Un nostro progetto realizzato in Sud Africa è stato quello di aiutare una piccola comunità in Lesotho. Il villaggio si chiama Ha Semenyane ed è situato nel sud-est del Lesotho a un'altitudine di 2.300 metri. Lesotho è una piccola nazione senza alcun sbocco sul mare, circondata dal Sud Africa. E’ soprannominata "Mountain Kingdom", in quanto è l'unica nazione indipendente nel mondo che si trova interamente sopra i 1000 metri sul livello del mare, mentre l'80% del paese è al di sopra dei 1800 metri. Ha Semenyane non ha elettricità, le case non hanno acqua corrente e non si può trovare su Google maps. Il nostro team è stato nel villaggio in parecchie occasioni e ha realizzato diversi progetti, di recente abbiamo iniziato a costruire una scuola materna per i bambini del villaggio. "Le cime delle montagne non sono mai affollate. Perché? Perché è un lavoro duro arrivarci. Non molte persone hanno il desiderio di scalare le montagne".

Tutto è iniziato due anni fa, quando siamo andati per la prima volta in Lesotho. Uno dei nostri amici, Anton, conosceva questa regione così abbiamo organizzato un viaggio esplorativo. Ci fermammo in questo villaggio, qui trovammo persone estremamente cordiali e gentili e subito ci innamorammo del luogo. Il capo del villaggio, Philip, durante la nostra permanenza si offrì di ospitarci nella sua casa. "C'è più luce sulla montagna. Mentre nella valle è già buio, sulle montagne è ancora possibile vedere il sole. La valle è quasi sempre nel buio, piena di persone e cose, di solito è nelle tenebre. La montagna è ventosa e fredda, ma emozionante".

Durante il nostro soggiorno ad Ha Semenyane abbiamo fatto visita alle famiglie nelle loro capanne tradizionali, così come alla scuola locale, e presto ci siamo sentiti parte della piccola comunità. Abbiamo passato un sacco di tempo con i bambini giocando con loro, e ogni volta che siamo usciti per escursioni sulle splendide montagne che circondano il villaggio, abbiamo avuto un bel seguito di bimbi desiderosi di mostrarci il percorso migliore. L'ospitalità della gente del villaggio è stata travolgente e abbiamo deciso lì per lì che volevamo fare qualcosa per loro.

Una volta che siamo tornati in Sud Africa ci siamo impegnati a raccogliere aiuti per il villaggio. Anton ha contattato una scuola prestigiosa che è stata disponibile a donare le uniformi scolastiche che gli studenti non usavano più. Abbiamo raccolto libri e materiale didattico, giocattoli e vestiti per i bambini, sia in Sud Africa che in Italia. A causa delle condizioni climatiche e stradali difficili, sono passati alcuni mesi prima della seconda visita al villaggio Ha Semeyane. La seconda volta ci siamo recati con un team di 14 persone, e i veicoli erano pieni fino all'orlo di cose che avevamo raccolto: il tutto è stato molto apprezzato. La nostra amicizia con queste persone meravigliose del villaggio è cresciuta, e ancora una volta il capo, lo zio Filippo, ci ha offerto ospitalità nella sua casa. La sua casa era per l’occasione molto affollata, nonostante ciò abbiamo trascorso un periodo meraviglioso.

Abbiamo preparato un programma costituito da un teatro di burattini, un clown e uno spettacolo di magia, che abbiamo eseguito presso la scuola elementare di Ha Semenyane e in diverse scuole delle zone circostanti. In serata abbiamo proposto un film d'ispirazione, per molti era la prima volta che affrontavano questa esperienza. Abbiamo trascorso del tempo assistendo gli insegnanti con le loro classi affollate, e allestito una piccola biblioteca. Dopo poco tempo ci siamo sentiti come se fossimo a casa nostra e le nostre amicizie sono aumentate. "Solo i pionieri scalano montagne - persone che vogliono fare qualcosa di diverso, qualcosa che pochi hanno fatto prima - persone che vogliono uscire dalla moltitudine e andare oltre ciò che è già stato fatto ".

