Scrivere di Laura Biagiotti, oggi, sembrerebbe azzardato dopo la miriade di colonne che hanno riempito nel tempo le pagine della stampa mondiale e le ore a Lei dedicate da radio e canali televisivi di tutto il mondo.

Le vetrine di Laura Biagiotti si affacciano nel cuore delle grandi metropoli di tutto il mondo: Roma, Milano, Venezia, Berlino, Parigi, Mosca, New York, Pechino, Bangkok, Seoul, Tokyo. Nel maggio 1993 Laura Biagiotti riceve[tte], a Pechino, il premio "Marco Polo" per essere stata la prima stilista a portare il Made in Italy nella Repubblica Popolare Cinese e il 4 dicembre del 1992, a New York, [venne] nominata "Donna dell'anno" per aver contribuito al prestigio dell'immagine della Moda Italiana nel mondo. A febbraio del 1995, per la prima volta, [aprì] le porte del Palazzo del Cremlino presentando un grande spettacolo di moda e cultura a Mosca. Tra le attività collaterali alla moda, Laura Biagiotti [restaurò] agli inizi degli anni '80, il Castello di Marco Simone che, per la notevole rilevanza artistica, è monumento nazionale e costituisce oggi la prestigiosa sede delle attività Biagiotti. Attorno al castello nella campagna romana [realizzò], agli inizi degli anni '90, il complesso sportivo "Marco Simone Golf Club" del quale è Presidente [1].

Siamo insomma davanti al Cavaliere del lavoro per eccellenza. Ma a me piace invece qui scrivere della Biagiotti cittadina dell’agro nomentano-cornicolano, perché, quando le si parlava di “cultura locale”, non si faceva mai negare: la testimonianza che tramando vuole ricordare l’afflato di simpatia e stima che lasciò nell’Associazione Nomentana di Storia e Archeologia [2] da me fondata nel 1995 con il supporto del Centro sportivo Mezzaluna voluto dal dottor Ettore Ortenzi. In quell’ambito l’ANSA onlus si presentò alla ricerca storica e archeologica del territorio nomentano, cornicolano e della Sabina romana, annoverando anno dopo anno fra i suoi soci le migliori firme; per porre all’attenzione degli studiosi la nuova realtà culturale, poi, istituì il premio Andrea Durantini[3] a cadenza annuale, con destinazioni varie a sequenza triennale: una delle tre mirava a segnalare ‘personaggi che avevano dato al territorio lustro internazionale’. Il rapporto professionale e amicale con il prof. Federico Zeri, filologo e conoscitore d’arte, mi consentì da subito di nobilitare il premio [4]. Una incomprensione, inaspettatamente amplificata, poi ne troncò il rapporto [5]. L’Associazione tuttavia riuscì rapidamente a riorganizzare il suo percorso, stabilì una nuova sede legale ma, soprattutto, approdò per i convivî presso il ristorante del "Marco Simone Golf Club" nel comune di Guidonia Montecelio. Nacque così il contatto con Laura Biagiotti, reso più semplice dai ritrovamenti archeologici circostanti il castello, studiati dal socio fondatore Eugenio Moscetti, archeologo e ispettore onorario.

In quell’anno 2000 maturarono eventi diversi: l’Associazione si costituì in Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) e riscrisse il proprio atto costitutivo e un nuovo statuto; gli Annali divennero autonomi a seguito dell’autorizzazione del Tribunale civile di Roma [6]; il ]premio Andrea Durantini 2000], che a termini statutari doveva essere assegnato a un personaggio che aveva onorato, nel mondo, il territorio nomentano, cornicolano e della Sabina romana, nel mese di novembre ebbe un nuovo, benefico sussulto. La Commissione, infatti, costituita dalla dott. Benedetta Adembri, funzionario della Soprintendenza archeologica del Lazio, dal prof. Fernando Gilotta, titolare della cattedra di Etruscologia presso l’università Federico II di Napoli, dalla prof.ssa Maggiorina Tassi Durantini, dal dott. Eugenio Moscetti, Ispettore onorario della Soprintendenza archeologica per il Lazio, da me presieduta in quanto presidente dell’ANSA Onlus, designò, all’unanimità, a ricevere il premio il Cavaliere del Lavoro sig.ra Laura Biagiotti, con la seguente motivazione:

per avere magistralmente curato il restauro e la conservazione del castello di Marco Simone in territorio nomentano-cornicolano; per averlo utilizzato come prestigiosa sede della "Biagiotti export spa" indirettamente celebrando nel mondo questa estrema propaggine della bassa Sabina[7] .

La signora Laura Biagiotti gradì il premio, lo ritirò personalmente ma, soprattutto, onorò con la sua presenza l’intera, lunga seduta, nel corso della quale si sviluppò il programma. A consegnare il premio fu Maggiorina Tassi Durantini, madre di Andrea, il giovane prematuramente scomparso, al quale il premio è intitolato. Un commosso abbraccio suggellò l’incontro fra due donne provate, nella vita familiare, dal dolore della perdita di persone care [8]. Subito dopo il m° Turi Fabio consegnò, a nome dell'ANSA Onlus, alla signora Bagiotti una pergamena-ricordo, eseguita con il metodo del collage, nella quale unì, usando una tecnica di sua ideazione, il disegno policromo ai colori e alla china, ottenendo un effetto miniaturale unico nel suo genere. La metodica aveva già ottenuto il riconoscimento di un sommo della storia dell'arte, Federico Zeri, che ne aveva ricevuto un foglio per il premio Andrea Durantini 1997, giudicando l'Artista in modo lusinghiero. Gli aveva scritto, infatti:

L'impeccabile maestria tecnica, il buon gusto della composizione, la scelta dei colori pongono questo foglio al livello dei più noti miniatori che hanno lavorato in questo campo nel nostro secolo. Federico Zeri.

