La collezione Spring Summer 2025 si ispira all’immaginario delle Ninfee contemporanee. La capacità della ninfea di fiorire ogni mattina e chiudersi di notte simboleggiava nella mitologia egizia il ciclo della vita e della morte; era associata al dio del sole, Ra, e si credeva rappresentasse la creazione e la rinascita. Per voi ogni creazione simboleggia un po' una rinascita?
Ogni collezione è un ciclo a parte con piccoli pezzi, con piccole cellule di idee, che poi di sviluppano e prendono vita e crescono fino alla sua forma più matura e definita, che presentiamo al nostro pubblico. Quando ci affacciamo a una nuova collezione, quella precedente vola come una foglia che si stacca da un albero.
Il fiore delle ninfee, simbolo di purezza ed eleganza, è stato uno dei motivi ricorrenti nelle opere degli artisti impressionisti. Per Monet le ninfee rappresentarono, contemporaneamente, il frantumarsi delle certezze ottocentesche e il simbolo di pace, in occasione della fine della prima guerra mondiale, quando l’artista stesso donò al presidente Georges Clemenceau il ciclo delle sue ninfee. Per voi, che lo avete eletto a simbolo di tutta la collezione, nel mondo della moda, che significato riveste?
Nella Collezione AGL, la ninfea è una celebrazione della femminilità contemporanea, ispirata alla bellezza naturale e all’ eleganza delle donne. La nostra filosofia del design per la stagione Primavera-Estate 2025 si basa sulla natura e sulla mitologia; abbiamo pensato all’immaginario delle ninfe contemporanee, esseri di innata bellezza che si muovono nel mondo con leggerezza e grazia, traducendo il loro mistero in calzature uniche che evocano un senso di meraviglia e leggerezza, a ricordare cascate d’acqua e fiori fluttuanti. Delicati petali di ninfea, meticolosamente ritagliati dalla pelle più morbida, decorano ballerine e sandali con tacco. Il fiore è anche ricamato con maestria tridimensionalmente in filo di cotone su mule e sandali gladiatore, con la dedizione di AGL all’artigianato di alta qualità. Anche per noi sorelle la ninfea è simbolo di pace e di equilibrio, necessario in un lavoro come disegnare una collezione moda, ma più in generale serve come stato d’animo ed infine è un augurio e una speranza, per tutti.
Per un’interpretazione più astratta degli elementi naturali, avete riprodotto il fiore delle ninfee anche in rafia su organza trasparente, fondendo il design contemporaneo con l’eredità del passato. Potete spiegarci il tipo di lavorazione che necessita una creazione simile?
Giochiamo sempre con l’antico e il moderno e adoriamo fondere lavorazioni tradizionali con materiali innovativi ed inconsueti. In questo caso abbiamo ricamato su una rete di nylon con un filo in rafia. La difficoltà è tutta nei punti: se ne realizzi pochi perdi il disegno, se ne realizzi troppi si rischia di tagliare la rete, dunque è sempre un gioco di equilibrio.
Quale palette di colori avete prediletto per questa collezione?
La palette colori di AGL per questa stagione incarna l’armonia delicata della Natura, con tonalità pastello morbide, gli essenziali nero, o bianco, arricchiti da tocchi delicati di blu metallizzato, argento, fucsia e giallo, come i raggi del sole sull’acqua.
Il vostro artigianato di qualità si riconosce anche nella maestria delle vostre decorazioni: cristalli cuciti a mano, occhielli in metallo, ricami in filo di cotone su mule e sandali gladiatore. La vostra collezione bilancia con equilibrio, creatività, artigianato ed eleganza senza tempo. Il vostro segreto?
Il nostro segreto è non esagerare, non realizzare mai qualcosa per stupire, ma realizzare sempre qualcosa di bello e speciale. Ogni piccolo dettaglio è incredibilmente femminile senza essere vanitoso.
Tutta la collezione è una celebrazione della femminilità contemporanea, ispirata alla bellezza naturale e alla eleganza delle donne. Quali le città che vi hanno maggiormente ispirato per bellezza ed eleganza?
Sorelle Giusti: L’isola di Ortigia porta con sé il fascino del mito, l’amore, la passione sensuale di Alfeo per la ninfa Aretusa e ancora il mare, i viaggi e gli approdi. È un luogo raccontato nel poema epico di Omero, un luogo antichissimo e magico, elegante e selvaggio. Profuma di cultura, di vita e di buono.
“Mito di una donna” è il nome che avete scelto per la vostra SS 2025. Lo scrittore britannico William Somerset Maugham asseriva che “la tendenza al mito è innata nella razza umana. È la protesta romantica contro la banalità della vita quotidiana”. Concordate?
Esattamente questa collezione non nasce dal caso, piuttosto nasce dal caos di questi momenti incerti. È una protesta contro le atmosfere grigie e sospese di questi anni. È un augurio di buona sorte contro il disordine di questi tempi, per portare un messaggio di positività e qualità, per evitare una vita che scorre senza essere sorpresa dal buono e dal giusto. Il mito è meraviglia, è sogno, ma si riferisce a storie o narrazioni tradizionali che spiegano fenomeni naturali, valori culturali, o aspetti dell'esperienza umana e sono utilizzati per trasmettere insegnamenti morali o sociali.
Il "mito di una donna" rappresenta e narra il ruolo delle donne nella società, come la figura della madre, la donna seduttrice, o l'eroina, e spesso riflettono le aspettative culturali e i valori di un determinato contesto storico. Il mito di una donna può anche essere visto come un modo per riconoscere e sfidare le limitazioni imposte dai ruoli di genere, evidenziando la necessità di una maggiore comprensione e rappresentazione delle complessità dell'esperienza femminile.