Avere vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione, perdere il filo del discorso mentre si parla con qualcuno, sentirsi spossati e stanchi: sono campanelli d’allarme che ci avvertono di un possibile stato di stanchezza mentale. Si tratta di una condizione di malessere del sistema nervoso, molto spesso legata a periodi di stress o di superlavoro, che rischia di far mancare la lucidità necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati. Ma il coriandolo può fare qualcosa per noi.
Prima sgradevole, poi essenziale!
Ritrovato nelle tombe dei faraoni e citato già in testi antichissimi, il coriandolo deve il suo nome “coriandrum” al termine greco “koris”, che significa “cimice”, legato all’odore sgradevole della pianta, simile a quello delle cimici dei prati, tipico delle foglie e dei frutti acerbi allo stato fresco. Il frutto della pianta, da cui si ottiene l’olio essenziale, somiglia a una minuta sfera di colore giallo-bruno: a differenza della pianta fresca, caratterizzata da un odore poco gradevole, i semi di coriandolo hanno un aroma speziato; vengono utilizzati in numerose ricette di cucina e spesso sfruttati anche dalle industrie farmaceutiche per correggere il sapore e l’odore di alcuni preparati, soprattutto di tipo lassativo. L’olio essenziale è di colore leggermente giallognolo e possiede un aroma caldo e speziato, leggermente bruciante.
Creatività e decisione
A livello psichico il coriandolo possiede proprietà toniche e stimolanti l’attività intellettuale: se utilizzata negli appositi diffusori o più semplicemente versandone 6-8 gocce in una piccola bacinella contenente acqua molto calda, favorisce la creatività e la decisione, stimolando l’azione e la concentrazione. Tali proprietà energizzanti sono utili in caso di stanchezza generalizzata, legata ad esempio a un sovraccarico di lavoro, o in caso di convalescenza. Le proprietà del coriandolo, per uso interno, riguardano invece soprattutto l’apparato gastrointestinale a livello del quale agisce come digestivo, capace di attenuare anche eventuali crampi e coliche, di ridurre flatulenza e senso di pienezza.
Infusi e bagni: è sempre il coriandolo!
Si può utilizzare l’olio essenziale aggiungendone due gocce a una tisana 2-3 volte al giorno, ma se ne può preparare anche l’infuso, utilizzando i “semi”, triturati subito prima dell’uso, alla dose di un cucchiaino da tè (2-3g) per una tazza d’acqua bollente. Si lascia in infusione per 10-15 minuti in recipiente coperto e si assume generalmente dopo i pasti.
Per un “bagno aromatico”: se ne versano 8-9 gocce nell’acqua calda del bagno, per sfruttare le sue proprietà riscaldanti.
In collaborazione con L’altra Medicina Magazine, Viola edizioni