Il m° Fabio ha poi così salutato la signora Biagiotti:

Alcuni anni fa, il mio carissimo e fraterno amico, dott. Vicario, presidente di questa Associazione, mi ha gentilmente pregato di allestire una pergamena-miniata da consegnare, insieme col “Premio Andrea Durantini 1997”, al Prof. Federico Zeri. Il prestigioso Critico d’arte ha molto apprezzato quella composizione e, al di là di ogni mia aspettativa, ha voluto gratificarmi di un suo assai lusinghiero giudizio. Consentitemi di cogliere l’occasione per rivolgere un grato pensiero all’illustre scomparso e per ringraziare il dott. Vicario che mi ha dato l’opportunità di meritarne così tanta considerazione.
Se il compito eseguito per il Prof. Zeri è stato per me motivo di grande orgoglio, non lo è stato da meno quello affidatomi quest’anno per rendere omaggio alla gent.ma sig.ra Laura Biagiotti. La mia partecipazione a questa simpatica cerimonia, sollecitata e caldeggiata dall’amico Vicario, vuol dire qualcosa di più: sta a significare il particolare godimento spirituale che io trovo nelle manifestazioni promosse per la esaltazione dei supremi valori dell’uomo, come i sentimenti, il lavoro, l’arte e la cultura; ma sta ad esprimere soprattutto la mia sincera stima per la sig.ra Biagiotti che, dopo aver realizzato il restauro del Castello di Marco Simone, con le sue audaci iniziative nel campo della moda e della imprenditoria, porta e tiene alto il nome dell’Italia nel mondo
.

Alla cerimonia parteciparono i rappresentanti delle amministrazioni dei comuni di Mentana e Guidonia Montecelio; la sig.ra Tota Gaudiano Mariotti, vedova del grande latinista prof. Scevola Mariotti e il prof. Piergiorgio Parroni, succedutogli nella cattedra di Filologia classica dell'Università "La Sapienza": questi ricordò magistralmente la figura del suo Maestro; l'ing. Eros Catalano, dirigente della Biagiotti export spa; l'addetto culturale dell'Ambasciata della Repubblica Slovena in assenza dell'Ambasciatore, rientrato in Patria per scadenza dell'incarico; la sig.ra Nunzia Zeri, sorella del prof. Federico Zeri e la dott.ssa Ksenija Rozman, conservatore della Galleria nazionale di Lubiana: pure lei del grande filologo ne ricordò la figura; l'on. Vittorio Messa, deputato al Parlamento per il collegio di Guidonia Montecelio; la prof.ssa Maria Grazia Granino Cecere, studiosa di epigrafia classica presso "La Sapienza" di Roma; il prof. Mario Borghese, titolare della cattedra di Fisiopatologia chirurgica presso l'università La Sapienza di Roma…
In questa relazione postuma reputo doveroso dare ancora atto della nobile generosità della signora Biagiotti; Ella, infatti, a stretto giro di posta ha voluto fare giungere il Suo ringraziamento [9] :

Gentilissimo Presidente,
Desidero ancora ringraziarLa per il prestigioso premio che Ella e i gentili Soci della Associazione Nomentana di Storia e Archeologia hanno voluto concedermi.
La bellissima pergamena del Maestro Fabio fa bella mostra di sé nel mio studio assieme ad altri prestigiosi e cari riconoscimenti che ho ricevuto nel corso della mia lunga carriera di lavoro e di inesausta ricerca di bellezza La consistenza economica del Premio, per il quale La prego di ringraziare sentitamente la Dott.ssa Maggiorina Tassi, è stata da me devoluta alla Vostra Associazione, accompagnandola da un ulteriore sostegno economico da parte della Società Cashmere Knitwear della quale sono Presidente, a favore delle Vostre lodevoli iniziative. La prego di ringraziare sentitamente il Dott. Eugenio Moscetti che da molte stagioni con il gentile dono degli Annali mi ha fatto conoscere ed apprezzare il Vostro sodalizio.
Colgo l'occasione per esprimerLe la mia stima ed amicizia augurando a Lei e a tutti i Soci ogni miglior successo per il Vostro impegno,
Sua Laura Biagiotti
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Oggi quell’astro si è spento: ma Lavinia, figlia adorata e braccio destro - che rappresenta la terza generazione Biagiotti e che oggi ricopre l'incarico di vicepresidente del gruppo - rimarrà sempre sulla breccia con la linea junior Laura Biagiotti Dolls, “da lei disegnata, fatta di borse, occhiali, foulard, ombrelli, calze e calzature uomo donna e bambino, e biancheria per la casa”, senza allontanarsi certamente dalla linea portante da tanta mamma creata e diffusa.

Note:
[1] Da Wikipedia.
[2] Associazione Nomentana di Storia e Archeologia, in seguito ANSA onlus.
[3] Il premio è ancora sostenuto dai genitori Maggiorina e Agostino Durantini in ricordo del figlio tragicamente scomparso il 4 ottobre 1990 per incidente motociclistico.
[4] Il premio Andrea Durantini 1997 fu dal Professore gradito e ricevuto nel corso di una affollatissima serata conviviale (Annali 1998, pp. 115-118).
[5] Cfr. Annali 1998, p. 5 e pp.151-153; Annali 1999, pp. 3-4.
[6] Annali, organo di stampa associativo, autorizzazione del Tribunale Civile di Roma, n. 436/2000 del 16 ottobre 2000.
[7] Cfr. Annali 2001, “Note fra cronaca e storia”, pp. 121-124.
[8] Nel 1996 Laura Biagiotti aveva perduto il marito, Gianni Cigna.
[9] La lettera porta la data 22 novembre 2000.