Bassano in Teverina è un piccolo borgo di origine etrusca situato in una posizione dominante sulla valle del Tevere. Questa zona fu lo scenario di numerose battaglie, tra cui una delle ultime tra Romani ed Etruschi, che segnò la fine del popolo etrusco e l’inizio della supremazia romana.
Questa battaglia avvenne proprio vicino a Bassano, presso il lago Vadimone, un piccolo specchio d’acqua sacro a entrambe le popolazioni. Plinio il Giovane descrisse così il lago: “Il colore è più chiaro del turchino, e più cupo del verde: l’odore è di zolfo, il sapore medicinale: (ha) la proprietà di saldare le fratture. L’estensione del lago è modesta, ma è abbastanza ampia da sentire i venti, e gonfiare i flutti. Non è solcato da alcuna barca, perché sacro, ma vi galleggiano isolette erbose, tutte ricoperte di canne e di giunchi…”.
Oggi il lago è molto più piccolo rispetto al passato, e la fisionomia del paese è quella tipica di un borgo medievale; tuttavia, la sua storia fu segnata da un terribile incidente. Nel 1943, durante la Seconda guerra mondiale, un treno tedesco carico di munizioni esplose e Bassano fu completamente distrutto. I suoi cittadini però non si persero d’animo e lo ricostruirono pezzo per pezzo. Il risultato? Oggi Bassano vanta il titolo di uno dei borghi più belli d’Italia.
Arrivando in paese, all’inizio non ci si rende conto del gioiello che si trova nei meandri del centro storico. All'ingresso s’incontrano casette a schiera dai colori piuttosto sgargianti, ma inoltrandosi a piedi verso il centro, ci si ritrova immersi in un altro tempo. L’accesso al paese vecchio avviene da una porta principale accanto alla Torre dell’Orologio, e da lì inizia il viaggio al suo interno, tra stradine, vicoli e vialetti. L’attrazione principale è proprio la Torre dell’Orologio che domina il paese e la sottostante valle del Tevere, una tappa obbligata per chi visita il borgo. La torre non è sempre aperta al pubblico, ma durante il weekend in determinati orari è possibile salire in cima grazie a un modernissimo ascensore nascosto al suo interno. Il borgo non è di grandi dimesioni, ma è stato completamente riscostruito con estrema attenzione, cercando di riportarlo alla sua bellezza originale. E i risultati sono visibili a tutti.
Bassano è un’oasi di tranquillità e fa bene al cuore vedere con quale cura i suoi cittadini hanno deciso di ridargli nuova vita. Tutto è curato nei minimi dettagli, dalle porte agli infissi delle case; quasi non si notano le antenne televisive, non ci sono condizionatori né bagni esterni, che tanto deturpano l’aspetto di molti paesi dell’alto Lazio. Potrebbe essere un esempio per valorizzare tanti piccoli borghi della Tuscia, e non solo, che stanno pian piano morendo perché nessuno vuole viverci e prendersene cura. Tante aree di Bassano sono ancora distrutte e ci vorrà ancora tempo prima che il restauro sia completato. Poiché le automobili non possono transitare nel centro storico, passeggiare per i suoi viali è un piacere immenso, soprattutto quando capita di trovarsi improvvisamente innanzi a un enorme albero di banane con piccoli caschi di frutta. Proprio qui, nella Valle del Tevere, sembra incredibile che il microclima sia idoneo a frutti tropicali, ma con mio grande stupore durante la mia visita, l’albero era veramente carico di piccole banane verdi. Questo e tanto altro fanno di Bassano in Teverina un vero e proprio gioiello architettonico ritrovato.