Quando abbiamo fatto visita al vecchio asilo è nata l'idea di costruire un nuovo edificio; le pareti del vecchio edificio erano bagnate, a causa del clima umido c’era muffa e il tetto era pericolante. L’ambiente non era per niente sicuro e sano per i bambini. Abbiamo presentato l’idea allo zio Philip (il capo del villaggio), che con entusiasmo si è offerto di supervisionare la costruzione, e abbiamo incontrato il consiglio del villaggio e molti uomini che ci hanno offerto aiuto. Abbiamo iniziato subito a trasportare sabbia dal fiume vicino e a produrre artigianalmente mattoni, e iniziato a scavare le fondamenta.

Abbiamo poi dovuto lasciare il villaggio a malincuore, ma Philip ci ha promesso che nella nostra successiva visita avremmo trovato le nuove pareti; noi non eravamo sicuri che avrebbe mantenuto la parola e fatto ciò che ci aveva promesso. Come spesso succede qui in Africa si sentono un sacco di promesse e di conseguenza si è titubanti, ma nel profondo del nostro cuore sapevamo che i bambini avevano bisogno di un posto migliore, e che il nostro sogno si sarebbe avverato. Volevamo dare un anticipo di denaro agli operai, ma la cosa bella fu che non lo vollero. Quindi gli promettemmo che li avremmo pagati alla prossima visita.

Una volta tornati in Sud Africa abbiamo contattato alcune persone per verificare se erano disposte a sostenere il progetto, e qualcuno ci ha proposto delle donazioni. Nella mia visita in Italia nell’estate 2013 abbiamo organizzato una cena di beneficenza, battezzata "Mission Possible 1", il ricavato è stato designato alla scuola in Lesotho. Molte persone hanno partecipato e abbiamo raccolto un discreta quantità di fondi, che hanno contribuito a pagare parte dei materiali. "I pionieri devono avere la visione per osservare ciò che nessun altro può vedere, la fede per credere in quello che nessun altro crede, lo spirito di iniziativa di essere i primi a provare e il coraggio di vedere oltre!"

A gennaio 2014 siamo ritornati al villaggio Ha Semenyane e siamo rimasti felicemente sorpresi di vedere i muri innalzati. Philip aveva mantenuto la sua parola, eravamo davvero estasiati e incoraggiati da questo evento e dalla dolcezza di questo popolo. Siamo stati in grado di pagare gli operai e di ordinare i materiali necessari per il tetto. In questa parte remota del Lesotho tutto è importato dal Sud Africa e i materiali devono essere trasportati con camion su strade sterrate molto sconnesse. Presto l’asilo sarà finito, sarà un nuovo giorno per questo remoto villaggio.

Questa è la nostra storia, come è nato questo progetto, cioè la realizzazione di un centro di apprendimento, un asilo, adatto e sicuro per i bambini in Ha Semenyane. Naturalmente non è la fine del nostro coinvolgimento in questo villaggio, ci sono altre richieste importanti. La scuola elementare ha bisogno di un'altra aula, poiché le classi sono sovraffollate. Sono necessari nuovi servizi igienici. Nella nostra prossima visita organizzeremo un torneo di calcio a cui tutti i villaggi circostanti parteciperanno. E abbiamo in previsione un sacco di nuove attività per i bambini di questa parte del Lesotho. Quest'anno in Italia nel mese di luglio si terrà un'altra cena di beneficienza, "Mission Possible 2", e speriamo di raccogliere altri fondi per aiutare i nostri amici del villaggio Ha Semenyane. Vuoi aiutarci anche tu?

"Nulla potrà essere costruito e toccare il cielo se non ci sono uomini che sognano che si dovrebbe, altri uomini che credono che si potrebbe, e alcuni uomini che vogliono che sia fatto!"

Testo a cura di Romano Satanassi

Per maggiori informazioni: www.familymission.net