Gharsana significa sfregare, strofinare, è un trattamento ayurvedico conosciuto anche con il nome di Gharsani (raschiare).
La sua azione principale è quella di stimolare corpo, mente ed emozioni al risveglio, al rinnovamento, rigenerazione, eliminazione, riequilibrio e apertura al nuovo.
Il dolce ed energico risveglio dal torpore invernale
È una piacevole e vigorosa sferzata di energia! È un valido alleato per liberarci dal torpore invernale e prepararci alla primavera, stagione in cui assistiamo al risveglio della natura, e che rappresenta anche il nostro risveglio dal letargo invernale, ma che spesso è una fase per noi umani di grande stanchezza, apatia, torpore, una sorta di pigrizia generale, alternata talvolta da picchi up e down di energia, in conclusione un periodo spesso complicando all’adattamento ai ritmi della quotidianità.
Ed ecco che ancora una volta abbiamo a disposizione un meraviglioso trattamento Ayurvedico, efficace nell’eliminazione della pesantezza, agisce a livello fisico, psichico ed emotivo, incisivo nel donarci una sferzata di energia, freschezza, vivacità, dinamismo, vigore ed equilibrio.
Nella tradizione Ayurvedica, sono previsti molteplici trattamenti che hanno come comune scopo e obiettivo il riequilibrio psico-fisico della persona, attraverso il bilanciamento dei Doṣha e la depurazione del corpo. Nella vasta gamma dei trattamenti ayurvedici, che va dai più semplici ai più complessi, (ne abbiamo conosciuti alcuni negli articoli precedenti, e ne conosceremo tanti altri ancora), troviamo anche tecniche particolari che non utilizzano oli o ghee medicati, miscele di piante, spezie, radici, foglie, in semi o polverizzate, ma strumenti diversi ed è il caso del trattamento Gharsana (o Garshana) che prevede l’utilizzo di speciali guanti realizzati con seta grezza con cui massaggiare e stimolare, in modo particolare e con specifiche manualità, tutto il corpo.
Questo trattamento può essere praticato come rituale di autocura a casa propria, da inserire nella routine quotidiana di Dinacharya, tempo richiesto 10’-15’ circa, seguito da un automassaggio con olio profumato, preferibilmente al mattino poiché stimolante, e in questo particolare periodo dell’anno, o tutte le volte che si vuole favorire lo stato di rinnovamento a tutti i livelli!
La pratica del Gharsana con un operatore è una seduta molto piacevole di 45’ circa che può essere completata anche con un massaggio o unzione di tutto il corpo o almeno della testa e del viso, importante e necessario per pacificare Vata che potrebbe alterarsi durante il trattamento.
In entrambi i casi vengono utilizzati 2 guanti di seta grezza, uno per mano, che strofineranno il corpo contemporaneamente, con movimenti delicati ma decisi e ritmici, direzione verso l’alto PRATILOMA (contropelo è dinamizzante) sulle braccia, mani, gambe, cosce, piedi, schiena, fianchi; movimenti circolari sulle articolazioni interne ed esterne, addome e glutei cosce; la direzione orario o antiorario varia a secondo dell’area, in alcune zone si utilizzano entrambe.
Come accennato, Gharsana agisce sulla sensazione di indolenza che talvolta ci avviluppa in determinate stagioni e periodi, o momenti della nostra vita e dell’anno; in queste fasi lente, pesanti o bloccate, ayurvedicamente parlando dominate da un eccesso di Kapha, ovvero il Dosha composto dagli elementi acqua e terra, legato stabilità, pazienza ma anche alla lentezza, pigrizia, all’inerzia, all’immobilità e accumulo.
Ecco dunque che questo trattamento stimolante ed energizzante, andrà a lavorare proprio nell’ottica di ricercare l’equilibrio dei Dosha perduto a causa di quell’accumulo di tossine e blocco o rallentamento, stimolando la circolazione sanguigna e linfatica, liberando l’organismo dalle tossine e dal cui ristagno possono derivare disagi o malattie.
L’effetto più immediato è sicuramente quello di una delicata esfoliazione della pelle, utile anche per trattare gli inestetismi cutanei, quali cellulite ed accumuli adiposi, il trattamento è particolarmente indicato per le persone con squilibrio del Dosha Kapha, che hanno un metabolismo lento.
Riepiloghiamo un po’ degli effetti e benefici principali:
- Riduce l’eccesso di Medha Dhatu, tessuto adiposo, che è l’unione degli elementi acqua e terra (Kapha Dosha). Quando è in bilanciamento permette la lubrificazione, l’oleosità dei muscoli, dei legamenti, delle giunture consentendogli di lavorare agevolmente, diversamente in eccesso ne possiamo immaginare le conseguenze e i disagi.
- Tonifica i canali circolatori superficiali al fine di favorire la fluidità e attiva della circolazione linfatica e sanguigna (quella periferica in particolare) e ha un moderato effetto vasodilatatore.
- Migliora la qualità della pelle. Agisce Brajaka Pitta Sub Dosha di Pitta responsabile della colorazione della pelle, in equilibrio rispecchia una condizione di luminosità che emana gioia e vitalità. Quando è in squilibrio, si possono presentare acne, foruncoli, eruzioni cutanee, e disturbi della pelle di varia natura.
- Stimola Pitta, calore e fuoco metabolico dei tessuti.
- Riduce Ama (o Aam) che è il muco tossico (o tossine).
- Riduce Kapha, incrementa Vata e Pitta che tradotto, se adeguatamente utilizzato, toglie pesantezza e porta energia, dinamismo e movimento, calibrato e focalizzato, energia in movimento canalizzata.
- Utile nei problemi obesità.
- Stimola la pelle, la rivitalizza e rimuove lo strato superficiale di cellule epidermiche morte.
- Dona leggerezza al corpo e alla mente, contrasta Tamas lo stato letargico, di inerzia e pigrizia.
- Ha un effetto psicosomatico attivante.
- Ha un’azione diaforetica, quindi di detossinazione.
- Libera le articolazioni da tensioni e rigidità.
Tra i trattamenti ayurvedici consigliati in questo periodo dell’anno e per questo tipo di esigenze, vi è anche l’Udvartana, un trattamento in cui miscele in polvere di erbe e spezie vengono passate energicamente sul corpo, ma di questo potremo parlare in un altro articolo dedicato, ora Gharsana risulta più “delicato e semplice” da praticare anche in autonomia come autotrattamento, ma molto efficace.
Ebbene sì dunque!! Risvegliamo il nostro corpo dalla pesantezza e dal torpore dell’inverno, rivitalizziamo ed energizziamo mente ed emozioni, usciamo dal bozzolo e del letargo, torniamo leggeri come farfalle, e come teneri assonnati ma forti germogli, prima semi, che hanno passato il lungo inverno sotto terra, al buio, attraversato il duro terreno, prepariamoci a fiorire con leggerezza a primavera.
Felice vita!
Namasté.