Forse un tempo, in altri spazi e silenzi, la ‘Comunicazione con i Mondi Invisibili’ era più semplice, le anime erano abituate a dialogare nei silenzi dalla parola, nei luoghi muti deputati al contatto con la divinità, in posti dove l’incontro era fatto di sguardi e movimenti impercettibili. Oggi l’uomo è immerso nella Babele dei media, nel chiacchiericcio degli iphone, nel bombardamento delle immagini che fuoriescono dagli schermi. Come può far silenzio?
La meditazione può contribuire a creare silenzio, vuoto dai pensieri, immagini, emozioni, uno spazio interiore di calma ed equilibro che ci avvicina al nostro Sé Superiore. Il Conte di Saint Germain lo definisce ‘IO SONO’. «Ascolta. IO SONO tu: quella parte di te che è e sa, che sa tutte le cose, che sempre seppe e sempre fu». E con questa parte profondamente sepolta dalla nostra civiltà, dobbiamo imparare a comunicare, risvegliando una capacità antica… «La ‘Comunicazione con i Mondi Invisibili’ oggi è una necessità», afferma Davide Ancona Prete, naturopata, esperto di Lettura Sensitiva dell’Aura, Musicoterapia e Arte-terapia, tecniche di riallineamento energetico e sonoro attraverso le Campane di Cristallo, armonizzazione dei corpi sottili e viaggi extracorporei.
Come creare quel vuoto mentale che accresca la percezione dell’invisibile?
Dobbiamo sviluppare l’‘Osservatore Interiore’ che ci consente di distaccarci e ‘disidentificarci’ da pensieri ed emozioni per ricollegarci con il nostro Sé, sede di Saggezza e Intuizione. In primo luogo, quindi, bisogna attivare quell’osservatore esterno che possieda il giusto distacco da ogni evento. Per arrivare a un livello di consapevolezza più profondo, invece, bisogna conquistare anche la padronanza del corpo fisico attraverso tecniche di respirazione e gestione delle emozioni e conoscere gli altri quattro corpi che costituiscono il campo elettromagnetico chiamato Aura: corpo Eterico, Astrale, Mentale e Spirituale.
Come è possibile se siamo abituati a considerare solo il piano materiale?
Attraverso una pulizia energetica che ci liberi da tutti gli schemi ereditati dagli antenati, dalla famiglia, dall’ambiente in cui viviamo, dalle programmazioni inconsce che ognuno porta con sé. Eliminare le tossine fisiche ed emotive accumulate, infatti, renderà pensieri ed emozioni più leggeri. Nei nostri corpi sono presenti tutti i blocchi che impediscono di allargare la coscienza, come possiamo rimuoverli? Abbandonandoci al flusso dell’Universo, latore di interezza e guarigione, utile strumento per riattivare la nostra sensibilità…
Come ci aiuta la relazione con gli altri?
Le relazioni sono fondamentali per il risveglio del nostro Sè, anche quando suscitano emozioni negative. Quello che ci disturba dell’altro, non è altro che la proiezione di nostre parti nascoste che non accettiamo e che giudichiamo. L’altro ci consente di metterle in luce, accettarle ed integrarle, recuperando la nostra originaria interezza. “Tutto ciò che ci infastidisce negli altri può portare a una maggiore comprensione di noi stessi” afferma C. Gustav Jung.
Come si decodificano i messaggi delle realtà parallele legate a quella fisica?
Attraverso i centri di energia (Chakra, Meridiani, Nadi) presenti e collegati al nostro corpo mediante ghiandole specifiche: poiché sono spesso atrofizzate, occorre riattivarle con pratiche meditative e di purificazione. La Ghiandola Pineale - il Terzo Occhio - per esempio, è una specie di centralina che capta e decodifica tutte le informazioni e vibrazioni presenti nell’Universo; noi siamo quindi antenne ricetrasmittenti… Per essere maggiormente percettivi, è essenziale, pertanto, rigenerare e stimolare questa ghiandola. Da piccolo presi coscienza di questa incredibile centralina, mi sentivo spesso una specie di cappello in testa: un giorno, guardandomi allo specchio, ho visto un cono invisibile, come il cappello dei maghi, un canale, l’antenna per collegarmi con l’Universo…
Ti capita spesso di entrare in connessione con gli ‘Elementali’ della natura, con angeli, defunti o altri tipi di Entità invisibili?
