Si può avere un grande incendio nella propria anima, eppure nessuno è mai venuto a scaldarsi. I passanti vedono solo un filo di fumo dal camino e continuano sulla loro strada.
(Vincent Van Gogh)
Questa frase di Vincent Van Gogh è estremamente suggestiva: in questa epoca spesso vediamo tanti fili di fumo e tiriamo velocemente avanti, con lo sguardo e l’attenzione impegnata a guardare smartphone o tablet per rispondere o inviare notizie che, fino a pochi anni fa, avremmo trascurato.
Abbiamo costantemente l’attenzione focalizzata su qualcosa, mentre stiamo facendo qualcos’altro. Al punto che si considera normale fare più di una cosa insieme. Vi sarà capitato di essere urtati involontariamente da un passante che sta leggendo un sms? Tengo corsi per consigliare e sostenere le persone nella gestione ottimale dello spazio e del tempo basandomi, anziché sulla teoria, sui risultati pratici raggiunti da me stessa, dai miei allievi o clienti o da aziende che hanno conseguito l’eccellenza nel loro campo.
Decidere a cosa dedicare il proprio tempo sembra diventato un lusso che nessuno può più permettersi, con il risultato che le persone vivono costantemente in uno stato d’ansia, di autosvalutazione e di frustrazione che si riverbera sullo stato di salute e sul senso di soddisfazione personale. Mi rendo conto che si sta smarrendo il contatto con se stessi e la capacità di fare scelte, soprattutto quelle giuste, che abbiano un respiro di lungimiranza che vada oltre gli stretti confini del momento.
Un generale francese ha detto: “Abbiamo fretta? Andiamo lentamente!”. Un aforisma che indica un percorso e mi porta a dire che, soltanto quando rallentiamo, possiamo decodificare "quel filo di fumo" che vediamo uscire dal comignolo di cui parla Van Gogh.
Esiste l’eventualità che un pizzico di lentezza ci permetta di avere uno “spazio personale” per osservare quello che scorre intorno e dentro di noi?
L’elemento fuoco è un grande alleato per raggiungere serenità e chiarezza interiore. Non è certo un caso che il termine "focalizzarsi" indichi sia il far convergere in un determinato punto un fascio di luce (o un fascio di elettroni ) sia il mettere bene in chiaro e precisare i termini di un problema, come se stessimo mettendo a fuoco un’immagine.
Ripercorrere antichi rituali, come il firewalking, apre una finestra su una possibilità stimolante quanto affascinante. E’ possibile, attraverso il profondo contatto con questo elemento naturale, trovare quella chiarezza e avere, con indubitabile certezza, i responsi che, nel frastuono quotidiano, non riusciamo a sentire? A volte cerchiamo, cerchiamo, cerchiamo… tanti tipi di risposte alle mille domande che ci frullano in testa. Fino a quando, un giorno, camminando per una strada di campagna, scopriamo che quel filo di fumo dal comignolo indica qualcos’altro.
Forse è una grande anima che sta tentando di esprimere il fuoco che ha dentro. E, come per magia, potresti scoprire che quella candela bianca, che hai acceso per lungo tempo ogni mattina, ha in serbo per te la risposta giusta e, d’incanto, l’obiettivo che ti eri prefissato è alla tua portata.
E girato l’angolo, nella tua strada di ogni giorno, ti si svela una straordinaria verità: quel risultato che volevi così tanto ora è diventato tuo.