Per chi di voi è ossessionato dalla pasticceria, l’Alsazia è una terra da incontrare e conoscere: cioccolaterie, boulangeries e pasticcerie si susseguono di angolo in angolo. Da Colmar a Obernai, da Strasburgo a Saverne.
Questa regione francese non è solo una terra vocata da centinaia di anni alla viticoltura, ma anche un grande bacino gastronomico, dove la cucina investe un ruolo di riferimento per la maggior parte delle famiglie. La domenica è per eccellenza la giornata in cui la gente d’Alsazia ama ritrovarsi in pasticceria a prendere un caffè e addolcirsi con una viennoiserie o una tarte aux pommes o un éclaire al cioccolato, spesso strabordante di crema, giammai parca di burro.
Quindi, nei giorni festivi, quando tutti i negozi sono chiusi, anche per i forestieri è molto semplice ritemprarsi in questi luoghi di delizia. E in inverno sarà ancora più bello. I vetri si appannano, dentro c’è un caldo che ha il sapore di burro e cannella – spezia molto utilizzata nelle preparazioni dolciarie – e fuori il freddo umido che si può insinuare fino alle ossa.
Se approdate in Alsazia per la prima volta, è doveroso assaggiare il kougelhopf, che si affaccia a ogni vetrina di boulangerie o sulle bancarelle dei panettieri artigianali dei mercati della regione. Un dolce a pasta lievitata che in prima linea, fiero, rappresenta la pasticceria alsaziana. A partire dalla sua particolare forma, che ricorda quella del turbante dei Re Magi, che la leggenda vuole siano stati i primi a confezionare: ha un foro al centro e tutt’intorno delle dolci scanalature che invogliano alla condivisione. Sull’origine di questo dolce si possono spendere molte parole, ma non si sa nulla con certezza, a parte il fatto che già nel XVII secolo fosse già conosciuto e preparato. Il nome potrebbe derivare da Gugekhut, facendo riferimento al cappello dei parlamentari di Strasburgo o ancora da “kugel” che significa bolla e rimanda all’impasto lievitato.
Per rendere una vaga idea, la sua consistenza burrosa e ben lievitata, assomiglia a quella del panettone nostrano, ma paragonarli sarebbe come comparare il croissant francese al cornetto italiano. Uso, costume, ma soprattutto… gusto differente!
Questo dolce si mangia dal lunedì alla domenica, per il petit-déjeuneur, ma anche come aperitivo, nella sua versione salata, o come dessert. Con il kougelhopf è amore o repulsione, anche per gli stessi alsaziani. C’è chi lo consumerebbe sempre, mentre c’è chi lo considera troppo secco e eccessivamente asciutto. Personalmente resto dell’idea che, come tutti i dolci, quando è fatto bene, è deliziosamente unico. Spugnoso, ma fragrante all’esterno. Con un impasto non troppo dolce, condito con mandorle intere e ingentilito dall’uvetta e da una spolverata parca – si spera – di zucchero a velo. Da mangiare in un salotto da the, o camminando sul marciapiede.
Ecco dove gustare un ottimo kougelhopf…
Pasticceria Scaditzki, 3, rue de Strasbourg, Molsheim
Pasticceria Keller, 33 rue du Maréchal Foch, Mutzig
Pasticceria Adrian Christophe, 82 rue du Gènèral Gouraud, Obernai
Pasticceria Christian, 10 rue Merciére, Strasbourg
Cioccolateria Thierry Mulhaupt, 6 Place de l’E’cole, Colmar
Pasticceria Gilg, 11 grand-rue, Munster
Pasticceria Haushalter, 66 – 68 grand rue, Saverne