Capita a noi tutti, solo che non ne siamo consapevoli, probabilmente non ci crediamo. Ognuno nasce con uno Spirito Guida e un Angelo Custode e può imparare a comunicare con essi. Tutti potremmo entrare in contatto con i nostri defunti che dopo aver lasciato il corpo fisico continuano a viverci accanto nella Quinta Dimensione. Potremmo ascoltare i loro suggerimenti e accogliere il loro aiuto: non dimentichiamo che anticamente nelle case esisteva uno spazio dedicato al Culto degli Antenati, considerati Divinità protettrici (‘I Lari’). Da bambini, inoltre, riuscivamo a vedere e giocare con gli Spiriti Elementali, eravamo talmente convinti che fossero reali che li descrivevamo senza ombra di dubbio. Da piccolo, infatti, entravo in contatto inconsapevolmente con lo spirito delle piante, degli animali, dell’acqua. A volte dialogavo con il Salice Piangente che si ergeva elegante e maestoso al centro del mio giardino. Era una specie di compagno di gioco che mi guidava alla scoperta dei Mondi Invisibili. Dobbiamo ringraziare Paracelso che descrisse gli Spiriti Elementali attribuendo loro le proprietà dei quattro elementi alchemici essenziali. Associò le Silfidi all’Aria, le Ondine all’Acqua, gli Gnomi alla Terra e le Salamandre al Fuoco. Gli Elementali erano per lui Spiriti immortali, senz’anima, a metà strada tra l’uomo e la divinità. Secondo Gilbert Durand “tutti i personaggi del Piccolo Popolo non sono altro che la dottrina paracelsiana dell’homunculus, incastrato nel liquido seminale e poi nell’uovo alchemico”. Mi capita spesso nei miei trattamenti di riequilibrare questi elementi presenti nel nostro campo aurico…
Come si può interagire armoniosamente con memorie ed energie di luoghi e persone?
Spesso ci connettiamo a memorie di vite passate o a eventi che stanno accadendo in altri luoghi, o semplicemente all’Inconscio Collettivo che contiene tutta una serie di informazioni e memorie. Nelle ricorrenze di massacri, eccidi, fatti violenti, possono riaffiorare quelle memorie, soprattutto se non sono state ancora purificate. Le memorie presenti, per esempio, profondamente nella storia degli antenati risalgono facilmente in superficie dal livello inconscio per darci l’opportunità di trasformarle. Il nostro campo energetico, la nostra Aura, interagisce costantemente con i Mondi Invisibili entrando in relazione con l’Aura dei luoghi, delle persone, degli animali e degli oggetti. Ci sono individui che esercitano, infatti, un’azione vampirizzante e destabilizzante e altri che ci ricaricano, oppure oggetti che emettono vibrazioni molto basse, che è preferibile allontanare o purificare mediante delle tecniche specifiche. Ma è interessante anche imparare a decodificare la causa di ogni reazione negativa a particolari energie, perché ci fa da specchio per comprendere un nostro lato d’ombra che viene richiamato da un luogo, una persona o una situazione…Nell’antica pratica cinese del Feng Shui, infatti, si utilizzavano oggetti, colori e geometrie sacre per armonizzare le energie degli ambienti e attirare il benessere e la fortuna. È praticata tuttora anche nel mondo occidentale!
Come aiuti le persone a sviluppare l’intuizione?
