfani del loro allenatore Luciano Spalletti, arrancano in campionato, lasciando dello strepitoso cammino dell'anno precedente solo un lontano ricordo.
72' minuto, Victor Osimhen calcia largo dal dischetto ed è 0-0 al Dall'Ara tra Bologna e Napoli. Ennesimo passo falso per la formazione azzurra in questo campionato. Terza partita di fila senza vittoria per il Napoli in serie A: non succedeva dall'aprile 2022.
15 giugno 2023 Rudi Garcia è il nuovo allenatore del Napoli. Dopo mesi di ricerche e trattative, Aurelio de Laurentiis elegge l'ex tecnico francese di Roma e Marsiglia quale erede di Spalletti. Con il suo arrivo, il tecnico porta con sé un bagaglio di nuove idee, nuovi allenamenti e un nuovo metodo di intendere il gioco.
Come unico punto di aggancio tra il vecchio ed il nuovo Napoli resta solo il modulo, il 4-3-3. Modulo di gioco, indicato come requisito indispensabile nel profilo del futuro allenatore dei campioni d'Italia. Nei piani del club per il post Spalletti, c'era l'idea di trovare un tecnico quanto più vicino al modo di intendere il calcio dell'ex allenatore azzurro, così da mantenere una linea di continuità con quanto sin qui espresso in campo dai partenopei.
Con l'addio del tecnico toscano, la lista degli esuberi in casa Napoli non finisce qui. Nel corso del mercato estivo, si susseguono le partenze prima di Hirving Lozano e poi quella più indigesta al popolo napoletano, di Kim Min Jae, autentico pilastro della cavalcata scudetto. Per sostituirli, fanno il loro ingresso in maglia azzurra tre nuovi innesti: dall'Eintracht di Francoforte arriva il danese Lindstrom, duttile esterno di centrocampo. Per garantire poi maggiore qualità al centrocampo partenopeo, viene preso dal Reims, il giovane Jean Cajuste, calciatore talentuoso e dalle ottime prospettive di crescita.
Come però ampiamente pronosticato, il vero fulcro del mercato del Napoli gira intorno alla difesa. Con la partenza del coreano, il reparto difensivo azzurro, orfano ormai del suo migliore interprete, necessita ora di un nuovo centrale, che sia dotato di ottime qualità tecniche e da un fisico imponente. Al termine di un mercato estivo tutt'altro che emozionante, la scelta della dirigenza del club ricade sul giovane centrale del Bragantino, Natan.
A mio modo di vedere un tentativo nostalgico, volto a emulare quanto già fatto ad occhi bendati con l'acquisto dello stesso Kim. Il giovane brasiliano si presenta agli occhi del mondo come un difensore dalle spiccate doti fisiche, ma dal curriculum fin troppo acerbo, per poter ora subentrare nelle fila di una squadra campione in carica volenterosa di ripetersi.
Con lo spirare del calciomercato e con l'inizio della nuova stagione alle porte, il Napoli sarà in grado di riconfermarsi agli stessi livelli della stagione scorsa?
Domenica 20 agosto 2023 inizia ufficialmente il campionato di serie A 2023/2024. Una grande vittoria all'esordio e un'ottima prestazione in casa contro uno scoppiettante Sassuolo, inaugurano la nuova avventura tutta azzurra di monsieur Rudi Garcia. Forse ancora troppo presto perché il tocco dell'allenatore transalpino attecchisca, ma grazie alle basi consolidate del biennio spallettiano, i partenopei continuano nel loro cammino come il campionato non si fosse mai interrotto, ed infittiscono così le trame di quella che sembrerebbe essere un'altra stagione di altissimo livello.
Ma quello che fin ad ora era sembrato un ingranaggio perfetto, alla fine si inceppa pericolosamente. Al primo big match della stagione, i partenopei falliscono l'appuntamento con la vittoria. È 2-1 Lazio al termine dei 90 minuti al Maradona. Partita quella degli azzurri, connotata da una prestazione ricca di errori individuali, e da uno spiccato spirito offensivo, che apre spesso alle ripartenze avversarie, rivelatesi poi sanguinose per gli azzurri.
Dopo il passo falso del Diego Armando Maradona, le cose non vanno meglio. Nei due incontri successivi, gli azzurri continuano ad arrancare, guadagnando solo due punti lontano dallo stadio di casa. Il Napoli, che la stagione scorsa tanto aveva incantato, per il suo gioco sfavillante, sembra ora solo un lontano ricordo.
Al termine della quinta giornata di serie A il computo totale è di solo 8 punti, mai così male dall'inizio della stagione 2015/16. Ciò che più preoccupa i molti però, non sono tanto i risultati agguantati sul campo, quanto le prestazioni sfoderate dagli azzurri sin qui. Un calcio monotono e contraddistinto da un rendimento di medio basso livello. Un gioco statico, mai palla a terra, che trova la sua massima espressione nel tentativo, ossessivo di innescare il potenziale offensivo della squadra, tramite un lancio lungo, quasi mai efficace.
Fantasia chiusa nel cassetto e pragmatismo, queste le caratteristiche del Napoli di Rudi Garcia. Moduli e tattiche, indigeste anche allo stesso organico della squadra che, eccezion fatta per i Politano e Raspadori, oggi più che mai ritrovati, non riesce ad immedesimarcisi.
Tra sostituzioni azzardate, e minutaggio centellinato, è di pochi giorni fa il "caso Osimhen": situazione che ha visto come protagonista la stella della città partenopea. Il giocatore poco avvezzo alle tattiche del nuovo tecnico, furibondo all'esito di un cambio tutt'altro che centrato, si è lasciato andare a isterismi plateali, poco eleganti, in direzione dell'allenatore. Lo stesso giocatore poi al termine di un match tutt'altro che entusiasmante contro il Bologna, persino deriso dai social dello stesso club. Situazione molto delicata quella in cui si vedrà barcamenarsi il tecnico transalpino, ma che nelle ultime giornate sembra avere un disgelo.
Dopo gli ultimi successi in patria, ottenuti rispettivamente contro Udinese e Lecce, il Napoli si rilancia in campionato. Successi frutto di un summit organizzato tra giocatori ed allenatore per decidere dell’esito della stagione. Un incontro di breve durata, ma dalla grande sostanza. Messi da parte gli attriti e l'orgoglio si riparte da dove si era lasciato. La stagione del Napoli ricomincia dal gioco di Spalletti. "Uomini forti, destini forti" questo l'aforisma dell'ex tecnico Spalletti. Una squadra composta da uomini prima di giocatori, che nelle difficoltà sa farsi forza nel gruppo.
Il Napoli ora riparte dalle sue certezze, sia in termini di gioco che di squadra: con il caso Osimhen ormai alle spalle ed un K’varatskhelia in rinascita, i partenopei ritrovano il loro attacco delle meraviglie. Si riparte da qui, si riparte dalle proprie certezze, e da un nuovo collettivo, che fa del dialogo e del confronto il suo punto di forza. Gli azzurri sono attesi da una stagione ricca di impegni e da uno scudetto da riconfermare. Che sia questo delle ultime uscite il vero Napoli di Rudi Garcia, ma soprattutto saprà questa squadra dare conferma alla grande stagione della scorsa annata?