Nella vita di tutti i giorni tendiamo a riempire tutti i vuoti evitando la noia ad ogni costo. È bene sapere che la noia porta con sé tantissimi vantaggi… e si può imparare ad annoiarsi! L’enciclopedia Treccani definisce la “noia” un senso di insoddisfazione, di fastidio, di tristezza, che proviene o dalla mancanza di attività e dall’ozio o dal sentirsi occupato in cosa monotona, contraria alla propria inclinazione, tale da apparire inutile e vana”. Questa però non è altro che l’interpretazione più comune di un sentimento che ci apre le porte della nostra mente.
Da sempre la noia ha fatto compagnia all’uomo… oggi sembra qualcosa di terribile, qualcosa da evitare ad ogni costo. Fare la fila, essere bloccati nel traffico, partecipare a riunioni interminabili… ecco che ci viene in aiuto la tecnologia, capace di colmare vuoti ma in grado di farci perdere i suoi benefici.
Quando il nostro cervello “riposa” i nostri pensieri e la nostra immaginazione hanno campo libero. La noia tende a stimolare il cervello. Per creare o imparare a creare, non bisogna tenere la mente perennemente occupata.
Non far nulla permette ai pensieri di vagare, annoiarsi ci spinge a fare azioni importanti, che hanno un senso. È così che nascono le idee di dedicarsi a nuovi passatempi, entrare a far parte di una nuova associazione e conoscere nuove persone, iscriversi a corsi, e così via…
Accantonare per un po' cellulare e PC ci porta a disintossicarci dalla tecnologia. Alleviare stress ed ansia portata dal controllo spasmodico delle notifiche porta a godersi il relax e …non ultimo … a dormire meglio!
È necessario riabituare il cervello a fare una sola cosa alla volta, impareremo nuovamente a concentrarci più profondamente e più a lungo senza frazionare la nostra attenzione a causa di distrazioni frequenti.
Dieci minuti passati a non fare niente sembrano molto più lunghi di 10 minuti in piena attività. Annoiarsi cambia il nostro rapporto con il tempo. Si prende coscienza di tutte le possibilità che abbiamo davanti in una giornata di 24 ore.
Le nostre agende sempre così fitte da essere abituati a ripetere di non avere tempo, anche quando di tempo ne avremmo.
Anche lo studio della Società Britannica di Psicologia, conferma che la noia, come tutte le attività passive, incrementa la creatività. Teresa Belton, ricercatrice della School of Education and Lifelong Learning della University of East Angli, uno degli studiosi che hanno maggiormente indagato questo tema, è arrivata a definirla la culla della fantasia. Possiamo infatti sfruttare la noia per contemplare il nostro mondo interiore e sognare a occhi aperti. Da entrambe queste attività infatti si sprigiona la nostra creatività.
In uno studio descritto da Daniel S. P. Schubert sul Journal of Creative Behaviour fu dato a dei ragazzi un problema da risolvere che richiedeva associazione di parole in un lasso di tempo di molto superiore a quello necessario. Esaurite le risposte più o meno ovvie, per non annoiarsi i ragazzi iniziarono a inventare soluzioni alternative.
La noia non solo stimola la nostra creatività ma: - ci aiuta a capire quando qualcosa non va; - ci sprona a definire obiettivi per la nostra vita; - ci aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati; - ci rende altruisti. Ora, pensate un attimo di avere un bambino. Se ogni volta che non avesse nulla da fare venisse da voi a chiedervi che fare, e voi gli deste qualcosa da fare, cosa succederebbe al suo cervello? Col tempo, si abituerebbe a demandare la risposta a qualunque quesito a un’entità esterna, anziché provare a trovare una soluzione da solo. Offrendogli risposte pronte per ogni domanda, gli impediremmo di sviluppare la sua creatività, e di conseguenza di diventare quello che è.
Noi adulti abbiamo lo stesso problema con il nostro cellulare, il nostro capo in ufficio, gli annunci pubblicitari dei Social Media e così via. Il mondo esterno è in competizione per attrarre la nostra attenzione. Ci siamo costruiti così tante vie di fuga alla noia, che per annoiarci oggi ci si deve impegnare. Ecco alcuni spunti per re-introdurre la noia nelle nostre vite. - nascondere lo smartphone ai nostri occhi; - decidere di non scattare foto o mandare messaggi per un giorno; - creare un messaggio di vacanza e attivarlo per un’ora o un giorno, o appenderlo fuori dalla porta del nostro ufficio; - mettere una pentola d’acqua sul fuoco e osservarla fino a che non bolle; Oggi siamo costantemente connessi, annoiarsi, ogni tanto, ci aiuta dunque a disconnetterci dal mondo esterno e prenderci cura di noi, stimolando la nostra creatività e riconnettendoci con noi stessi.