Felpa con cappuccio è la definizione in italiano della parola Hoodie: questo termine inglese deriva dalla parola “hod” che indica il cappello inglese. Nell’epoca medioevale prendevano vita le prime vesti con il cappuccio che venivano indossate dai frati monaci. I frati attaccavano il cappuccio al loro abito o sulla loro tunica.
A quei tempi non esisteva la moda come oggi la si intende, ma la gente, come per esempio i lavoratori inglesi, usava sempre di più questi cappucci per proteggersi dal freddo, dal vento e dalla pioggia. Inizialmente il cappuccio era molto comune in Normandia, successivamente con il passare del tempo fu importato anche in Inghilterra.
Dal Medioevo arriviamo agli anni ‘30 del secolo scorso, quando in America e precisamente a New York, il pullover con cappuccio era un indumento molto utilizzato dalla working class. Questo capo di abbigliamento, detto hoodie, venne commercializzato per la prima volta dal brand Champion. Il marchio fece la prima produzione di hoodies, con il cappuccio, per gli studenti dei college americani ed in seguito per lavorare a temperature molto basse.
Il successo della sweatshirt hoodie negli anni ‘70, ‘80 e ‘90
Dopo la Seconda guerra mondiale il mondo era in grande trasformazione. Pochi anni dopo la fine del conflitto la moda ebbe il suo grande sviluppo e successo. L’apoteosi della fama della felpa col cappuccio, detta hoodie, è avvenuta negli anni ’70, periodo che ha dato origine a moltissime mode: proprio in quegli anni la felpa col cappuccio inizia a diventare un fenomeno di massa in tutto il pianeta.
Le culture Hip hop e underground stavano nascendo e i grossi produttori di moda dell’epoca si adattavano al cambiamento proponendo nelle loro collezioni appunto le felpe “hoodie” con il cappuccio. In quegli anni il culmine della popolarità arriva con il film Rocky. Nel film il protagonista, interpretato da Sylvester Stallone, porta alla ribalta questo capo di abbigliamento e il mondo inizia a sentire la necessità di avere quella felpa. Oltre che alla spinta di Hollywood anche le università americane rappresentano un vettore importante di questo iconico capo d’abbigliamento. Le loro squadre di studenti vestivano con sweatshirt hoodie. Ogni università aveva il suo logo sulla felpa. In lungo e in largo per gli States, negli anni ‘70, si è sdoganata la moda della hoodie con il cappuccio.
Nel frattempo anche in Europa si diffondeva, durante gli anni ’80, la moda di avere una felpa “hoodie”. Il vero boom nasce negli anni ‘90 quando questo capo di abbigliamento diventa virale per tutti i giovani. Tutti i marchi di abbigliamento, sia famosi che meno famosi, iniziano a vendere e creare le più strane grafiche da porre sulle felpe.
La moda cresce tra i surfisti, skateboarders e la gente di strada. I più grossi marchi di moda in quegli anni hanno lanciato i loro brand verso delle linee più streetwear con capi alla portata di tutti. Con l’avvento del nuovo millennio la felpa con il cappuccio è oramai popolare ovunque. Oggi tutti i marchi, sia di moda che skateboarding, si sono evoluti. I brand hanno prodotto felpe in tutte le forme e colori possibili.
In Inghilterra negli anni 2000 l’uso della felpa con il cappuccio è stato addirittura bannato e messo sotto accusa con tante critiche annesse. Vestire una sweatshirt hoodie in quegli anni era visto come il simbolo di una categoria di persone fannullone, disagiate e criminali. In alcuni negozi era persino vietato entrare con la felpa con il cappuccio.
Chi indossava questo capo era bannato come portatore di guai e veniva criticato dalla società benpensante. Questa visione va oltre il Regno Unito: è ben presente sul territorio americano che la applica alla popolazione afroamericana e alla cultura criminale che spesso cela la sua identità dietro ad un cappuccio ed in esso, erroneamente, la si identifica.
La storia della felpa con il capuccio Champion
1919 Tre membri della famiglia Feinbloom uniscono la loro visione per creare una nuova ed entusiasmante azienda di abbigliamento sportivo a Rochester, NY. L’azienda nasce nel 1919 con il nome di Knickerbocker Knitting Mills.
1926 Dopo aver sviluppato una linea di maglioni e abbigliamento sportivo, Champion collabora con la Wentworth Military Academy fornendo le loro divise scolastiche. Questa sarebbe stata la prima di molte squadre patrocinate da Champion.
1934 Champion collabora con Moe’s Sport Shop presentando felpe e t-shirt collegiali con lo stemma dell’Università del Michigan. Questo dà vita all’abbigliamento collegiale così come lo conosciamo, compresa la prima felpa con cappuccio in assoluto. La felpa con cappuccio è stata ideata e sviluppata per motivi pratici, come capo da indossare dagli atleti durante il riscaldamento tra una partita e l’altra o durante le sessioni di allenamento.
1938 Per risolvere il problema del restringimento dovuto ai frequenti lavaggi dell’abbigliamento sportivo, Champion inventa la prima felpa innovativa al mondo. Con la trama del tessuto posizionata in verticale per impedirne il restringimento, in poco tempo la felpa Reverse Weave inizia ad essere usata dalle squadre sportive in tutti gli Stati Uniti. Inventata nel 1934, Champion ne richiede il brevetto nel 1938, poi concesso nel 1952.
1967 Champion presenta la maglia con mesh in nylon. La maglia con mesh in nylon è stata inizialmente progettata per soddisfare le esigenze dei giocatori di calcio, combattendo gli effetti dei colpi di calore e migliorando le prestazioni. Il successo fu tale che Champion decise di produrla anche per il basket; le nostre maglie divennero rapidamente uno standard del settore e furono copiate da molti marchi concorrenti.
1968 Champion rivoluziona il mercato dell’atletica femminile presentando nel 1968 divise per l'educazione fisica all’insegna dello stile e del mix-and-match. Negli anni ’70 Champion si consolida come leader nelle divise sportive, portando avanti l'impegno a favore delle donne nel corso degli anni con prodotti innovativi al servizio delle atlete, tra cui il pionieristico reggiseno sportivo.
1987 A partire dalla fine degli anni ’80 e dall’inizio degli anni ’90, il marchio Champion è scelto sempre più spesso da celebrità e musicisti, e diventa sinonimo di un diverso tipo di squadra. New York City è il punto di partenza di questa tendenza, a cui fanno da sfondo generi musicali come l’hip-hop e il punk.
1992 Champion e NBA. Champion è stato il fornitore ufficiale di abbigliamento sportivo delle 27 squadre della National Basketball Association e tutte le squadre di basket degli Stati Uniti hanno indossato i capi del brand dal 1989 al 2001. Le maglie di Champion sono state portate con orgoglio dal primo “Dream Team” maschile – la prima squadra olimpica americana di pallacanestro con giocatori professionisti attivi della NBA – e dalla prima Dream Team femminile nel 1996.
2017 A testimonianza del ricco patrimonio di Champion, la felpa con cappuccio Reverse Weave viene esposta al Museum of Modern Art (MoMA) nell’ambito della mostra “Items: is fashion modern?", una retrospettiva degli articoli di moda più significativi della società moderna. Nel 2018 la felpa con cappuccio Champion entra a far parte della collezione permanente.