“L’eleganza e la femminilità sono gli elementi chiave della nostra collezione, anche se non penso ci sia un’unica tipologia di donna Zanotti. Mi piace immaginare che ci siano tanti tipi di donne Zanotti, con diverse personalità e alcuni punti in comune: hanno molteplici interessi, sono cosmopolite e adorano viaggiare, fisicamente e con la mente. Sono donne che si tengono sempre al passo con i tempi, anzi sarebbe meglio dire che sono loro a forgiare questi tempi. Amano confrontarsi tra di loro, sono donne intelligenti e per questo tutte sensuali, ognuna a modo proprio”.
Abbiamo incontrato Giuseppe Zanotti, presidente e direttore creativo, nonché fondatore, dal 1994, di uno dei marchi leader, a livello internazionale, nel settore della calzatura e degli accessori di lusso. Grazie a un design visionario e sempre innovativo, il brand Zanotti è infatti riuscito a svilupparsi a livello mondiale, diventando una presenza fissa sui più esclusivi red carpet di tutto il mondo e nelle principali città della moda e del lusso, tra le quali Milano, Parigi, Londra, Dubai, Hong Kong, Tokyo, Pechino e New York.
Uno dei segreti del successo dell’azienda è sicuramente la qualità del prodotto e lo stile, ispirato e strettamente connesso al mondo del cinema, della musica e dell’arte, come ci spiega il Signor Zanotti: “La moda ha sempre attinto all’arte. Io per primo faccio molta ricerca in questo senso. Sono un collezionista di opere d’arte, non necessariamente di artisti famosi, quello che mi importa è che mi lascino un segno dentro, che mi ispirino, anche nel lavoro di stilista. È da molto tempo che accarezzo l’idea di collaborare ad una collezione di accessori con un artista e spero di trovare la persona giusta un giorno!”.
Originario di una piccola città, nota per la sua tradizione calzaturiera di lusso, come San Mauro Pascoli, Giuseppe Zanotti ha unito, negli anni, la sua forte passione per l’arte con la musica e la moda, lavorando come designer free-lance fino al 1994, quando decise di rilevare una piccola azienda calzaturiera e dedicarsi a un progetto ambizioso: progettare e produrre le proprie scarpe, delle vere e proprie opere d’arte. La maestria nel saper coniugare tradizione e innovazione per la scelta dei materiali e nel riuscire ad equilibrare i diversi elementi, come ricami e dettagli gioiello, rende le calzature Zanotti dei pezzi unici. Per la collezione Primavera-Estate 2020 sono stati utilizzati elementi in metallo combinati a una vasta gamma di materiali, dai tradizionali ai più innovativi, come nappe, camosci, vinili, ma anche laminati, latex satinati e tessuti iridescenti ad alto contenuto tecnologico. Sui sandali stiletto e sui flat, grandi fiocchi in raso ricordano tagli da couturière che, esagerati nella forma, rendono la scarpa la vera protagonista di ogni outfit.
Una collezione audace, innovativa, sensuale, capace di reinterpretare i codici stilistici del brand, rielaborandoli con dettagli inaspettati, che danno in alcuni casi, quasi un aspetto “non finito” alla calzatura, come grafiche originali e fiori, lilium in pelle e rose in morbido suede, lavorati a caldo come una volta, frutto di un’artigianalità tutta Made in Italy.
“L’elemento davvero chiave nelle mie calzature è l’attenzione all’equilibrio dei diversi elementi. Anche quando applichiamo dettagli gioiello importanti o complessi ricami, le mie scarpe hanno comunque un segno distintivo: la leggerezza, data dalla combinazione dei materiali delle varie componenti, come anche dallo studio delle proporzioni. C’è una ricerca quasi ingegneristica dietro una scarpa”.
Naturalmente tutta la ricerca passa attraverso la carta, datosi che ogni calzatura nasce da uno schizzo che va ad interpretare l’idea creativa: “È sulla carta che immagino la silhouette, partendo dal tacco, elemento chiave. Questa idea bidimensionale viene poi trasformata in 3D dai tecnici esperti della modelleria e da lì nasce il prototipo che viene poi testato per calzata, comfort, estetica, etc. e vengono eliminati i difetti. A volte questo processo può richiedere settimane di lavoro. Una volta raggiunto l’obiettivo abbiamo il campione, che a seconda dei casi verrà declinato in diversi materiali e colori ed è pronto per essere industrializzato”.
Al fine di migliorare i processi produttivi, l’azienda ha iniziato ad occuparsi anche di sostenibilità, sperimentando materiali riciclati e tecniche di lavorazione meno inquinanti per venire incontro ai bisogni del nostro ecosistema, non rinunciando mai alla qualità e all’artigianato, ma soprattutto alla creatività, un elemento chiave che secondo il Signor Zanotti è stato spesso penalizzato dal fashion system: “Durante il lockdown sono stato costantemente in contatto con il mio team, per lavorare alle nuove collezioni, in modalità smart-working. Certamente la situazione è in costante evoluzione, però è importante portare avanti una riflessione sul sistema moda: in questa situazione sono emerse con più forza delle problematiche già esistenti… molti sprechi dovuti alle tantissime collezioni proposte annualmente (pre-collezioni, main capsule quasi con cadenza mensile). Un sistema troppo veloce che penalizza qualità e creatività, i due elementi da cui partire per sollevarsi dalla crisi che stiamo vivendo”.