Si può capire il Medioevo senza la musica? La musica è la grande assente dalle ricostruzioni storiografiche del Medioevo sebbene essa sia profondamente radicata nelle matrici dell'occidente. L'assenza della musica dalle abituali pubblicazioni storiche e di storia dell'arte medievale è peraltro ben comprensibile se si pensa alla rarità delle fonti e alla difficoltà di ricostruire realmente il "suono" medievale.
Questo atlante fornisce al lettore un'immagine articolata, godibile e scientificamente rigorosa della musica nel contesto della vita medievale. Sono stati coinvolti in un'ottica multidisciplinare molti dei più importanti musicologi, noti internazionalmente, insieme con archeologi, studiosi dell'acustica e dell'architettura, filosofi e storici del pensiero medievale. 45 autori per comporre un atlante storico complesso dalle origini tardoantiche alla fine del XIV secolo. Ognuna delle cinque sezioni è aperta da una doppia pagina cartografica di contestualizzazione geopolitica e storico-culturale.
L'indice è organizzato sia cronologicamente che per ambiti. Largo spazio è dedicato a un ricchissimo apparato iconografico. Un articolato sistema di carte, perlopiù inedite, accompagna il lettore nella ricognizione del reticolo dei luoghi, influenze culturali, diffusione di temi e di pratiche. Il lettore può procedere in modo lineare nella lettura dei capitoli o seguire i percorsi suggeriti da cross-reference che collegano, testi, immagini, box storico-tematici e cartine. Non solo storia, pertanto, ma vero paesaggio musicale dell'Europa nel Medioevo.
Vera Minazzi ha studiato Musicologia all’Università di Bologna e Psicologia all’Università di Torino. Collabora col DSSAP dell’Università di Pavia nell’area della musicologia applicata. Ha frequentato i corsi di Certaldo (Centro Studi sull’Ars Nova italiana del Trecento) e di Cremona (Associazione Internazionale Studi di Canto Gregoriano). Insegna al Corso di Specializzazione in Psicologia della Musica (Università di Pavia) e per Jaca Book dirige il nuovo progetto editoriale di musicologia antropologica.
Cesarino Ruini insegna Storia della Musica medievale e rinascimentale e Paleografia musicale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Svolge ricerche sulla teoria musicale medievale e sulla tradizione del canto gregoriano. È membro del Comitato direttivo del periodico Il Saggiatore musicale e dirige la collana Le regole della musica, per conto della casa editrice SISMEL (Società per lo Studio del Medioevo latino).