Dulcis in fundo la terza fiera di giugno a Firenze, dopo Pitti Uomo e Pitti Bimbo, è Pitti Filati, il dominio assoluto della creatività di base, declinata nella scoperta di nuovi fili e nuove combinazioni, nella riscoperta di creativi del passato, oltre che nell’affinamento di tecniche di produzione che riducano drasticamente l’inquinamento scoprendo e applicando una nuova sostenibilità, che viene illustrata nel salone stesso in conferenze molto seguite. Una risposta agli interrogativi del momento, dunque.

Heritage

Lo Spazio Ricerca di quest’anno si intitola Heritage, legato al tema di quest’edizione Back to the Roots. L’autunno/inverno 2020-21 parla di come il patrimonio di conoscenza, esperienza e saper fare si evolva verso nuove interpretazioni per intercettare il gusto dei designer, che distillano le previsioni di lifestyle in prodotti reali. Espressamente dedicata agli espositori del salone, protagonisti di sei tendenze globali. Si fa strada un nuovo trend di filiera nato dall’esigenza di chiarezza e linearità di forme capaci di trasmettere concetti identitari uniti a requisiti di grande portabilità. Tutto è più prezioso e classico, anche lo sportswear, mentre il comfort è una certezza in connubio con una certa eleganza. Un’immagine più definita e scultorea dell’uomo e della donna ma anche un nuovo lusso, ispirato al sistema moda anni ’50 - ’80. Un progetto espositivo e di sperimentazione sempre sorprendente. Allestimento di Alessandro Moradei.

Moda Futuribile

Prende il nome di Moda Futuribile il progetto che unisce in sinergia diversi attori della filiera e non solo, al fine di creare manufatti innovativi e inediti sviluppati ogni stagione per la sostenibilità. Dyloan Studio collabora con Marina Spadafora e il movimento globale Fashion Revolution, per stimolare un’economia e una moda circolari basate sui concetti di re-think, re-use, re-knit di capi invenduti attraverso un approccio progettuale diverso che vede coinvolti i maglifici, le filature e i designer, il tutto mediante tecnologie e know-how della Bond Factory.

Sustainable

Un progetto interamente dedicato alla sostenibilità e alle sue molteplici sfaccettature. L’input arriva dalle indicazioni di un mercato che esige chiarezza in termini di materia prima e processi produttivi, di un design sempre più attento a non entrare in conflitto con l'ecosistema, di un utente sempre più informato sull'impatto dei propri consumi. Sustainable sarà un’area dedicata alla sostenibilità in senso ampio, pensata e allestita per valorizzare esclusivamente prodotti sostenibili presenti nelle collezioni. La sostenibilità si manifesta attraverso forme differenti dalla produzione attraverso una filiera sostenibile, all'utilizzo di materia prima organica, al recupero degli scarti di lavorazione. In continuità creativa con lo Spazio Ricerca, nasce un luogo che invita il visitatore a immergersi emozionalmente e ad essere ispirato dalla ricerca e dai prodotti che rispondono a questi requisiti.

La Fiera

In tutte le collezioni presentate il livello di ricerca e sperimentazione è molto alto ed è fonte di ispirazione per i creativi stessi. Lo possiamo vedere dalle foto dei visitatori. Molti guardano attentamente i pannelli alle pareti, poi li sfiorano, per unire l’impressione tattile a quella visiva, prendono infine campioni di filati nei colori moda che più li colpiscono. Anche i numeri indicano una crescita dei visitatori. Nel totale c’è una piccola flessione di compratori, ma è per la difficoltà del mercato italiano. Gli stranieri, per il terzo anno consecutivo, crescono di numero come partecipazione.

Produttori italiani come Linea Più, Millefili, Baruffa, Cariaggi continuano a portare avanti la sperimentazione, cosa che li premia a ogni sessione di Pitti Immagine. Due nuovi filati, “Giselle Fluo” e “Genius”, sono il risultato della nuova sperimentazione di Linea Più. Realizzati nella viscosa con la tecnica di tintura “solid fluo” con pigmenti fluorescenti, nelle due varianti colore giallo e verde, raggiungono un’altissima resistenza alla luce. Un risultato estetico che introduce nuove opportunità di stile: la viscosa, per sua natura filato elegante, assume in questa modalità un aspetto sportivo.

Altri potenti elementi di richiamo del salone sono stati, da una parte l’organizzazione di una mostra su due protagonisti della storia recente della Moda Maglia, lo stilista e il ricamatore della linea Pour toi, realizzata negli anni ‘70 da Deanna Ferretti, la quale ha messo in mostra splendidi capi della sua Modateca e ne ha parlato, insieme con la giornalista Daniela Fedi, ricostruendo per il pubblico la storia di un brand così innovativo che è stato copiato per anni dai maggiori stilisti della Maglia. D’altra parte c’è la promozione di nuovi talenti, grazie al concorso Feel the Yarn, una collaborazione fra studenti delle maggiori scuole di maglia del mondo e Consorzio Promozione Filati; al progetto Young Talents for Sustainable Thinking, curato da Ferragamo; al Lineapiù Award, concorso, che seleziona e premia due volte l’anno un giovane già operativo nel settore della moda e che ha visto vincitore quest’anno l’Armeno Arman Avetikyan col suo brand Froy o, infine, al già citato Spazio Ricerca, a cura del duo Angelo Figus e Nicola Miller.

Vintage Selection

In scena alla Fortezza da Basso assieme a Pitti Filati l’edizione estiva di Vintage Selection. “Concept lab per i trend del passato e insieme straordinario archivio da cui trarre spunti di ricerca. La complementarietà della ricerca e le sinergie di comunicazione tra Pitti Filati e Vintage Selection confermano il format di successo della manifestazione. Il pubblico ha visto e apprezzato un grande focus sulla maglieria, sull’ispirazione militare e su capi firmati degli anni ‘80 e ‘90, mostrando in particolare grande attenzione per ricami, fibbie e disegni. Così come grande interesse c’è stato per le stampe e ispirazioni floreali, e per accessori come borse e cappelli tipici anni ‘50”, dice Agostino Poletto, amministratore unico di Stazione Leopolda, organizzatore dell’evento.