Reduci dal successo della mostra milanese Materiae, scopriamo insieme tre artiste poliedriche e innovative che si fanno notare per il loro artigianato contemporaneo tra arte e design.
La vena poetica del design
Gli archetipi dell’antica tradizione tessile femminile diventano punti di partenza per oggetti decorativi e complementi d’arredo della designer romana Barbara Abaterusso. Parlano un linguaggio femminile e antico le creazioni di design di Barbara Abaterusso, eppure contemporanee nella pulizia delle linee, negli accostamenti cromatici e nell’abbinamento dei materiali utilizzati. Complementi d’arredo e oggetti di decorazione al limite del sottile confine tra arte e artigianato dove il pizzo è l’originale punto di partenza. Mantenendo intatta tutta la sua poetica decorativa e la leggerezza, il pizzo assume però la consistenza del metallo rivelando un’anima sorprendentemente contemporanea. Antico e contemporaneo, leggero e pesante, morbido e duro: ogni pezzo è una continua contrapposizione tra “anime” solo apparentemente contrapposte. Il codice decorativo di Barbara Abaterusso si esprime attraverso alcuni pezzi iconici della sua produzione: una consolle in ferro arrugginito con pizzo in fusione di bronzo, un abat-jour di pizzo in fusione di bronzo che proietta giochi di ombre e luci sulla parete retrostante, un grande paravento decorativo realizzato in ferro e decorato con la tecnica della corrosione, tre sgabelli in bronzo che ricreano un tronco d’albero. Oggetti apparentemente slegati ma uniti da un sottile filo di pizzo, punto di partenza della ricerca progettuale e artistica della designer romana di origine salentina che riporta in auge antiche tradizioni di una certa Italia del Sud con un’azione di recupero di un patrimonio di conoscenza, esperienza e artigianalità che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto. Elaborate tecniche di lavorazione e fusione, affinate dopo anni di ricerca e sperimentazione, consentono oggi la produzione di pezzi unici o in tiratura limitata di complementi d’arredo e oggetti di decorazione realizzata su misura e su richiesta del committente. “I miei collezionisti sanno che da me non riceveranno un pezzo d’arredo omologato – spiega la designer - ma delle risposte concrete al loro bisogno di bellezza e armonia, perché sono questi i valori che sottendono a tutto il mio lavoro. Una bellezza autentica e unica, spesso anche sofferta perché nata dalla difficoltà di conciliare elementi opposti. Rifuggire dal banale, dall’ovvio e dallo stereotipo è diventato il mio mantra. La mia passione è approfondire la conoscenza dei materiali a tal punto da sfidare le leggi della natura e, nell’accostarli insieme, raggiungere un risultato unico e prezioso”.
Incantesimi di luce
Si ispirano alla natura le sculture luminose realizzate dall’artista tedesca Christiane Held, espressioni di alto artigianato che coniugano l’essenzialità del design a un messaggio artistico di armonia e serenità. Sono foglie, fiori e alberi irreali e fuori scala le sculture di stucco realizzate con una tecnica esclusiva e brevettata da Christiane Held, artista tedesca formatasi in Italia, in cui il nitore dello stucco dialoga con la ricchezza dell’oro e con la purezza del cristallo di rocca. Un materiale povero come lo stucco è esaltato dall’accostamento con materiali nobili quali la foglia d'oro, simbolo di forza divina, che rimanda al calore del sole, ed è usata come fondo riflettente la luce e ancora, con i cristalli di rocca, simbolo di purezza, integrati nelle sculture che con la luce rinforzano le loro qualità purificanti. Un linguaggio dal tratto delicato ma deciso quello usato dall’artista per trasmettere il senso della sua ricerca personale e il suo messaggio di armonia e dialogo tra uomo, natura e divino. La fonte luminosa nascosta sul retro delle sculture disegna sorprendenti giochi di luce e ombra sulle pareti creando un’atmosfera rarefatta di sofisticata bellezza. “Io intendo le mie creazioni come 'gioielli di luce' che portano gioia e serenità nella nostra vita tenendoci in connessione con la magia della natura e mettendoci in comunicazione con la nostra parte più spirituale” afferma Christiane Held.
