Prima lezione di anatomia e patologia “Ricordatevi sempre che problemi di pelle, problemi di budelle”. Il Doc di anatomia, ci diede una lezione magistrale solo con questo detto che, come vedremo, ha tutte le ragioni mediche e non di esistere.

Il sistema tegumentario è un complesso organo che costituisce la superficie esterna del corpo umano ed è composto dalla pelle, dai suoi annessi (capelli, unghie, ghiandole sebacee e sudoripare) e dalle terminazioni nervose. Questo sistema svolge diverse funzioni vitali, tra cui la protezione dell'organismo da agenti esterni, la regolazione della temperatura corporea, la percezione sensoriale e la sintesi della vitamina D attraverso l'esposizione alla luce solare. Inoltre, il sistema tegumentario agisce come una barriera contro patogeni e sostanze dannose, contribuendo così alla difesa immunitaria.

La pelle è formata da tre strati principali: l'epidermide, il derma e l'ipoderma. L'epidermide è lo strato esterno, composto principalmente da cellule cheratinizzate, mentre il derma è lo strato intermedio ricco di fibre di collagene ed elastina responsabili della resistenza e dell'elasticità della pelle. L'ipoderma, infine, è lo strato più profondo che contiene tessuto adiposo e svolge un ruolo cruciale nella regolazione della temperatura corporea.

La pelle è strettamente connessa con il sistema digerente, in particolare con l'intestino, attraverso una serie di connessioni metaboliche e immunitarie. L'intestino è coinvolto in diverse funzioni cruciali, tra cui la digestione e l'assorbimento dei nutrienti, nonché nel mantenimento dell'omeostasi del sistema immunitario.

Le ghiandole sebacee presenti nella pelle producono il sebo, un olio che mantiene la pelle idratata e protegge dalla disidratazione. Inoltre, il sebo può svolgere un ruolo nell'equilibrio della flora batterica sulla pelle, contribuendo indirettamente all'immunità cutanea. La salute della pelle può influenzare l'equilibrio microbico nell'intestino, poiché la pelle e l'intestino sono entrambi coinvolti nella difesa immunitaria dell'organismo.

Inoltre, il sistema immunitario, presente sia nella pelle che nell'intestino, è interconnesso. La pelle contiene cellule immunitarie come i macrofagi, che giocano un ruolo chiave nella difesa contro agenti patogeni. Similmente, l'intestino è ricco di tessuto linfoide associato, che include le placche di Peyer, deputate a riconoscere e rispondere agli agenti infettivi. La comunicazione tra questi sistemi è fondamentale per una risposta immunitaria coordinata e efficace.

Infine, il sistema tegumentario e l'intestino condividono anche una connessione attraverso la sintesi della vitamina D. L'intestino, a sua volta, è coinvolto nell'assorbimento dei nutrienti, compresa la vitamina D, che può essere ottenuta anche attraverso la dieta. ( qualità, abbinamenti e…) e non a caso il riequilibrio del miicrobiota intestinale viene inserito nel tratamento di ogni problematica dermatologica. Per lo meno da alcuni professionisti.

Pelle e intestino si trovano intimamente connessi sia per struttura sia per funzioni, motivo per cui, come descritto in articoli precedenti (IBS e parassiti e intestino immunitario), l’intestino soprattutto se in disequilibrio manda dei segnali alla pelle tramite rossori, desquamazioni, acne adulta, herpes con la compartecipazione del fegato deputato a stoccare le tossine in eccesso e gestire più di 500 funzioni metaboliche.

Se arrivano problemi alla pelle l’origine è dislocata all’interno del corpo, a meno che non sia una reazione da contatto.

L'interpretazione psicosomatica dei problemi di pelle invece, si basa sull'idea che esista una connessione tra noi e gli altri, ovvero il sentirsi sminuiti, respinti, rifiutati o svalutati, condizioni anche che la persona sente verso sé stessa.

Questo approccio considera la pelle come uno specchio delle tensioni psicologiche interne, riflettendo il modo in cui il corpo reagisce a stress, ansia o conflitti emotivi.

L’odore, la zona del corpo colpita, il colore dell’infiammazione, come per qualsiasi altro disturbo, possono darci dei riferimenti utili: la testa si riferisce alla nostra identità, le mani rappresentano i dettagli, le braccia ciò che si fa, le gambe il nostro andare, i piedi la direzione.

Mi capita molto spesso di trattare persone con desquamazioni come espressione di tossine interne da fegato intossicato che si può esprimere anche con acne nell’adulto, da intolleranze alimentari, come conseguenza di infestazione di parassiti;

La psoriasi del cuoio capelluto di un giovane uomo era legata a conflitti in cui ci si sentiva sminuito, respinto, a volte separato dal nucleo familiare dove la persona necessita di rafforzare la propria identità. L’ herpes simplex invece di una persona, è stato trattato con un antivirale prescritto dal medico essendo un’affezione virale che colpisce i nervi sensitivi: in questo caso, per la zona colpita, a guarigione avvenuta, è stato importante riconsiderare ilimpazienza per il carico di stress lavorativo visto che colpiva il braccio destro.

La comparsa di eruzioni cutanee potrebbe riflettere la necessità di "liberare" emozioni represse o di comunicare attraverso il corpo ciò che non può essere espresso verbalmente. In questo senso, la pelle diventa un veicolo per esprimere ciò che potrebbe essere difficile affrontare consciamente. La pelle è il nostro semaforo.

L'interpretazione psicosomatica considera anche il contesto delle esperienze passate e delle dinamiche relazionali. Eventi traumatici o stressanti possono rimanere inscritti nel corpo, manifestandosi attraverso disturbi cutanei.

La pelle può diventare una sorta di "linguaggio" attraverso il quale l'individuo comunica la propria esperienza interna, riflettendo non solo gli stati d'animo attuali, ma anche le ferite emotive del passato. È importante sottolineare che l'approccio psicosomatico non esclude la necessità di trattamenti medici tradizionali, nutrizionali, naturopatici e floriterapici per le condizioni cutanee.

Tuttavia, suggerisce che integrare la cura della pelle con una consapevolezza e una gestione delle emozioni può contribuire a una guarigione più completa. L'individuo è incoraggiato a esplorare le connessioni tra il proprio stato emotivo, le esperienze passate e la salute della pelle, cercando di individuare possibili correlazioni che potrebbero influenzare il benessere complessivo.

In sintesi, l'interpretazione psicosomatica dei problemi di pelle enfatizza la connessione tra la mente e il corpo, suggerendo che le condizioni cutanee possano essere influenzate da fattori emotivi, psicologici e relazionali.

Mi auguro di aver aperto una finestra sulla raffinatezza di quest’ organo che spesso viene rilegato all’uso di una crema generica.

Un caro saluto dalla tua Doc S.