La mostra Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della maniera, inaugurata l'8 marzo a Firenze, ora, al terzo mese, ha superato i centomila visitatori. Si tratta di un’esposizione eccezionale, curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte. Come è noto, la mostra è dedicata all’opera dei due pittori più anticonformisti e spregiudicati, protagonisti del nuovo modo di intendere l’arte in quella stagione del Cinquecento italiano che Giorgio Vasari chiama "maniera moderna".
Una rassegna che rappresenta anche un viaggio attraverso le vite parallele di questi artisti "gemelli diversi" che alla fine del loro percorso arriveranno a un riavvicinamento. Molte delle principali opere di pittura, che la critica novecentesca ha indicato come i capolavori del "manierismo" sono conservate a Firenze e in Toscana; la mostra di Palazzo Strozzi ha richiesto la collaborazione di importanti istituzioni quali la Galleria Palatina e gli Uffizi, ma anche del Museo di Capodimonte e, fra le straniere, della National Gallery di Londra, della National Gallery di Washington, del Louvre e del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Grazie a questo paziente lavoro di relazioni e scambi, è possibile per il visitatore avere un panorama completo dell'attività dei due artisti. La rassegna, che comprende più di 80 opere, dà la facoltà di ammirare circa 50 dipinti (tavole, tele e affreschi staccati) dei due artisti, oltre a loro disegni, arazzi e incisioni, affiancati da tavole dei loro maestri, Andrea del Sarto e Fra’ Bartolomeo.
A complemento della mostra si svolgono, lungo la sua durata, alcune interessanti attività. La più recente è rappresentata dall'uscita del libro La tavola del Pontormo. Ricette di grandi chef, ingredienti senza tempo e suggestioni d’arte (Maschietto Editore). Esso elabora in un'ottica di vita quotidiana la biografia del Pontormo, nome d'arte del pittore Jacopo Carucci. Oltre ai 20 chef di fama internazionale provenienti dai migliori ristoranti e alberghi della Toscana, anche un religioso della Certosa di Firenze presenta nuove ricette ispirate al diario e all’opera del maestro del Cinquecento. Coordinatrice del progetto la giornalista enogastronomica Annamaria Tossani. che ha invitato gli chef a visitare la mostra, allestita a Palazzo Strozzi, dove il fotografo James O’Mara ha realizzato ritratti degli stessi, sullo sfondo dell'allestimento delle opere dell’artista. La chiave di lettura di questo accostamento fra l'artista e le ricette è illustrata nel libro da un saggio di Ludovica Sebregondi, che, ripercorrendo il diario del pittore, mostra la sua attitudine a registrare gli aspetti della vita quotidiana più legati al cibo. Il risultato è un ricettario speciale per gli appassionati di cucina... e di storia dell’arte.
Coinvolgendo entrambi gli artisti, un altro evento culturale a latere si è svolto prima di Pasqua nelle sale di Palazzo Strozzi che ospitano la mostra. Il titolo Corpus-Deposizioni e Visitazioni, allude alla performance del coreografo Virgilio Sieni (Direttore della Biennale danza di Venezia), ideata e prodotta ispirandosi al linguaggio corporeo dei personaggi delle tele di Rosso e Pontormo. Virgilio Sieni, nello spazio di un'ora, ha fatto eseguire a modelli viventi, da soli o in gruppo, movimenti corporei che risuonavano con i racconti dipinti, e percorreva le sale accompagnato da un gran numero di visitatori e figuranti. Un dialogo suggestivo quello creato fra le sue coreografie e i capolavori dei due grandi maestri, che ci ha spinto a guardare con più attenzione le opere esposte, alla ricerca della chiave interpretativa che il Sieni ha dato alle loro composizioni, per crearne di sue proprie “viventi”.
L'apertura all'esterno che connota questa mostra, dimostra, da un lato, approfondimenti costanti del team che la produce, alla ricerca di implicazioni attuali connesse con il periodo remoto cui si riferisce, dall'altro la capacità di attualizzare gli eventi culturali, cosa che la Fondazione si è da sempre proposta per rendere vivi e fruibili su vari piani le mostre che organizza. Va ricordato che un obiettivo fondamentale della Fondazione è di allestire “mostre che siano un piacere, non un dovere”. Accanto a una struttura solida di ricerca che ha permesso il confronto, tutt'altro che scontato, fra i due artisti vissuti nel medesimo periodo, l'attuazione di iniziative collegate, rivolte a interessi diversi, risveglia la curiosità dei visitatori, sollecitando il loro desiderio di cultura. Le mostre di Palazzo Strozzi sono quindi un momento di crescita reale dei visitatori, oltre a portare un valido contributo nel panorama internazionale delle mostre contemporanee.
Palazzo Strozzi
P.zza Strozzi
50123 Firenze
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Orari di apertura
Dal Lunedì al Venerdì ore 9.00-13.00 - 14.00-18.00