Recentemente, navigando, mi è capitato di ritrovare un web magazine che notai nella giungla digitale già diverso tempo fa. La comunicazione visiva per me è sempre stata una specie di ossessione e distinguere il “buono” dal “non buono”, è ormai una questione di colpo d’occhio, rapidissimo, impietoso. Potrei apparire sicuramente presuntuosa e, se così davvero fosse, va bene lo stesso.
Oggi vi presento The Creative Brothers. Galeotto fu il web, è proprio il caso di dire. Curiosa mi avventuro nei meandri di Google alla ricerca di un possibile lume, che non tarda ad arrivare. Facebook, “Our Story”:
The Creative Brothers racconta i creativi di ogni campo, il loro vissuto, le loro passioni, i loro luoghi quotidiani. Approcciamo i diversi campi della creatività (arte, design, espressione, marketing) attraverso una prospettiva diversa che descriva i protagonisti all’interno del loro mondo: la città, la loro casa, il loro luogo di lavoro, il loro vivere urbano, il modo in cui essi esprimono il loro essere prima ancora del risultato.
The Creative Brothers persegue quest’idea: un approccio schietto, onesto, senza filtri, nel raccontare il creativo partendo dall’origine, e non dall’oggetto finale. Persone, storie, luoghi reali in un racconto che parte da una nuova prospettiva e senza influenze.
Ad oggi, Creative Brothers consiste in un gruppo di professionisti supportati da una rete di collaboratori, autori e fotografi in Italia e all'estero.
Narriamo casi di esperienze creative attraverso occhi indipendenti e sempre curiosi verso le nuove prospettive.
Il guizzo! D’istinto faccio copia e incolla ed inoltro il testo, tale e quale, direttamente come messaggio alla pagina stessa. Un boomerang. La risposta arriva in tempo reale.
Pochi asciutti messaggi in chat e il contatto virtuale prende forma, si fa voce. Mauro Farina, Co-Founder & Brand Manager di The Creative Brothers, si materializza in maniera naturale, diretta e questo ci mette immediatamente sullo stesso piano comunicativo.
Mauro è indubbiamente un personaggio sui generis, con una spiccata precocità intellettuale, sa ascoltare, sa osservare e si mostra sin da subito cordiale, prorompente, attento. Gli chiedo ovviamente informazioni su “The Creative Brothers”, ha avuto così inizio questo nuovo incredibile viaggio…
Mauro Farina, altoatesino, nasce in un ambiente multietnico, un imprinting decisivo per lui. Studia Scienze Politiche a Bologna, città che gli consente di ampliare la sua visione e di assecondare una metamorfosi ormai inevitabile.
Mauro, nella sua costante ricerca di aggiornamento sui trend della comunicazione digitale si accorge di una new wave di web magazine curatissimi sia in termini visual che di contenuti, con un ritorno al long form e alla cura del dettaglio. Tra questi Kinfolk, Freunde von Freunden, Cereal magazine, Sidetracked ed altri di cui alcuni con edizione cartacea, si tratta di pochissimi numeri annuali, con qualità da collezione. Tra i grossi media che nelle sue ricerche aveva notato non si può non menzionare il NY Times, il primo a riesumare il long form e a dare vita ad uno storytelling di qualità. Queste riviste, molto curate, presentano un'attenzione maniacale sia per i contenuti scritti che per la comunicazione visiva, adottando un approccio innovativo alla fotografia e allo storytelling. Il focus è sulle persone, sui contesti e sulla passione, quella vera. Storie autentiche che potrebbero essere fonte di ispirazione per altre persone. Mauro decide, pertanto, di riprodurre questo interessante modello anche in Italia.
The Creative Brothers è un “contenitore” nato da una sua audace idea visionaria. È nella primavera del 2015 quando tre professionisti, Mauro Farina, Sonia Milan e Adriano Mujelli, decidono di unire cuori e cervelli, fusione in un’unica sapiente regia, dando vita ad una rivista indipendente, digitale e assolutamente unica nel suo genere nel panorama nazionale. The Creative Brothers entra on line ad ottobre dello stesso anno.
