È lunga e costellata di aneddoti la storia dei grandi e talvolta clamorosi trasferimenti nel mondo del calcio. Nei giorni di luglio gli appassionati ne hanno potuto conoscere una, quella legata alla meravigliosa (da meraviliao, per quel famoso cacao di arboriana memoria…) vicenda in salsa portoghese, protagonisti Cristiano Ronaldo, il Real Madrid e la Juventus.
Questi trasferimenti non avvengono solo sotto i nostri cieli, ancorché è qui da noi, in Italia, che sono state registrate le storie più pittoresche, se vogliamo, soprattutto nel periodo in cui le trattative si svolgevano nell’allora mitico Hotel Gallia di Milano. Non sempre tuttavia è stato il Gallia il palcoscenico di alcuni dei più clamorosi affari della storia calcistica nazionale.
Il trasferimento di Sivori dalla Juventus al Napoli, per esempio, fu un affare gestito direttamente e in prima persona, a quanto ricordiamo, da Agnelli, l’Avvocato naturalmente, e Achille Lauro, allora presidente, mitico proprietario del Napoli, e armatore, ruolo di punta nell’operazione, che andò oltre le vicende calcistiche, come si capì a affare concluso. Né c’è troppo da scandalizzarsi delle cifre: lasciando da parte, come è ovvio, ogni considerazione di natura etica o sociale, il costo del trasferimento di Cristiano Ronaldo alla corte degli Agnelli è da paragonare a quello di Angelo Benedicto Sormani, il Mister Mezzo Miliardo di quegli anni, dal Mantova alla Roma, o a quello di Guglielmo Gabetto dalla Juventus al Torino Anni Quaranta, o di Hasse Jeppson dall’Atalanta al Napoli.
C’è da dire che a differenza dei trasferimenti or ora citati, il calciatore portoghese è veicolo di un indotto economico a dir poco clamoroso, tra magliette, diritti d'immagine e quant’altro. Anche per questo sono assai lontani i tempi in cui Di Natale diceva "no grazie" a Marotta che gli proponeva di andare a Torino... Per non dire di Borghi, industriale degli elettrodomestici d’antan icasticamente soprannominato “quant’el custa” per la facilità tipica del suo modo di fare improntato all’acquisto, a qualunque prezzo e soprattutto senza intermediari se l’affare gli garbava. Come successe a proposito del trasferimento di Anastasi da Varese a Torino, concordato con Boniperti, plenipotenziario di casa Juventus/Fiat, lontani ambedue dalle sedi del cosiddetto “mercato”, allora ospitato al Gallia.
Azzurri, la difficile risalita
L’Italia del calcio rimasta fuori dal Mondiale 2018 è chiamata a una difficile risalita. Gli azzurri del neo CT Roberto Mancini dopo le tre amichevoli di fine stagione (contro Arabia Saudita, Francia e Olanda), torneranno a fare sul serio a settembre quando inizierà la Nations League. L’Italia è stata inserita nel girone con il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Polonia di Zibi Boniek: si giocheranno quattro partite tra settembre e novembre, alternate con due amichevoli contro Ucraina e USA. Il 2 dicembre si svolgerà il sorteggio dei gironi per le qualificazioni agli Europei 2020 e scopriremo contro chi dovrà giocare la nostra Nazionale nel 2019.
Nuoto Youth in Australia
Per la seconda volta in due anni, Alessia Locchi (2000) allenata dal responsabile del settore salvamento Mauro Locchi, e Lucrezia Fabretti (2001) allenata dal tecnico Emanuele Vagaggini, faranno parte della Nazionale italiana Youth impegnata dall'11 al 18 settembre in Irlanda per i Campionati europei. Lucrezia – che con Alessia gareggia per i colori della romana Sergio De Gregorio - è stata inoltre selezionata come scelta tecnica per rappresentare l'Italia giovanile ai Mondiali Youth ad Adelaide in programma in Australia dal 20 al 25 novembre. Con Fabretti, andrà in Australia anche Francesca Pasquino dei Nuotatori Canavesani. Vale la pena di evidenziare che in base ai criteri di selezione solo due atleti azzurri potevano essere selezionati per questa manifestazione.