Aegis, lo scudo del re degli dei, dà nome al rivoluzionario tessuto per l'edilizia che salva vite umane durante i terremoti.
E' un componente edilizio che si applica su pareti, tetti, e ogni altro elemento non strutturale, da una parte sola o su tutt' e due, e permette il contenimento di tutto ciò che va in frantumi, impedendo che si trasformi, durante il terremoto, in un oggetto contundente.
Pur non essendo l'unica terra sismica al mondo, l'Italia possiede un patrimonio storico di edifici, quello sì unico al mondo. E mentre i giapponesi, che vivono in terra sismica, hanno sempre scelto in edilizia materiali leggerissimi, quali legno e carta, in grado di ammortizzare l'effetto crollo a seguito di un terremoto, noi non possiamo ispirarci a loro, non solo perché i nostri numerosissimi centri storici già costruiti sono di pietra, ma anche perché la nostra cultura è da secoli ormai impostata sull'idea che il costruito deve durare (cosa che è avvenuta per millenni, salvo discontinuità catastrofiche ma così distanziate da non mutare i metodi costruttivi).
Qualche feroce critico potrebbe dire che l'edilizia è restia alle nuove tecnologie, che richiedono cambiamenti nelle lavorazioni e dunque nella strumentazione. Ma la sismicità della penisola italiana è oggi drammaticamente presente, grazie ai mezzi di comunicazione che informano in tempo reale, tanto da suggerire illusoriamente che la frequenza dei sismi sia in aumento rispetto al passato. Invece la penisola italiana, come tutto il bacino del Mediterraneo, ha le aree sismiche in corrispondenza degli equilibri dinamici tra la zolla Africana e quella Eurasiatica. E' nelle zone di interazione fra le due zolle che si produce una notevole attività sismica. Se si escludono alcune zone delle Alpi Centrali e della Pianura Padana, parte della costa toscana, il Salento e la Sardegna, tutto il territorio nazionale è interessato da effetti almeno del VI grado della scala Mercalli. Se non possiamo evitare i terremoti, possiamo però fare in modo che la nostra vulnerabilità ad essi diminuisca attuando delle misure preventive.
Ecco che Aegis è una vera e propria strategia costruttiva, basata su un tessuto che non si oppone alla rottura, ma esercita il contenimento delle parti frazionate e non richiede apparecchiature sofisticate per essere posto in opera. Ideato e prodotto a Prato dal Gruppo Lenzi, leader nel settore dei tessuti non convenzionali, è una rete con ordito e trama, rispettivamente, di poliestere HT e di acciaio, di alta resistenza unita a grande elasticità (il tessuto si allunga fino al 26% della dimensione originaria). E' prodotta in due versioni; la più stretta necessita di incollaggio ed esercita un contenimento superiore alla più larga, che però è direttamente applicabile all'interno dell'intonaco e sostiene fino a 10-15 kN/m. La caratteristica che Aegis possiede, di poter essere fissato alla stuttura portante per rafforzare il già costruito, ne costituisce un ulteriore motivo di grande interesse.
Però, di pari passo con l'approfondimento delle prestazioni e del miglior utilizzo che il Gruppo porta avanti, deve parallelamente svilupparsi in Italia una cultura della prevenzione in edilizia da parte dei proprietari di immobili, o di coloro che li acquistano, tanto più che la legislazione vigente coinvolge nelle responsabilità civili lo stesso proprietario. Trovare soluzioni che, per un prezzo contenuto, aumentino il livello di sicurezza di un immobile non è quindi solo un'operazione “sostenibile” e auspicabile, ma sempre più qualcosa di obbligatorio.
La sensibilità e le capacità che animano i ricercatori del distretto tessile pratese li porta a investire nella ricerca anche in questi tempi di crisi, per salvare vite umane e preservare i centri storici a rischio in Italia, che sono un patrimonio del mondo intero. A questo punto si deve solo auspicare una maggior incisività a livello legislativo nazionale nel guidare i programmi di rafforzamento di edifici lesionati o nella costruzione di nuovi, con la trasformazione in leggi prescrittive di vaghi consigli del tipo “le pareti di tamponamento e divisorie in edilizia non possono più ribaltare fuori piano...” durante un terremoto, come è scritto nella circolare 817/2009, esplicativa del D.M.14.01.2008 par.7.3.6.3.
Aegis, frutto di anni di ricerche e di numerosi test superati è, rispetto ai tessuti barriera di protezione antisismica attualmente disponibili, fibra di vetro o polipropilene, da 5 a 20 volte più resistente ed elastico.Se si considera l'alta resistenza unita ad altissima elasticità, il costo contenuto e la semplicità di applicazione, ha prestazioni rivoluzionarie. Se fosse reso obbligatorio in edilizia, oltretutto, sarebbe di ostacolo, visti i costi, alla corsa al ribasso cui sono costrette le ditte, spesso a scapito della sicurezza, per aggiudicarsi un appalto. E non darebbe mano libera al cinismo di certi costruttori che evitano di costruire in prevenzione per aumentare il loro futuro profitto, anche se a scapito di vite umane.