Gli UFO potrebbero essere sonde che provengono da altre epoche, e forse, in alcuni casi, essere addirittura pilotate dai nostri futuri discendenti, che tornano indietro nel tempo per visitare e studiare da dove si sono evoluti, grazie a una straordinaria, e oggi inimmaginabile tecnologia.
Questa interessante teoria è sostenuta da Michael Masters, un professore di Antropologia Biologica presso il Montana Technological University di Butte, (Montana), che l’ha pubblicata nel suo Identified Flying Objects: A Multidisciplinary Scientific Approach to the UFO Phenomenon (Masters Creative LLC, 2019).
Non c’è dubbio che nel corso degli ultimi ottant’anni, è cioè dal primo avvistamento ufficiale di Kennet Arnold (1947), gli Unidentified Flight Object (UFO), o UAP come li si chiama ora, hanno sempre catturato l'attenzione del grande pubblico e delle autorità governative.
Oggi, grazie all’affinamento degli strumenti di identificazione, che si sono evoluti anche per merito dell’Intelligenza Artificiale (I.A), e al continuo aumento di pianeti adatti alla vita scoperti nella Galassia, i sostenitori delle civiltà aliene sono sempre più convinti che i visitatori spaziali siano reali, e che saltino da una stella all'altra “ronzando” attraverso i nostri cieli. Eppure, tutti i rapporti finora presentati non dimostrano la provenienza aliena di questi oggetti, relegandoli a più prosaici e “noiosi” oggetti terrestri.
C’è inoltre da sottolineare come queste apparizioni, se come alcuni sostengono, fossero di esclusiva natura aliena, siano nella quasi totalità dei casi quantomeno singolari. Infatti, perché dopo essersi presa la “briga” di percorrere distanze siderali a velocità per noi inconcepibili, poi nessuno si ferma, neppure per un istante, a far la nostra diretta conoscenza.
Una spiegazione a questo strano approccio è fornita dal professor Master, che propone una nuova interessante teoria, secondo la quale a pilotare gli UFO potrebbero essere i nostri discendenti, che dominato il segreto del tempo e dello spazio possono muoversi come turisti o come studiosi, indietro e avanti nel tempo, e che i resoconti di persone che entrano in contatto con questi “strani esseri”, altro non sia che l’incontro con le nostre lontane progenie, che tornano dal futuro per studiare il loro passato evolutivo.
L'idea che i viaggiatori spaziali non siano extraterrestri ma i nostri pronipoti non è certamente nuova, ma il libro di Michael Masters dà un nuovo sguardo a questa prospettiva, offrendo alcune proposte in grado di stimolare una nuova e più informata discussione tra credenti e scettici, alla luce dei recenti progressi in campo quantistico. Secondo Master, gli scienziati pensano che dato il ritmo accelerato che sta avendo la scienza, la tecnologia e l'ingegneria, è molto probabile che gli umani di un lontano futuro possano sviluppare le conoscenze e le macchine necessarie per tornare nel passato.
Per la sua teoria, Master ha adottato un approccio multidisciplinare, per cercare di comprendere le stranezze di questo fenomeno, sostenendo che il lavoro degli scienziati è quello di porre grandi domande, e cercare di trovare risposte a interrogativi sconosciuti, perché, come da lui dichiarato: “C'è qualcosa che sta succedendo qui, e dovremmo avere il coraggio di avere una conversazione serena sul fenomeno … e gli scienziati dovrebbero essere in prima linea nel cercare di scoprire di cosa si tratta".
Parlando di questi presunti visitatori extraterrestri, Masters fa notare che i resoconti degli incontri ravvicinati, in genere, descrivono i passeggeri degli UFO come esseri bipedi, glabri, simili a esseri umani con cervello grande, occhi grandi, naso piccolo e bocca piccola. Inoltre, si dice spesso che queste creature hanno la capacità di comunicare con noi nelle nostre lingue, e possiedono una tecnologia molto avanzata, ma chiaramente costruita sulle capacità tecnologiche di oggi.
Nel suo libro, Masters ritiene che attraverso un'analisi completa di modelli coerenti a lungo termine, che riguardino i possibili cambiamenti bioculturali attraverso l'evoluzione umana, nonché i recenti progressi nella nostra comprensione del mondo quantistico, che ammette i viaggi nel tempo e nello spazio, possiamo iniziare a considerare questa possibilità come accettabile, nel contesto di un fenomeno attualmente inspiegabile.
Sappiamo di avere una lunga storia evolutiva su questo pianeta. E sappiamo che la nostra tecnologia in futuro sarà molto più avanzata. Per questa ragione credo che la spiegazione più semplice di ciò che chiamiamo UFO, in realtà sia la dimostrazione che siamo noi, o meglio, i nostri discendenti, che tornano per studiare la storia della Terra, stando molto attenti a non interferire con i corsi storici passati e futuri.
