La stagione dell'amore viene e va
i desideri non invecchiano quasi mai con l'età...
all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà...(Franco Battiato)
Circa un mese fa siamo transitati dal solstizio d'inverno. Il solstizio d'inverno ferma il sole ma allo stesso tempo è l'inizio di una nuova luce, di un nuovo giorno, di una nuova stagione. Segna l'inizio dell'inverno ma ci porta verso la primavera. Inizia un nuovo cammino verso lo sbocciare dei fiori, verso la nuova stagione dell'amore anche se l'amore non ha stagioni se non dentro il nostro sentire.
Lo stesso accade per l'amore perché può accadere che non puoi viverlo con chi vuoi o con chi hai scelto di viverlo e allora, se non lo lasci andare, questo muore e l'amore non può morire ma rimanere e volare dentro quel cielo infinito dove finiscono gli amori non vissuti, solitari o impossibili.
Come scriveva Oriana Fallaci:
È la vita. A volte credi che due occhi ti guardino e invece non ti vedono neanche. A volte credi d’aver trovato qualcuno che cercavi e invece non hai trovato nessuno. Succede. E se non succede, è un miracolo. Ma i miracoli non durano mai… Tra un uomo e una donna ciò che chiamano amore è una stagione...
Sì, è la vita è questa è fatta di stagioni dove non sai mai ciò che le stagioni, i cambiamenti, ti riservano perché è sempre ogni giorno un nuovo miracolo.
Bisogna lasciarsi andare dentro il flusso ed essere il flusso. Percorrere la via della vita per vivere sulla pelle le emozioni che ci vengono incontro per farci provare l'estasi dell'abbandono ad una nuova via. Bisogna lasciarsi andare per ricevere da Dio, dalla vita, dall'amore... se non lasci andare e resti fermo non puoi conoscere ciò che è stato preparato per te.
L'amore ha bisogno di essere accarezzato, toccato, respirato e non asfissiato. Se lo soffochi, lo limiti e non lo fai respirare perde l'essenza del poterlo conoscere attraverso il corpo, attraverso la vita che ci è stata donata per sperimentarlo.
Se è vero che l'amore accade bisogna allora lasciare che accada e permettere a chi ci ama di far fluire su di noi il piacere dell'amore che si fa denso e diventa corpo. Devi lasciarti andare verso l'Oltre per accogliere chi incontri che è destinato a te e che la vita vuole donarti.
I sussurri, i respiri, gli sguardi, i desideri, tutto ciò che è impalpabile deve diventare palpabile per iniziare a conoscere la realtà, la realtà suprema.
Liberarsi dagli schemi limitanti, espandersi verso quello stato di coscienza che appartiene all'invisibile e farlo diventare visibile.
Si chiudono gli occhi per entrare in quello stato meditativo dove però non esiste la separazione tra la mente e il corpo. Si inizia a vedere attraverso le carezze, il suono del respiro che diventa quello che illumina e ti fa percepire la luce che emana il corpo di chi ami.
Entri nel livello elevato del piacere. Vai verso l'espansione dello stato di coscienza per costruire dentro di te una nuova stagione dell'amore.
È dentro questa nuova stagione che devi riporre ogni bellezza, ogni gioia ma anche il coraggio di lasciar espandere quella luce abbacinante ed avanzare verso la scoperta di ogni vibrazione che attraverso il corpo puoi conoscere. È dentro questa nuova stagione che va costruito lo spazio dove il corpo trascende verso l’anima e avviene la fusione dentro una apparente separazione dei corpi che invece diventano Uno.
Non chiamarlo sesso, chiamalo amore che ha in sé tutte le dimensioni che Dio ti ha donato, che devi percorrere per sperimentare la Via delle emozioni dentro il dono della vita terrena dove tutto è palpabile e vero come le cose che non si possono toccare né vedere ma che senti dentro di te.
Lascia che il corpo diventi lo strumento dove le mani dell’altro che è diventato amore percepiscano il suono che, facendosi sempre più un crescendo, manda in frantumi ogni paura e costruisce il vero sentire te stesso attraverso l’altro. Mentre con quelle mani che amano il tuo corpo te lo fanno vibrare con una forza che non può essere misurata dentro la dimensione umana. Mentre ama il tuo respiro respirandolo e lo fa diventare il soffio vitale che arriva dalle narici al cuore e libera le farfalle dallo stomaco per donartele e farti respirare il suo respiro…
Accogli il dono dell’estrema bellezza che adesso deve cancellare la mente e lascia che tutto fluisca senza inibizioni, senza la paura che la bellezza dell’amore talvolta può dare alla mente. In quel momento onori il corpo che ti è stato dato per sperimentare l’amore attraverso i sensi.
Senti il percepito della pelle che incontra l’altro. Il suono dei sussurri che raccontano di te e di ciò che sei. La visione della bellezza del corpo dell’altro come la più bella opera d’arte mai vista prima. Il sapore del nettare di loto che il corpo produce per nutrirti. L’odore dell’anima dell’altro e della tua che insieme creano il profumo dell’amore. Abbandonati alla dolcezza della sensualità che si crea e riempie lo spazio che insieme condividete per fare l’amore.
Non chiamarlo sesso, chiamalo amore.
Quello che stai facendo è sperimentare l’amore senza il controllo della mente e della sessualità così come, magari, l’abbiamo sempre pensata, ma è quell’energia che transitando attraverso ciò che ci hanno detto chiamarsi sesso ci fa arrivare a toccare l’amore.
Come puoi pensare di vivere l’amore senza sperimentarlo? E come lo puoi sperimentare se non attraverso il corpo? È sulla pelle, sul corpo che si possono sentire le emozioni. Quelle che non puoi esternare con le parole perché non esistono per descriverlo. Sarà la sensorialità, l’abbandono al piacere del corpo che ti condurrà alla conoscenza di te stesso attraverso ciò che l’altro ti farà percepire mentre ti ama. Mentre ama il tuo corpo, il tuo respiro, il tuo odore, il tuo sapore e si inebria e inizia a trascendere “l’oltre” dove la visione è quella più vera e che fa di te il Sacro femminino o il maschile Sacro. È lì che devi abbandonare il controllo della mente e lasciarti fluire verso l’estasi dove gli opposti entrano uno dentro l’altro per fondersi nell’abbraccio dell’amore. Andare così verso la trascendenza e iniziare a conoscere l’amore attraverso i corpi.
Non chiamarlo sesso, chiamalo amore dentro la stagione dell’amore.
È così che inizia una nuova poesia dove il corpo diventa l’ottava nota della melodia dell'amore.