Molto diversi come carattere e come background lavorativo. Il trait d'union tra Sonia e Adriano è proprio Mauro.
Sonia Milan ha lavorato per Canon Italia fino a quando la crisi del 2009 ha costretto l'azienda ad una pesante ristrutturazione societaria. Era arrivato il momento di combinare al meglio le sue passioni, la scrittura e la tecnologia, per diventare una digital strategist, SEO specialist ed esperta di reputazione online.
Adriano Mujelli invece è un artista in senso stretto. Finiti gli studi in Accademia di Belle Arti, ha sviluppato negli anni diversi rami creativi: quello di orafo, che è ancora il suo mestiere principale, e una spiccata propensione per la fotografia, che lo ha portato ad essere artista e fotografo d'eccezione.
The Creative Brothers è un incontro di personalità e percorsi artistici diversi che hanno saputo convergere. The Creative Brothers è un contenitore di idee, un’espressione di proposte creative, un acceleratore di pensieri. Uno spazio in cui i progetti si fanno tangibili e dove, per naturale propensione, risultano di volta in volta diversi dai precedenti e dai successivi, in una continuità data essenzialmente dalla voglia di sperimentare e di conoscere.
Il web magazine nel tempo si evolve e si struttura. In primis sono state ampliate le collaborazioni, copy e fotografia, per integrare punti di vista diversi ma allo stesso tempo affini. È stato un percorso non privo di difficoltà, trovare elementi validi e allo stesso tempo in linea non è mai cosa facile; ciò gli ha permesso di creare e coltivare uno staff di collaboratori collaudato, affiatato, appassionato. Ognuno dei contributor "entra" nella storia che poi racconta. La assimila, la fa sua e la traspone in una sorta di diario di bordo long version, che fa di The Creative Brothers un contenitore virtuale assolutamente rivoluzionario. Una community dove i rapporti tra le persone sono concreti, fondati sulla fiducia reciproca che va oltre la scrittura e le immagini; un luogo in cui la linea di confine tra virtuale e reale vibra, si fonde, si confonde, scompare.
“La passione, come l'amore, è il motore che fa girare il mondo”, sostiene Adriano Mujelli, “ed è l'unico denominatore comune che unisce persone di estrazione sociale, cultura, professione e appartenenza geografica anche molto diverse tra loro. È per questo motivo che abbiamo pensato a The Creative Brothers come ad un progetto a tutto tondo, senza confini in termini di tematiche o professioni o idee creative. Un luogo dove esistono storie in cui la passione di una vita è diventata il lavoro della vita e viceversa, quella è la nostra casa”.
Il web magazine attualmente dispone di uno staff di professionisti composto anche da producer, project manager e videomaker per le produzioni video, sia quelle a marchio TCB che per quelle realizzate per i brand. Veri e propri consulenti con cui coordinarsi per progettare uno script e uno storyboard a supporto della storia che viene raccontata per immagini.
Ma un progetto per essere sostenibile e crescere ha bisogno anche di investimenti. Per questo al magazine si è affiancata una divisione agency, The Creative Productions, che con la stessa filosofia e il medesimo modus operandi, lavora per svariati brand nell'ambito del content marketing di qualità, nello storytelling e nello storymaking.
In un momento storico come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da una molteplicità di informazioni che spesso non sappiamo né distinguere né gestire, quello che davvero conta è la capacità di creare un qualcosa di vero, di genuino, in grado di emozionare chi sta leggendo. I brand, oggi più che mai, si devono raccontare. Consumatori sempre più esigenti scelgono i brand solo se ne condividono valori e pensiero. Ma è vietato bluffare: il fake viene sempre scoperto, l’autenticità vince tutto.