Come antropologo che ha lavorato e diretto numerosi scavi archeologici in Africa, Francia e in tutti gli Stati Uniti, Masters osserva che è facile concettualizzare quanto più si potrebbe, imparando dalla nostra storia evolutiva, se attualmente possedessimo una tecnologia che ci permettesse di visitare, nel più assoluto anonimato, periodi di tempo passati.
Secondo Master, i presunti resoconti sui rapimenti alieni sono per lo più di natura scientifica. Gli autori potrebbero essere antropologi, storici e linguisti del futuro, che stanno tornando per ottenere informazioni in un modo che attualmente non possiamo immaginare. Detto questo, considerando che oggi alcuni dei siti turistici più popolari sono le piramidi di Giza, Machu Picchu in Perù e altri antichi siti archeologici, lo scienziato americano ritiene possibile che una parte di queste visite, possano essere legate a una sorta di turismo archeologico.
“Indubbiamente, anche in futuro ci saranno persone disposte a pagare molti soldi, per avere l'opportunità di tornare indietro nel Tempo e osservare il loro periodo preferito della storia, o magari i loro stessi antenati."
Masters definisce la sua ricerca sugli UFO: "un progetto in continua evoluzione", questo perché mancano ancora troppi pezzi per comporre almeno una parte del puzzle. Ci sono ancora molti aspetti del “Tempo” che non capiamo, e gli attuali studi sulla gravità quantistica potrebbero portare a una rivoluzione pari, se non superiore, a quando la teoria della relatività generale di Einstein superò quella di Newton.
Non sappiamo se i nostri lontani discendenti hanno imparato a viaggiare nel tempo, tornando indietro per visitarci, oppure se gli UFO provengono da mondi lontani, certo è che l’idea di Master è molto intrigante, e si pone come alternativa a quelle sostenute dai fautori delle civiltà aliene.
Certamente non è di questo parere Sean M. Kirkpatrick, Direttore dell’AARO (All-Domain Anomaly Resolution Office), il nuovo ufficio UFO del Pentagono, che il 19 aprile 2023, anticipando la relazione indipendente che presenterà la NASA il 30 maggio, ha riferito ai membri della Commissione per i Servizi Armati del Senato degli Stati Uniti, i risultati delle ultime analisi del fenomeno.
Nella sua relazione, Kirkpatrick ha cancellato ulteriormente le speranze che l'attuale vociferare sui Fenomeni Anomali non Identificati (UAP), siano spiegabili solo con visite extraterrestri o di altro genere alieno. Durante l'udienza, che come sempre si è svolta in due parti, una riservata e una aperta al pubblico, si è lasciato intendere che l’Intelligence militare degli Stati Uniti, potrebbe spiegare molti dei fenomeni ancora senza una identità precisa, ma la sicurezza Nazionale impone il massimo riserbo sui progressi ottenuti dai militari nel campo di tecnologie avanzate e Intelligenza Artificiale, ma anche di errori e difetti nelle strumentazioni di rilevamento adottate.
Durante la seduta aperta al pubblico, Kirkpatrick ha dichiarato definitivamente, che tra le centinaia di casi UAP esaminati dal suo ufficio, non sono state trovate (finora) prove credibili di attività extraterrestri, tecnologie “fuori dal mondo”, od oggetti che sfidino le leggi conosciute della fisica". Il Direttore dell'AARO ha riconosciuto che questa conclusione potrebbe essere "insoddisfacente", per tutti coloro che credono di aver assistito a prove incontrovertibili di oggetti alieni che sfidano le leggi della fisica, ma tutto quello che si è raccolto finora porta a “presenze” molto più terrene che aliene. Infatti, quando c'è abbondanza di dati scientifici disponibili, come Kirkpatrick ha testualmente dichiarato, tutti i casi UAP si risolvono in origini facilmente spiegabili.
"La maggior parte degli oggetti non identificati dei quali si dispongono dati precisi, mostrano caratteristiche di palloni aerostatici, sistemi aerei (droni), od oggetti sospinti dai venti o da correnti ascensionali, tutti fenomeni naturali o collegati a situazioni facilmente spiegabili. Solo una percentuale molto piccola di rapporti UAP, mostrano caratteristiche che potrebbero ragionevolmente essere descritte come anomale, ma di questi si hanno solo pochi dati, il che spiega la mancanza di una identificazione precisa."
Il Direttore dell'AARO non ha fatto mancare il proprio parere sulle centinaia di “testimonianze” che tutti i giorni invadono il WEB, affermando che se qualcuno ha prove di visite ultraterrene, o teorie alternative, ha il dovere di presentare tali prove, così che possano essere pubblicate su riviste scientifiche riconosciute, in modo da essere analizzate dalla comunità scientifica, così come il Governo degli Stati Uniti ha recentemente sollecitato.