Il lato brillante del design
Mobili d’artista: non si possono definire altrimenti i due contenitori firmati da Livia Romilde Vaccaro e presentati in occasione della mostra Materiae in cui la creatività artistica nasconde la vera identità dei materiali usati quali alluminio e resina. Fanno parte della collezione Shine Up i due mobili d’arte denominati Contenitore Madonne e Contenitore Corone, rispettivamente su fondo oro e fondo argento con sovrapposizione di immagini, piccoli oggetti e materiali vari come perle, pietre e strass. La finitura in resina lucida conferisce un aspetto di vetro trasparente all’intera superficie di alluminio. Sperimentare è il verbo dell’eclettica artista milanese che applica la sua creatività artistica e abilità manuale non solo a quadri e pannelli decorativi ma anche a mobili e complementi d’arredo a tiratura limitata o come pezzi unici made to order, espressamente realizzati per committenze private, pubbliche e aziendali.
Barbara Abaterusso
Architetto e designer, salentina d’origine ma romana d’adozione, Barbara Abaterusso elabora un suo personalissimo codice decorativo non solo estetico ma anche di comunicazione in cui l’antica arte tessile del pizzo ritorna a parlare attraverso una rivisitazione contemporanea ottenuta con tecniche e materiali sorprendenti che si traduce in oggetti di decorazione. Prendono così vita elementi d’arredo particolari, pezzi unici o in pochi esemplari che mantengono intatta la poetica decorativa e la leggerezza del pizzo e del merletto pur assumendo la consistenza del metallo. Dopo anni di ricerca su materiali e lavorazioni, la designer romana è approdata infatti alla messa a punto di sofisticate tecniche di lavorazione dei metalli (ferro e bronzo) che hanno permesso la progettazione e realizzazione di complementi d’arredo come tavoli, mensole, sedute, lampade e lampadari. "La mia educazione è il frutto di due culture diverse, una dell’Italia del Sud e l’altra Mitteleuropea, che da tutta la vita cerco di conciliare come donna e come designer. Lo testimonia il mio percorso che, partendo dalle tecniche decorative tradizionali, si è gradualmente spostato verso una ricerca sempre più approfondita sui materiali, sperimentando accostamenti audaci e azzardati tra elementi solo in apparenza incompatibili ma che, attraverso misteriose reazioni alchemiche, danno vita a sorprendenti risultati di armonia estetica e concettuale” racconta di sé Barbara Abaterusso. In lei è ancora vivo il ricordo delle donne della sua famiglia che usavano riunirsi con amiche e vicine di casa per dedicarsi al ricamo, all'uncinetto, al cucito. Lavori spesso eseguiti per eventi familiari come matrimoni e nascite, o semplicemente per rendere più bella la propria casa, o fare un regalo con il proprio tempo e le proprie mani. La memoria di questi meravigliosi e assolati pomeriggi dell’infanzia è rintracciabile oggi nel suo lavoro di progettista d’interni e complementi d’arredo. Non a caso il nuovo atelier di via Monserrato, nel cuore di Roma, è un luogo della reminescenza, tanto è forte il richiamo tra lo stile architettonico con volte e colonne di granito molto vicino a quello dei palazzi del Salento, terra d’origine, e le opere esposte, che riprendono i temi del pizzo e del cucito, riconducibile all’universo femminile.
Christiane Held
Nasce e vive ad Augusta (Germania), città fondata dai Romani sulle sponde del fiume Lech, ricca di testimonianze storiche di varie epoche. Dopo la maturità artistica, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Successivamente il richiamo dell’arte medievale e rinascimentale la porta in Toscana per approfondire la conoscenza dell’affresco e delle diverse tecniche murarie dello strappo e dell’encausto. Dalle prime sperimentazioni con la pittura ad olio, passa quindi a lavorare con pitture a secco fino ad approdare allo stucco, un materiale che trova ideale per interpretare il suo particolare codice estetico. La sua arte parla un linguaggio intimo e delicato che invita al silenzio e alla meditazione in un continuo dialogo introspettivo che, attraverso l’intermediazione della natura, tende ad una dimensione spirituale.
Livia Romilde Vaccaro
Livia Romilde Vaccaro, milanese di nascita, incomincia a dipingere circa 25 anni fa. Negli anni ’80 apre, nel cuore di Milano, un atelier creativo che divide con altri tre pittori d’arte contemporanea che dipingono su tela. Livia sperimenta altri supporti e altri materiali, dal lino ai materiali sintetici, dai pannelli di legno al muro direttamente. Nel 1993 collabora con lo stilista Nicola Trussardi per realizzare diversi scenari con soggetti musicali per la serata di inaugurazione della stagione del Teatro alla Scala di Milano. La sua passione per la pittura soprattutto su legno la spinge a continue sperimentazioni ed è in questo modo che approda all’elaborazione di una tecnica personale creando la collezione d’arredo artistico Shine Up. Recente la prestigiosa collaborazione con l’azienda San Pellegrino per la quale ha realizzato complementi d’arredo utilizzando immagini di storiche campagne pubblicitarie.