Saper comunicare bene i valori aziendali, è la mission di The Creative Brothers ed è proprio per questo che le imprese hanno iniziato a sceglierli. The Creative Brothers racconta le loro storie, attraverso un brand storytelling autentico, niente è lasciato al caso, ogni storia è unica e unico è il modo in cui è raccontata. Viene intervistato chi nell’azienda ha investito tutto, chi ci lavora, ma soprattutto chi può farsi testimone dei valori del brand nel modo più diretto: i consumatori.
Storie di passioni, di persone nella loro verità, da cui traspare il cuore pulsante delle aziende che molto spesso, come per i creativi, resta nell’ombra.
Tutte le persone raccontate da The Creative Brothers, anche se molto diverse in termini di luoghi, settori ed esperienze di vita, hanno qualcosa in comune: hanno generato una tempesta. Non soddisfatti dalle vie ordinarie, hanno seguito il loro intuito, il loro istinto, percorrendo la strada del cambiamento con audacia ed entusiasmo, rendendo la loro vita speciale.
“The Creative Brothers è un magazine indipendente” afferma Sonia Milan “con una linea editoriale molto semplice: raccontiamo ciò che ci piace, che ci colpisce, con una predilezione per i personaggi che non sono famosi nel senso classico della parola ma sono mainstream nel loro ambito di occupazione e al contempo non sovraesposti mediaticamente. Si tratta di persone conosciute e riconosciute nel loro settore la cui storia non è ancora stata raccontata in toto. Siamo sempre a caccia di “personaggi” in cui il nostro pubblico si possa ritrovare e riconoscere. Mettiamo le nostre idee a disposizione dei vari brand mantenendo lo stesso stile e tono comunicativo del nostro magazine, creando contenuti esclusivi e piani editoriali per i blog delle aziende e le riviste tematiche”.
Il mondo della comunicazione digitale è in continua evoluzione, si modificano i linguaggi che attraversano età anagrafiche completamente diverse. Ognuna delle generazioni che si interfaccia con il digitale ha un proprio codice di espressione e un approccio diverso e distinto al medium.
“Qualsiasi evoluzione alla comunicazione web ci riserverà il futuro, il nostro compito sarà quello di garantire un valore aggiunto a quanto creeremo e/o racconteremo. Migliaia di linguaggi, migliaia di visioni, di visionari, di creativi. Impossibile intervistarli tutti, ma l’impossibile non ci ha mai fermati”, assicura Mauro, “Siamo un collettivo di curiosi, analisti della creatività, affamati di esperienze e di storie di vita. Un gruppo di professionisti che, consapevoli di non poter descrivere la creatività, ha deciso di darle una voce. Creiamo storytelling case su creativi di ogni campo, già popolari o ancora poco noti non importa. Chiacchieriamo con loro e li fotografiamo sul lavoro, a casa, per le strade e nei loro luoghi del loro quotidiano. Lasciamo che si raccontino. Un approccio senza filtri che vuole svelare, caso per caso, da dove nasce il genio creativo che spesso conosciamo solo grazie alle sue opere straordinarie”.
Già in cantiere per il 2020 nuove idee e proposte come, ad esempio, quella di dar vita a degli editoriali che consentano di poter proseguire i racconti iniziati, le storie che continuano, trame che si intrecciano e si evolvono nel tempo.
Verranno inoltre proposti eventi live che saranno irradiati nel web, un approccio digitale di relazioni reali dove l’incontro intorno ad un tavolo si fa conoscenza, dove il business non è fine a se stesso ma trova nelle relazioni interpersonali sinergie nuove generando collaborazioni e progetti.
Narrare significa portare conoscenza e ha un valore primordiale, essenziale per The Creative Brothers, narrare è creare una comunità di persone attorno ad un fuoco. Le parole creano storie, tessono le trame delle relazioni, spaccano la terra, erigono ponti. Possono allontanare il male, seminare futuro, educare. The Creative Brothers è fatto di queste parole, parole attese, curate, scelte, che raccontano le persone, le situazioni, l’energia costruttiva, creando un campo nuovo.
Un rinnovato modo di mettersi in connessione con le realtà straordinarie esistenti e di conferirgli visibilità con la giusta veste che gli appartiene, che è forza e bellezza.