"È così che funziona la scienza, non dal passaparola, dai blog o dai social media."
A dimostrazione di quanto dichiarato, durante la parte pubblica dell'udienza, Kirkpatrick ha condiviso un video, che mostra quello che sembra essere un oggetto sferico filmato da un drone MQ-9 Reaper, da qualche parte in Iraq (il luogo è secretato - NdA). Nel video, la sfera sembra muoversi velocemente nell'aria senza apparenti mezzi di propulsione. “Il filmato è certamente affascinante” ha detto Kirkpatrick, che però ha nuovamente evidenziato, come semplicemente non ci sono abbastanza dati, per fare una valutazione accurata di cosa potrebbe essere il fenomeno sferico registrato. "Questo video è tutto ciò che abbiamo del fenomeno” ha detto Kirkpatrick alla commissione del Senato, “e per questo è praticamente impossibile identificare la sua natura."
Il rapporto pubblicato nel gennaio 2023 dall'Ufficio del Direttore dell'Intelligence Nazionale del Pentagono (ODNI) ha raggiunto conclusioni simili su altri incidenti. Degli oltre 500 casi UFO/UAP esaminati per quel rapporto, molti di loro sono "mancanti di dati abbastanza dettagliati per consentire l’identificazione certa degli UAP". In effetti, di quei casi solo 163 sono stati attribuiti con certezza a palloni metereologici, a entità simili a “palloncini" e a semplici oggetti trasportati dai venti (come sacchetti di plastica), una conclusione che ha assunto un maggiore significato dopo la scoperta del pallone (spia) cinese, che poi è stato abbattuto da un jet da combattimento F-22, dopo aver volato attraverso il paese e aver (apparentemente) raccolto informazioni lungo la sua rotta guidata dai venti.
A seguito di questo incidente, il New York Times ha riferito che molti dei casi classificati come UFO, erano in realtà palloni spia, utilizzati dai cinesi per sorvegliare gli Stati Uniti, denunciando così una grave falla nel sistema di sorveglianza americano.
Terminilogia
Il termine UAP, che in precedenza stava per "Fenomeni Aerei non Identificati"; è stato recentemente cambiato in "Fenomeni Anomali non Identificati" al fine di comprendere non solo oggetti o fenomeni che appaiono nello spazio, ma anche nell'acqua o addirittura che viaggiano tra i due domini.
Ufficio AARO
La storia dell'All-domain Anomaly Resolution Office, è lunga e complicata, così poi come la storia degli avvistamenti UFO. Il primo avvistamento UFO “moderno” fu nel 1947 quando il pilota Kenneth Arnold denunciò l’avvistamentO di una formazione di “piattini volanti”. Da allora, le indaginI dei militari sugli UFO sono state un “affare” seguito a titolo ufficiale da tutte le organizzazioni governative degli Stati Uniti, di cui una delle più celebri fu il Progetto Blu Book dell’aeronautica militare, formalmente concluso il 17 dicembre 1969, dopo aver indagato 12 618 casi di avvistamento, 701 dei quali rimasero classificati come "non identificati".
L'AARO ha le sue origini nell'Advanced Aerospace Thread Identification Program (AATIP), che era stata finanziata nel 2007 dal Governo degli Stati Uniti con un budget di 22 milioni di dollari, per studiare gli incidenti UFO. Incredibilmente, i risultati dell'AATIP, formalmente chiusa nel 2012, sono stati resi pubblici solo nel 2017. Dopo l'AATIP è arrivata la Task Force UAP (UAPTF). L'UAPTF era gestita direttamente dal Sottosegretario alla Difesa per l'Intelligence e dall'Office of Naval Intelligence.
Nel 2020, dopo la pubblicazione sul WEB di alcuni video di UFO, girati da piloti della Marina degli Stati Uniti, il Senato ha richiesto che i video dei fenomeni aerei non identificati raccolti dalla Marina, così come i video UFO del Pentagono fossero raccolti, studiati e resi pubblici. Nello stesso anno, il comitato di intelligence ha anche votato per rendere pubblico tutte le registrazioni e le l'analisi dei dati su qualsiasi fenomeno aereo non identificato preso in esame.
Dopo questa, nell'estate 2022, viene aperto l'All-domain Anomaly Resolution Office, di cui è attualmente direttore Sean M. Kirkpatrick. La missione dell'ufficio è lo studio e la spiegazione di tutte le anomalie riscontrate da militari e/o civili ed è diverso dal resto degli "uffici per alieni" perché indaga su tutti i rapporti UAP, quindi non solo quelli aerei ma anche subacquei o che interagiscano con i due Domini (per esempio un UAP che si tuffa in mare).