Mi sono sempre interessato al mondo dell’Occulto, nel senso etimologico latino occultus («nascosto»), sono spesso stato affascinato dalla conoscenza di ciò che è «nascosto», dal soprannaturale, dall’invisibile, dall’Alchimia. Seguo, quindi, i 3 motti dell’Alchimia: ‘Lavare’, ‘Nutrire’ e ‘Vivificare’ i corpi. Essi devono essere prima ‘lavati’ dalle energie basse, poi, nutriti attraverso le emozioni della poesia, dell’arte, della musica, della bellezza, mediante l’esercizio fisico, la ginnastica, le attività, lo Yoga e anche attraverso la corretta alimentazione. Occorre, infine, ‘vivificarli’, ossia rigenerarli attraverso la connessione con lo Spirito: meditazione e preghiera sono un mezzo essenziale per far riposare i corpi e vivificarli. Affrancandosi dagli aspetti mentali si entra in quello che i cabalisti chiamano ‘Ain Soph’, lo spazio vuoto, la dimensione del tutto possibile. In questo stato, l’Anima riposa e si può avere accesso alla connessione con il proprio nucleo originario. Nel Buddismo Zen questo stato si chiama ‘Satori’, uno spazio di collegamento con il Tutto in una dimensione di grande serenità ed armonia dove l’osservatore e l’oggetto osservato divengono un Unicum…
Che differenza c’è tra Intuizione e Proiezione?
L’Intuizione proviene dal Sé, si nutre di velocità, è la lampadina che si accende istantaneamente. Nella Proiezione c’è, invece, un’elaborazione psichica e mentale mediante cui trasponiamo del nostro materiale interiore nella situazione che stiamo indagando. La differenza è quindi sostanziale: bisogna evitare di fare proiezioni su altre persone e attingere solo da informazioni che giungono in modo istantaneo, inaspettato, immediato e non pensato. Il terapeuta stesso, se non è ben collegato, corre il rischio di proiettare il suo vissuto sul paziente che cura. È fondamentale che effettui, quindi, costantemente una sua centratura mediante l’osservatore interiore. E non sarebbe male che periodicamente si sottoponesse egli stesso ad un ‘proprio’ Supervisore. Nel corso delle connessioni con i Mondi Invisibili, ci si collega direttamente agli Archetipi, si apre una prospettiva molto più ampia di quella che la mente può immaginare, facendoci cogliere mille sfumature e innumerevoli dettagli.
Insomma possiamo ‘Tutti’ attivare la percezione del Terzo Occhio?
È fondamentale sapere che ci sono due zone del cervello, una porzione anteriore che riceve le informazioni e una posteriore dove è presente un altro nucleo – questa è Anatomia Occulta –, una specie di computer che decodifica le informazioni ricevute. Solo quando si è risvegliata anche la parte posteriore è possibile catalogare le percezioni ricevute e dar loro un significato. Tutti possono allenarsi e riuscire ad attivarle…
Insomma ci sono due funzioni del Terzo Occhio, l’antenna aperta e libera che capta l’informazione e il processore velocissimo in grado anche di decodificarla, che semplicemente interpreta istantaneamente ogni fenomeno... Attivare queste capacità, significa ‘Risveglio del Sé’, come spiega il Conte di Saint Germain - “il Maestro inviato dalla ‘Grande Fratellanza Bianca Sarmoun’ a tener accesa la fiamma della spiritualità e a preparare il ‘Nuovo Piano di Coscienza’” - nella canalizzazione avvenuta nel 1930 sul Monte Shasta in America: «Quando le mie parole risuoneranno attraverso la caverna del tuo essere divenuto vuoto, quando il sole della conoscenza comincerà a sorgere sull'orizzonte della tua coscienza, allora tu sentirai espandersi dentro di te l'impeto di uno strano, meraviglioso respiro […] allora sentirai dentro di te la gloria, la santità, la maestà della mia presenza. E allora, allora tu saprai: IO – SONO - Dio».