Un articolo pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science riporta uno studio su due famiglie di elefanti in Kenya che indica che anche questi animali variano il loro pasto giorno dopo giorno come gli esseri umani. Un team di ricercatori ha monitorato le abitudini di questi due gruppi famigliari di elefanti per capire le loro abitudini alimentari, anche a livello individuale usando una tecnica genetica chiamata metabarcoding per esaminare i resti del cibo mangiato. Questo tipo di studio aiuta a capire quali piante cerchino gli elefanti giorno dopo giorno, con cambiamenti legati anche alle stagioni.
Questo tipo di studio offre informazioni cruciali per stabilire quali popolazioni si stiano nutrendo in modo adeguato e quali invece stiano avendo problemi a trovare cibo adeguato. Si tratta di un tipo di studio che può essere applicato anche ad altri erbivori appartenenti a specie in pericolo di estinzione o comunque in situazioni in cui le popolazioni stanno diminuendo come rinoceronti e bisonti.
È ben noto che gli elefanti sono erbivori ma i dettagli delle loro abitudini alimentari sono poco conosciuti. Ciò può sembrare strano pensando che si tratta di animali iconici ma ci sono ragioni molto pratiche che complicano questo tipo di ricerca. Monitorare un gruppo di elefanti è difficile: i gruppi famigliari percorrono grandi distanze, tendono a nutrirsi durante la notte e spesso si tratta di piccole piante. Avvicinarsi troppo a un gruppo può essere pericoloso perché uno o più adulti possono infastidirsi e decidere di attaccare gli intrusi.
Le difficoltà che i ricercatori avrebbero nel monitoraggio di un grupop di elefanti tenendosi a debita distanza sarebbero eccessive, perciò da molto tempo sono state adottate altre tecniche sempre più sofisticate. L'analisi isotopica degli elementi contenuti in peli persi dagli elefanti aiutano a capire almeno in parte quali cibi mangino ma solo in parte. Va bene per capire i cambiamenti stagionali nella dieta con tracce di isotopi che indicano un maggior consumo di erba durante la stagione piovosa e di alberi durante la stagione secca. Tuttavia, questo studio è andato oltre con un'analisi genetica più sofisticata.
Il metabarcoding è un'estensione del barcoding, una tecnica che sfrutta database di DNA o RNA già esistenti basata sul riconoscimento di specifiche sequenze genetiche per riconoscere la specie di appartenenza. Il barcoding si concentra su una singola specie mentre il metabarcoding permette l'identificazione di diverse specie in uno stesso campione.
In questo studio, la tecnica del metabarcoding è stata applicata prelevando regolarmente campioni delle feci lasciate dagli elefanti monitorati. Questo tipo di lavoro ben poco suggestivo è utilissimo dal punto di vista pratico perché le feci contengono frammenti delle piante mangiate dagli elefanti e sono di conseguenza perfetti per questo tipo di ricerca.
I due gruppi di elefanti monitorati durante questo studio, soprannominati gli Artisti e i Reali, hanno mostrato un'interessante variabilità individuale nella dieta. Perfino i membri della stessa famiglia possono mangiare piante diverse nel corso della stessa giornata. Un ulteriore motivo di interesse è dato dal fatto che all'inizio della raccolta di feci da analizzare le due elefantesse adulte del gruppo dei reali, soprannominate Anastasia e Cleopatra, erano incinte perciò la loro dieta è stata influenzata dal loro stato.
L'analisi condotta tramite la tecnica del metabarcoding ha indicato che i due gruppi di elefanti monitorati si sono nutriti di piante appartenenti a ben 62 famiglie diverse. Quelle maggiormente apprezzate appartengono ai gruppi Fabaceae, che include i legumi, Poaceae, conosciute comunemenete come Graminacee, Lythraceae e Malvaceae. C'è un po' di tutto in questi gruppi, dall'erba agli alberi, una conferma della dieta molto varia degli elefanti.
I ricercatori erano interessati a fare una sorta di inventario delle piante mangiate dagli elefanti per valutarne la qualità e quindi possibili problemi per i gruppi monitorati. Le differenze individuali hanno offerto ulteriori informazioni che possono essere interessanti anche per altri studi concentrati sui comportamenti sociali degli elefanti. Tutti gli studi dei vari aspetti della vita degli elefanti possono offrire informazioni utili per evitare che le loro popolazioni si riducano a livelli pericolosi in ecosistemi spesso erosi dalle attività umane e con l'ulteriore rischio causato da bracconieri.