E’ l’appuntamento in teatro a Natale, in cui rivive il fascino della danza classica. E’ “Lo Schiaccianoci” che andrà in scena con il Balletto di San Pietroburgo al Teatro Nuovo di Verona mercoledì 25 dicembre – giorno di Natale - in un doppio spettacolo alle ore 18,00 e alle 21,00. E sul palcoscenico a risaltare sarà l’incanto delle coreografie e dei costumi di uno dei corpi di ballo più famosi al mondo.
Sogno, amore e fantasia nelle scenografie incantate del Balletto di San Pietroburgo – fondato nel 1877 da nobili borghesi russi, ancor oggi è tra i più importanti balletti internazionali, e annovera un repertorio di alcuni classici del patrimonio artistico-musicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen, Coppelia e tanti altri – sono gli elementi che rendono partecipe lo spettatore della famosa fiaba di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1776 -1822) pubblicata nel 1816 .
Ma è proprio per le sue caratteristiche di una favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un'atmosfera fatata di festa, che "Lo Schiaccianoci" diventa la narrazione costituita da alberi di Natale, dolciumi, soldatini, fiocchi di neve e fiori che danzano, ma anche topi cattivi, un principe azzurro e la fatina, è rivive nella memoria collettiva e individuale come il balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi. “Lo schiaccianoci”, con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij su libretto di Marius Petipa, andò in scena per la prima volta il 18 dicembre 1892 e divenne immediatamente il più importante balletto nel periodo natalizio. La storia dello Schiaccianoci, ambientata agli inizi dell’Ottocento, si svolge alla vigilia di Natale con la piccola Clara che festeggia l’evento in famiglia. Nell’occasione alla festa viene invitato dal Sindaco anche lo zio Drosselmeyer, un eccentrico inventore di giocattoli, molto amato dai bambini, e che dona alla piccola Clara uno schiaccianoci di legno. Iniziano cosi i giochi e le danze e lo zio Drosselmeyer organizza uno spettacolo di marionette e burattini nel quale il Re dei topi vuole rapire la Principessa, ma il coraggioso Schiaccianoci uccide e salva la Principessa, diventando così il giocattolo preferito della piccola Clara.
In sogno, la piccola Clara immagina l’invasione della sala da pranzo da parte dei topi guidati dal loro Re ma lo Schiaccianoci guida i soldatini all’attacco dominando la paura. Clara lo segue e lo salva gettando la sua pantofola contro il Re dei topi che, sconfitto, scompare con le sue truppe. Drosselmeyer trasforma quindi lo Schiaccianoci e Clara in un Principe e in una Principessa e l’atto si conclude con il meraviglioso “Valzer dei Fiocchi di Neve. Nel secondo atto i due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo, ma anche Clara e lo Schiaccianoci, si esibiscono in una serie di danze che si susseguono con ritmo incalzante: Spagnola, Orientale, Cinese, Russa (trepak) e Pas de Trois, - tra le musiche che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij. E a seguire è il Principe e la Fata Confetto che si esibiscono in un “Pas de deux, ed il mitico balletto si conclude così con un ultimo Valzer dei Fiori, mentre Clara, una volta svegliata, ripensa al suo magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.
Così “Lo Schiaccianoci” riporta in scena l’incanto della magia fiabesca con suggestive scenografie e costumi, le stupende musiche di P.I. TCajkovskij e le coreografie di Marius Petipa. Ma questa suggestiva ed entusiasmante produzione, annovera anche la partecipazione di ballerini come Ernest Latipov e Tatiana Tkachenko, entrambi solisti del Teatro Marinsky di San Pietroburgo, che costituiscono un motivo in più per prender parte alle emozioni coreutiche di Natale, nella città dell’amore: Verona.