La festività della Pasqua è il fulcro delle celebrazioni cristiane che coincidono con la Passione, la Crocefissione e la Resurrezione di Gesù Cristo, che con il suo estremo sacrificio cancella le colpe umane più ataviche, addirittura risalenti al peccato originale di Adamo ed Eva.
Tra le pieghe di questa festa religiosa sono però ben celati simboli e tradizioni millenarie precristiane assorbite dalla Chiesa con una vera e propria opera di sovrapposizione. E’ un lungo viaggio che parte dalle lande fredde del nord Europa alla ricerca delle divinità celtiche precristiane che ci conducono a scoprire le vere origini e i simboli della Pasqua/Equinozio di Primavera.
L’etimologia del termine “Pasqua” risale al termine inglese “Easter” che indica antichi culti legati al sopraggiungere della primavera dopo il freddo dell’inverno, in seguito attribuiti alla celtica Dea Eostere preposta alla rinascita, alla fertilità dei campi e degli animali. Il suo nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, dunque una divinità femminile legata al sole nascente e al suo calore; l’idea della rinascita e dei fuochi, del ritorno del calore del sole è un tema ricorrente nel prosieguo delle tradizioni pasquali.
Il più noto studioso di mitologia nordica, A. Grimm, nel suo Teutonic Mythology descrive proprio Eostere come una divinità portatrice di fertilità e la collega alla luce dell’Est e in particolare all’Equinozio di Primavera che veniva chiamato dai popoli celti “Eostur-Monath” e successivamente come “Ostara”. Non per niente ancora oggi la Pasqua in Germania si chiama Ostern. In varie località nordiche i bambini al mattino vanno nei giardini delle case alla ricerca delle uova nascoste dal “coniglio pasquale”. Questa tradizione è fortemente legata al culto della Dea Eostere anche descritta come divinità arborea e agropastorale che portava gli abitanti dei villaggi a scambiarsi in quei giorni “uova sacre” sotto un albero ritenuto “magico”.
L’uovo non è un simbolo preso a caso ma è da sempre ritenuto simbolo di fertilità e rinascita della primavera diventando così un potente talismano di fertilità, vita e abbondanza, come testimoniato anche dalle usanze delle uova sacre in Russia e Ucraina. Anche il coniglio era il simbolo della Dea Eostere. La scelta di questo animale non è casuale perché esso era ben noto anche in passato per le sue doti di fertilità e le capacità riproduttive.
Uova e coniglietti di Pasqua in cioccolata sono ancora oggi il regalo più gradito, non solo dai bambini, ma anche dagli adulti. Le uova di gallina bollite, fantasiosamente dipinte e colorate, in molti paesi vengono portate in chiesa per essere benedette il sabato santo, secondo una tradizione pasquale tuttora molto sentita.