Potreste quasi restare indifferenti vedendo il marmo bianco che forma il banco, ritmicamente spezzato dai montanti che sorreggono la piccola volta di quello che viene visto come un’oasi nelle torride estati siciliane, il chiosco. Sono sicuro che cambiereste idea se sapeste cosa riservano questa fresche perle, poste tra i duri gusci di pietra lavica che formano la città di Catania.
Indescrivibili sono i colori che compongo le pareti interne di questi mini-locali che costellano per lo più il centro cittadino. Dai più riconosciuti e famosi di Piazza Vittorio Emanuele III detta “Piazza Umberto”, fino ai più nascosti nelle vie del centro e della città “vecchia”. Il bancone, rigorosamente in marmo che circonda tutto il “chiosco” sembra sempre in movimento, quasi fluttuante sotto le mani svelte del “chioscaro” e passatemi il termine! Di giorno come di notte e, ancor più in quelle afose serate catanesi, il turbinio di clienti non si ferma mai e bicchieri multicolore si susseguono frettolosamente.
Da piccolo non posso dimenticare quanto adoravo sporgermi da quel bancone che allora era così alto e affascinarmi nel veder spremere il succo di quei limoni cosi lucenti in quei bicchieri che sembravano ribollire mentre gli aromi degli sciroppi si diffondevano nell’aria. Dal nero del chinotto e del tamarindo, al giallo e all’arancione di limone e mandarino, passando per il verde, il bianco e mille altre sfumature. Innumerevoli sciroppi vengono miscelati in dosi sempre diverse da un chiosco a un altro così che la stessa “ricetta” sia sempre diversa finché non si trova quella che più ci conquista, da chi adora i gusti più dolci a chi quelli più amari e acidi. Sarebbero però solo melasse calde e poco appetibili se non fossero mescolate con il “seltz”, frizzante e fresco questo è l’unico ingrediente che viene usato per gasare e miscelare gli sciroppi e direi anche “diffidate delle imitazioni”.
Da chi vuole poi “il doppio limone”, a chi preferisce un pizzico di sale, il dolce e il salato si mescolano perfettamente, anche se non sempre la miscela è corretta e, non tutti i palati possono apprezzare lo sciroppo di limone addizionato con altri due limoni freschi. Questi vengono presi da un generoso secchio forato dal quale si possono vedere quei colori gialli e verdognoli tipici di questo agrume così importante per questa terra. Vengono presi e uno a uno tagliati sul bancone di quel bianco e grigiolino delle venature del marmo. Il seltz e una generosa cucchiaiata di sale per concludere. Chi potrebbe, se non un siciliano, apprezzare un gusto forte come questo?
Tuttavia i numerosi turisti che affollano la città figlia dell’Etna, sembrano apprezzare i sapori unici che si sprigionano da questi piccoli “fari” di dolce e frizzante freschezza che offrono riparo con i lunghi tendoni che si diramano dai piccoli tetti. Che sia estate o inverno, potrete assaporare i gusti sempre forti che scolpiscono il palato dell’isola nei sapori degli agrumi e dello zucchero, così come nel sale e ovviamente come ogni luogo che si rispetti in Sicilia, se lo chiederete vi serviranno quel caffè che non può mancare mai per noi italiani, e che si rivela sempre una scoperta per quei turisti del cibo che affollano felicemente da tutto il mondo la nostra terra che della gastronomia si rivela ancora la sorgente più entusiasmante.