Oggi incontriamo il Dr. Antonino Graziano, Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica presso l’UOC Centro Ustioni Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
La chirurgia estetica: negli ultimi anni si è verificato un boom di interventi, ultimamente i numeri sono in ascesa o meno?
Donne, e anche uomini, si affidano sempre più, sfidando la crisi economica, al bisturi per curare sgradevoli inestetismi. Dal 2006 ad oggi sono aumentati dell'11,2% gli interventi di chirurgia estetica, come ha rilevato la Sicpre (Società italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica). Oggi le richieste di un “ritocchino” di chirurgia estetica crescono del 10-15%: tra gli interventi più gettonati troviamo il ringiovanimento del viso, i ritocchi alle palpebre (52mila nel 2007), la liposuzione (49mila), la rinoplastica (44mila), la mastoplastica additiva (42mila) e quella riduttiva.
Quanto influiscono i media nella decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica?
Con l’avvento della televisione e ancora più di internet, le donne devono fare i conti ogni giorno con una pletora di rivali incorporee, dalla perfezione estetica irraggiungibile (anche perché ottenuta sempre più spesso con Photoshop e altri trucchi fotografici), e insistentemente simili a ogni latitudine.
E' vero che questo tipo di interventi è molto costoso?
I fattori che influiscono sul prezzo finale di un intervento di chirurgia estetica sono molteplici e, di seguito, provo a elencarne alcuni tenendo presente che questa lista non vuole essere esaustiva, in quanto vi sono ulteriori elementi che variano da paziente a paziente (es. la complessità dell'intervento stesso) e che possono essere rilevati e valutati esclusivamente dal chirurgo estetico nel momento della visita preliminare pre-intervento.
Elementi variabili che influiscono sul prezzo degli interventi:
- esperienza, capacità e fama del chirurgo plastico;
- struttura (casa di cura, ospedale) dove viene eseguito l'intervento;
- presenza di anestesista e di altri collaboratori del chirurgo durante l'operazione;
- costi e qualità dei materiali utilizzati nell'intervento (es. protesi);
- entità del difetto che si intende rimuovere;
- complessità dell'intervento stesso;
- tecnica operatoria utilizzata;
- risultato finale che il paziente desidera ottenere.
Spesso chi desidera cambiare delle aree del proprio corpo, nasconde una non accettazione di sé: è corretto cercare di dissuadere il paziente dall'effettuare l'intervento e convincerlo a lavorare soprattutto sul suo disagio psicologico?
Chirurgia estetica sì o no? Sì, se si migliora in modo nettamente oggettivo l'aspetto della persona. No se si ricorre a essa illudendosi di risolvere facilmente problemi o difficoltà, evitando di andare a fondo e scoprirne le vere cause, preferendo cercare alibi o false soluzioni. Per me, questo è importante non solo per la persona che si deve sottoporre a interventi di chirurgia estetica, ma anche per il chirurgo che andrà ad effettuare l’intervento, che ha un ruolo fondamentale anche nella fase precedente all’operazione; è suo compito non solo consigliare ma anche dissuadere il paziente dall’effettuare interventi estetici troppo invasivi o che non potrebbero fornire un’immagine armoniosa.
E' vero che non si può nascondere di essere "rifatte", ovvero si riesce a far sembrare naturale un naso o un seno ricostruito, senza che nessuno si accorga che è finto?
La bellezza appartiene alle donne. Sono le donne quelle che ci tengono, che la curano, che la vogliono e la pretendono. In TV non si fa che parlarne. Seno rifatto, bocca siliconata, zigomi e glutei come nuovi, con tutte le conseguenze del caso: positive, per chi con questa operazione risolve complessi antichissimi, negative, perché quando l’età avanza il ritocco si vede e deforma i lineamenti.
Il valore dei difetti: non è forse vero che i difetti o le particolarità, come un naso leggermente storto, un seno piccolo, una bocca non carnosa, possono essere segni distintivi di una persona e che quindi a volte è giusto mantenerli?
Il viso è senza dubbio la parte più visibile del nostro corpo, quella che è sempre esposta, in ogni stagione e in ogni momento. Per questo la regolarità dei lineamenti del viso è ritenuta estremamente importante, ed è sul viso che si concentrano i maggiori interventi di chirurgia estetica. Il volto deve infatti presentare una giusta proporzione tra tutti i suoi elementi, ovvero fronte, naso, occhi, guance, bocca e mento. Naturalmente questo è un discorso generico, il mondo è bello proprio perché è vario, e spesso dei piccoli difetti del volto possono diventare interessanti segni distintivi. La strada della chirurgia plastica è da scegliere nei casi di inestetismi che provochino senso di disagio nella persona, che siano insomma fonte di imbarazzo e di fastidio.
Quale è il target di persone che si rivolge a lei?
Schematizzando, si rivolgono a me tre fondamentali categorie di persone, appartenenti a diverse fasce d’età, con motivazioni e aspettative diverse:
- soggetti che non hanno mai accettato la propria immagine corporea a causa di particolari anatomici devianti dalla forma considerata “normale” e quindi a disagio nelle proprie esperienze sociali e professionali;
- soggetti che richiedono l’accentuazione di alcune caratteristiche per risultare più attraenti;
- soggetti che accettano la propria immagine corporea, desiderano conservarla e non accettano i segni dell’invecchiamento.
Quanti interventi ha effettuato nella sua carriera? Ha mai ricevuto lamentele?
Oltre 500 interventi. Non ho fino ad oggi ricevuto lamentele, piuttosto delle richieste di follow-up post intervento.
Essere ed apparire. Un suo pensiero da medico e da uomo.
La prima cosa che è doveroso chiarire è che "chirurgia estetica" non è sinonimo di "chirurgia plastica"; quest'ultima infatti è un ramo della chirurgia che a sua volta comprende due grandi discipline: la chirurgia estetica e la chirurgia ricostruttiva. La differenza sostanziale fra queste due discipline è che la prima tratta difetti, congeniti o acquisiti, della fisionomia o della forma del corpo, mentre la chirurgia ricostruttiva tratta situazioni di tipo patologico che possono essere risolte in toto o parzialmente attraverso processi di ricostruzione e/o di demolizione / ricostruzione. Oggi è sicuramente d'obbligo apparire. E’ il messaggio martellante che ci arriva dai media, se non hai un certo look e un certo stile di vita sei out. Essere è molto difficile, devi uscire dalla massa e rischi di restare isolato ma credo che certi valori vadano difesi. Non c'è niente di morale o immorale, è una scelta di vita, l'importante è essere se stessi senza scendere a compromessi e senza rinunciare ai propri principi.