Manhattan, Long Island Iced Tea, New York Sour, State Island: nomi di cocktail della città che non dorme mai, New York, dove le persone vanno a scuola per imparare a preparare le bevande.

La famosa scuola per barman a New York è situata nella zona di East Williamsburg, ed è conosciuta come l'area hipster della città. Come in tante cose gli USA sono spesso più avanti di noi, sia perché conoscono bene il marketing, sia per essere grandi maestri nel vendere miti: da Santa Claus a Halloween fino al Black Friday, noi importiamo tutto.

Negli Stati Uniti le ricette stanno tornando alle origini, quando il “cocktail” era ancora la magica pozione del cerusico; infatti anche un liquore “amaro”, un classico della nostra tradizione inteso come prodotto che fa digerire, è entrato a far parte di una rivoluzione del bere. Ed ecco l’invenzione dei Cocktail Botanici dove prodotti classici, come gli amari, ottenuti con diversi processi produttivi e distinti mix di erbe, fiori, radici ed estratti di piante, danno vita a nuove bevande. La rivoluzione del bere incontra grande successo anche da noi, grazie alla fantasia e alla competenza dei bartender e la mixology: i Cocktail Botanici animano le serate dei locali più raffinati, dai ristoranti ai bistrot di tante città italiane.

Nasce a Roma, grazie alla grande intuizione imprenditoriale di Domenico Tornatora, il Mansio Bistrot, a Torrino Mezzocammino, un raffinatissimo ristorante con la cucina gourmet dello chef Andrea Becattini, dove è inserito, come una perla rara, il vero Fusion Bar della capitale, il bar di Jimmy Andrea Montanari, in un ambiente dal look classico nei volumi restaurati della antica stazione di posta, dove stazionavano dignitari e ufficiali dell’Urbe.

L’assortimento dei cocktail è curato da Montanari, che ha creato un concept di “bartender” estremamente innovativo, riscoprendo i valori di quello che la terra può offrire attraverso erbe, radici e fiori, che gli antichi usavano per stare bene. Mixologist professionista con grandi esperienze all’estero, Montanari è in continua evoluzione, per esaltare l’identità romana, unendo le tecniche della miscelazione con il mondo misterioso della natura.

Grandi ceste da banco, allegre e colorate, accolgono spezie ed essenze preziose, dalla noce moscata ai fiori del beniamino, liquori speziati al cumino, ciliegia, cannella, cardamomo, prugne, sedano, quasi un laboratorio; infatti al Mansio Bistrot arrivano le botaniche da ogni parte del mondo, sono quasi 100 differenti per creare un'infinita serie di cocktaili, buoni ma soprattutto salutari, il futuro di un modo di bere consapevole, un richiamo alle cose genuine e salutari come un colto “salto indietro nel tempo”.

Il cocktail botanico mantiene inalterate tutte le meravigliose proprietà che le "piantine" offrono, creando miscele analcoliche, leggermente alcoliche e normalmente alcoliche. Il gusto del cocktail botanico mette a disposizione un “ventaglio aromatico” che spazia dall'estremo secco all'estremo dolce, con tutte le sfumature del caso, più speziato, meno tostato, quasi una fase antica della mixologia, in cui si miscelava esclusivamente con ingredienti freschi, o si cercava il cordiale più giusto per preparare la mistura alcolica perfetta.

Cocktail “su misura”

Ingredienti:
2 oz di gin all'amarena
3 oz dry tonic
2 dash essenza di ciliegia piemontese
pepe bianco q.b.
bacche di ginepro q.b.
Dragoncello q.b.
un rametto di finocchiello

Esecuzione
Versare il gin all’amarena nel bicchiere, versare anche la dry tonic, inserire una a una le botaniche calcolando il tempo di rilascio di ognuna di esse, in modo che gli oli essenziali e le fragranze di ogni botanica vadano a bilanciare; aggiungere 2 dash di essenza di ciliegia piemontese, completare con ghiaccio intero.

Vodka Tonic Botanico

Ingredienti:

2 1/4 oz Vodka
3 oz Mediterranean Tonic
The rosso q.b.
Semi di papavero Blu q.b.
Chiodi di garofano q.b.
Alloro q.b.
Petali di rosa q.b.
Scorza di bergamotto q.b.
1 ramoscello di rosmarino
3 dash di essenza al pepe jamaicano

Esecuzione

Versare nel bicchiere la vodka e la tonica, inserire le botaniche una a una facendo attenzione al tempo di rilascio di ciascuna di esse, calcolando il momento esatto in cui inserirle; aggiungere 3 dash di essenza al pepe jamaicano e lasciare in infusione quanto basta. Completare con un rametto di rosmarino