L’antropologa statunitense Margaret Mead sosteneva che la relazione più competitiva all’interno di una famiglia poteva essere quella tra sorelle, ma allo stesso tempo, riconosceva che una volta cresciute, diventava la relazione più forte. Sicuramente il legame tra le sorelle Giusti, fondatrici del brand di calzature italiane AGL, è sempre stato l’ingrediente segreto del loro successo. Un mix di creatività, fantasia, innovazione ed entusiasmo che si riflette in tutte le collezioni del brand, dove la complicità tra donne aiuta a migliorare e migliorarsi con stile e personalità.
Abbiamo incontrato Sara, Vera e Marianna in occasione della Fashion Week milanese, curiosi di scoprire tutto il lavoro che si cela dietro la presentazione della nuova collezione Autunno-Inverno, dall’altissimo contenuto creativo, dove ogni pezzo è contraddistinto dai visi delle tre sorelle impressi sul battistrada.
Alla base di ogni vostra collezione vi è il concetto della creatività contemporanea. Per voi cosa significa e cosa esprime maggiormente questo concetto?
Vera. AGL è un’azienda che ha 63 anni e ha visto tre generazioni all’azione. Mio nonno e mio padre hanno anche loro lavorato in maniera creativa e contemporanea, per questo per noi il legame col passato non è solo know how, ma proprio dal passato abbiamo ereditato la curiosità per il futuro.
Sara. Il connubio di tradizione e contemporaneità rende unica AGL, perché è un brand di riferimento per la moda contemporary, pur avendo una lunga storia.
Marianna. La nostra tensione e spinta verso il futuro si legge anche come continuità col passato: il nostro sogno più grande è quello di vedere in azione in azienda la quarta generazione. Il dialogo tra passato e futuro in AGL è sempre vivo.
Come mai la tematica della “sorellanza” alla base della vostra collezione Autunno-Inverno?
Vera. Stiamo vivendo un momento storico particolare in cui i valori forti sono il senso e il significato di ciò ci dà la spinta per fare. Noi lavoriamo, creiamo e ci divertiamo grazie al potente legame di sorellanza che ci unisce. Le donne, sorelle le une con le altre devono riscoprire questa unione così potente. Per questo Sisterhood, il valore che ci rappresenta e parla di noi, diventa inno alle donne e forte tema della nostra collezione. Così le scarpe diventano complici di un modo d’essere, un accessorio che semplifica la vita esaltando la personalità.
Quale significato assume per voi la parola “sisterhood”?
Sara. La sorellanza è comprensione, apertura, accoglienza. È un privilegio lavorare con le mie sorelle con le quali esiste un legame indissolubile per il fatto che ci capiamo al volo a volte senza parlare, per il fatto che vivendo vite simili si instaura un aiuto e un sostegno naturali che unisce in un’unica forza.
Vera. Questo speciale senso di sorelle che unisce ci unisce è stato trasposto nel team aziendale. Rassicurati dal legame di sorellanza, abbiamo costruito un gruppo allargato di donne che lavorano insieme con grinta, collaborazione ed energia.
Marianna. AGL non sarebbe stata la stessa senza Giusti sisters.
Per la nuova collezione si parla di nuove cuciture nelle lavorazioni e nuove forme per i volumi.
Vera. Abbiamo lavorato la pelle con un approccio sartoriale come se stessimo costruendo degli abiti ripresi dalla tradizione, ma con interpretazioni contemporanee. Abbiamo realizzato un’allacciatura corsetto in un combat boot color giallo, il colore del buon’umore; un mocassino fluo con un lucchetto simbolo di unione tra sorelle, dei clog minimal su fondo gomma, il clog è una calzatura preistorica, che ha attraversato i secoli e la storia, ha quindi un’anima forte e determinata. Poi i tagli geometrici degli stivaletti, simbolo di apertura a idee nuove. Ogni scelta ha un significato, è un omaggio alla donna poliedrica e forte.
Per la collezione Autunno-Inverno avete realizzato nuovi design per le suole dall’extra volume e super leggere, tutte contraddistinte dai vostri visi impressi sul battistrada: come è stato possibile?
Vera. Le suole extra volume sono in gomma espansa con aria quindi diluita e più leggera. Questo ci permette di creare delle suole maxi, ma che siano camminabili, flessibili e facili da indossare tutto il giorno. Il volume delle suole ci permette di essere creative a 360°, vale a dire sia sulla tomaia (con modelli originali e significati valorizzati da pelli e colori), che sulla suola. Abbiamo così creato la serie di suole “Sisters” con i nostri volti incisi, perché il valore di sorellanza è un sentimento che lega noi tre, ma che vogliamo portare fuori da questo laboratorio fino a toccare ogni membro della nostra community.
Come nasce la collaborazione con il canale di video digitale Nowness e quale era la vostra mission?
Vera. Abbiamo sempre avuto la fortuna di collaborare con artisti speciali come Paolo Roversi e Mert & Marcus, per citarne solo alcuni. Parlando del digital era normale per noi collaborare con Nowness, una fabbrica di meraviglie, crea incantesimi unendo diversi ingredienti per fare magie. Così AGL insieme al team creativo di Nowness ha studiato il concept di Sisterhood e ha trovato una fucina di creativi che ha realizzato uno short selezionato all’ASF film festival. Il concept era quello di raccontare attraverso la musica e le immagini un sentimento: la sorellanza.
Nel video vi è il contributo dell’attrice e ballerina Nikkita e della cantautrice Lapsely: connubio che lega il fashion alla musica e alla danza?
Vera. Forme d’arte diverse si elevano se trovano un equilibrio insieme. È questo quello che è successo in Sisterhood per questo il film è così potente. Ma del risultato ero certa prima della sua realizzazione: quando un gruppo di donne talentuose come Fiona, Nikkita e Lapsely lavorano insieme si crea magia.
Avete scelto il museo della Tate a Londra per la realizzazione del vostro video. Secondo lo Statuto dell’ICOM il Museo è una istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo… voi in quanto donne e imprenditrici del fashion che tipo di servizio sentite di offrire alla società?
Vera. La Tate Modern è il tempio dell’arte moderna dalle sue origini fino ad oggi: come AGL è un dialogo aperto tra passato e futuro in chiave contemporanea e internazionale. La Tate è al servizio della società e dello sviluppo, AGL è custode dell’arte manifatturiera italiana al servizio delle generazioni future.
Avete avuto difficoltà nel girare il video all’interno della Tate?
Vera. È stato naturale e l’estetica delle sale e della Switch House in particolare si sposa perfettamente con l’estetica di AGL minimal e contemporanea.
Alla base di tutte le vostre collezioni, la comunicazione passa attraverso il digitale con la realizzazione di video creativi. Secondo voi quali sono le potenzialità di questo mezzo di comunicazione e che tipo di risposta avete dalle vostre clienti?
Vera. Più che il mezzo, è l’arte in tutte le sue forme ad essere un mezzo potentissimo di comunicazione. Il pubblico apprezza sempre l’espressione di un significato attraverso l’arte perché lo rende comprensibile. Noi siamo molto orgogliose di Sisterhood perché racconta di noi, del nostro legame tra sorelle. È un video intimo e insieme un messaggio di apertura per una unione forte tutta al femminile.